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PICCOLO AVVISO

questo capitolo contiene delle scene piccanti, nulla di eccessivo, ma mi sembrava corretto avvisare. Detto ciò, buona lettura.

*

Subito dopo lui era entrato in bagno per lavarsi e io ero rimasta per un po' imbambolata lì, dove mi aveva lasciata.

Ormai non potevo più negare che fra me e lui ci fosse qualcosa. Era evidente dal modo in cui avevamo passato la giornata, dal modo in cui mi ero aperta con lui, facendomi vedere fragile per la prima volta in vita mia. Lui stesso mi aveva raccontato cose che ero sicura nessun altro sapesse.

C'era un legame fra noi, un intesa, un filo che ci legava in maniera unica. Lo sentivo, sentivo il mio corpo e la mia magia anelare la sua. Ogni volta che ero con lui, il mio potere si calmava, non si agitava più impazzito come era solito fare, ma sembrava finalmente aver trovato la pace.

Sapevo però che quello che avevamo vissuto quel giorno, la spensieratezza, la leggerezza e la complicità di quel giorno non erano applicabili nel mondo in cui vivevamo. Eravamo in guerra, eravamo su fronti opposti, eravamo nemici sulla carta, non potevamo essere legati in nessuna maniera.

Quella di quel giorno era solo una parentesi che si chiudeva lì e a cui non potevo continuare a pensare. Non potevo continuare a tormentarmi per qualcosa che non potevo avere, sarebbe stato solo doloroso e inutile.

Presi il phon per capelli e iniziai ad asciugarmeli. Avrei tranquillamente potuto usare i miei poteri, ma in quel momento il rumore mi aiutava a spegnere i pensieri e a rilassarmi.

Poco dopo Caleb uscii dal bagno indossando un semplice pantalone di tuta nero e nessuna maglietta a coprirlo.

"Ma non hai freddo?"

Si voltò a guardarmi e un sorriso che conoscevo fin troppo bene gli si dipinse sul volto. "No. Di solito dormo nudo, ma non mi sembrava il caso stasera!"

Alzai gli occhi al cielo. Era uno stronzo.

"Io dormo da questo lato, vicino alla porta." Mi informò lui.

"Sbaglio o di solito prima si chiede all'altra persona dove vuole dormire e poi si esprime la sua preferenza?"

"Hai bisogno davvero che sia un tale gentiluomo?"

"Non lo dico per me, ma per le prossime volte in cui ti troverai a dormire con qualcuno."

Spensi il phon, staccai la presa e lo rimisi al posto. Raggiunsi il lato del letto che Caleb mi aveva lasciato e spostai le coperte.

"Non dormo mai con nessuno. Non avrò problemi."

Stavo per infilarmi sotto le coperte quando le sue parole mi lasciarono interdetta.

"Cosa?"

"Te l'avevo detto anche quando sei rimasta a casa mia. Non condivido il letto, mai, con nessuno."

Me lo ricordavo eccome, ma non riuscivo a spiegarmi perché quella sera avesse accettato di dormire con me.

Forse perché non aveva altra scelta?

Ma poi perché? Perché non dormiva con nessuno?

La nube di domande nella mia testa fu interrotta dalle sue labbra improvvisamente premute sulle mie. Non lo avevo nemmeno visto avvicinarsi e in un battito di ciglia mi stava letteralmente divorando.

Le sue labbra si staccarono dalle mie e mi guardò con il suo solito ghigno provocante prima di spingermi delicatamente indietro fino a ritrovarmi sdraiata sul letto.

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