Scontro tra divinità

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Il loft stava preparando il piano per l'attacco quando si accorse che qualcosa era accaduto al gruppo di ragazze. Sentì la loro forza magica indebolirsi quasi spegnenrsi, segno che era successo qualcosa.

"E' accaduto qualcosa di grave al gruppo" disse avvicinandosi a Elander.

L'uomo lo guardò sgranando gli occhi "in che senso?" chiese non capendo.

"Sento la loro energia farsi più flebile, credo che qualcuno gli abbia teso un imboscata... se è quello stronzo di Raoul te lo giuro lo ammazzo" disse mentre si allontanava.

Angel assistette alla scena mentre radunava i suoi uomini ai piedi del monte, e si avvicinò a Elander.

"Dove stai andando?" chiese Elander al Loft mentre tentava di localizzare la fonte di energia. "A vedere cosa è successo, non possiamo permetterci di perdere qualcuno di loro" disse il Loft mentre si smaterializzava davanti ai suoi occhi.

Angel arrivò appena un attimo dopo e chiese spiegazioni allo Zeolandiano.

Quella fu la prima volta che gli rivolgeva la parola direttamente da quando si erano incontrati. Elander stava imprecando e quasi non si accorse della domanda che gli fece l'uomo, tanto che Angel fu costretto a ripeterla. "Ragazzo succede che siamo nella merda, forse l'esercito ha subito un imboscata" disse con sufficienza lasciando Angel con mille dubbi. L'uomo si sentiva davvero inutile in quel momento e non poté fare altro che tornare dal gruppo di combattenti di Mazumba e continuare a dare istruzioni. Nel frattempo, due Zeolandiani cavalcando due Gretzel si allontanarono volando verso sud. Verso Entos. Anche tra loro l'entusiasmo si spense velocemente. I due Gretzel ruggirono così forte che il rumore risuonò, forte e chiaro nonostante si erano allontanati già da molto tempo.

Elsa era concentrata sul corpo di Gabri. La ragazza respirava ancora, ma aveva il polso molto debole. Aveva un grosso squarcio al ventre, dove fuoriusciva sangue a spruzzi. Era questione di secondi e la ragazza sarebbe morta. Gli altri membri del gruppo erano tutto intorno ad assistere alla scena, mentre Maria aveva la testa appoggiata alla spalla di Raja dove entrambe piangevano a singhiozzi. La situazione era disperata. Elsa continuava a tentare con varie tecniche magiche quantomeno di fermare l'emorragia, ma nonostante gli sforzi, la ferita era troppo profonda. Anche se lentamente qualcosa sembrava migliorare. Maria e Raja a quel punto tentarono di aggiungersi ad Elsa in un disperato tentativo di salvarla. Raja non era un granché nelle tecniche di guarigione, era Gabri quella davvero esperta. Maria dal canto suo, nonostante l'evidente situazione disperata non riusciva a reagire, le sue formule magiche erano troppo deboli, la mente non era lucida, non era concentrata.

Il viso di Gabri cominciava a impallidirsi. Elsa a un certo punto tastò il polso della compagna e il battito era ormai quasi impercettibile. Il suo corpo era in preda ai tremori e del sangue iniziò a sgorgargli dalla bocca. Fu in quel momento che le gemme delle collane delle ragazze ripresero a illuminarsi in contemporanea, e si sprigionò un vortice di luce accecante, che superava la luce del sole del giorno che stava lasciando spazio al crepuscolo.

Il loft si teletrasportò a qualche centinaio di metri dal punto dove ci fu lo scontro. Poteva avvertire chiaramente l'enorme forza del Merkeret nei dintorni. Ma del gruppo di maghe e del fratello non c'era traccia. Ma la loro aura l'avvertiva nitidamente nonostante quella del Merkeret la sovrastava. Fu nel momento in cui diede uno sguardo alla vegetazione che lo vide.

Non vedeva quel demone da centinaia di anni. Dai tempi in cui i Locuniani regnavano a Gravonia. In mezzo ad alcune chiome verdi vide l'enorme bestione con l'armatura viola scintillante che rifletteva i raggi solari rendendolo splendente. Anche il demone si accorse di lui, gli speravano qualche centinaio di passi.

Fu a quel punto che Loft in una frazione di secondo, alzò il braccio destro, prese la balestra, la caricò in un attimo e scoccò un colpo.

La freccia nera si muoveva con una velocità fulminea, ma la mossa del Loft fu alquanto prevedibile per il demone che fece un balzo sul suo fianco sinistro con una capovolta in aria schivando la freccia.

Ma erano passati parecchi secoli da quando non saggiava le potenzialità della magica balestra del Loft. Non si accorse che la freccia lo seguiva e con una rapida sterzata tornò indietro verso di lui.

Il Merkeret non si aspettava quel movimento e rimase disorientato. Si era allontanato dalla vegetazione ed ora era ben visibile alla vista del Loft, che scoccò con un gesto fulmineo una seconda freccia. Il merkeret distendendo il braccio destro e unendo l'indice della mano con il medio, fece partire un raggio di luce che spezzo in due la prima freccia ma non fu abbastanza rapido di accorgersi della seconda che andò a cozzare con la sua armatura creando una piccola esplosione.

Il colpo si infranse sulla corazza del demone che però aveva così tanta energia da creare un buco sulla stessa, arrivando ad ustionare la porzione di pelle appena sotto l'armatura.

La piccola esplosione stordì il demone che si muoveva agitando le braccia, perdendo sia l'orientamento che l'equilibrio. Tentò in qualsiasi modo di reggersi in piedi, ma a un certo punto non avendo sostegni attorno a sé cadde a terra pesantemente facendo leggermente tremare il suolo.

In lontananza, nel frattempo, i due Gretzel con i due Zeolandiani si avvicinavano velocemente. Il ruggito di quelle belve arrivò alle orecchie del demone sferzando l'aria, rimbombandogli nella sua testa confusa. La situazione per il demone si stava mettendo a rischio.

Tina e Valeria, erano davanti all'esercito di donne sotto il loro controllo. Saranno state un centinaio, arrivate tutte dalle città più vicine, Entos e Mazumba. Alcune erano gravemente ferite, probabilmente già morte. Ma l'energia telepatica che le connetteva alle due streghe era più forte, anche della morte. Imbracciavano fucili e qualsiasi cosa erano riuscite a trovare lungo il loro cammino. Tutte avevano uno sguardo catatonico. Perso nelle profondità della loro mente ormai completamente preda delle due megere. Quelle donne non erano coscienti, e non riuscivano a intuire che sarebbero andate a uccidere i propri mariti e i propri figli. Ma nei cassetti reconditi delle loro menti, gli anni di abusi, di disparità che avevano subito dagli uomini, gli avevano trasmesso un incosciente cattiveria. Un profondo odio nei confronti del genere maschile. Il sole sarebbe calato da lì a un'ora. L'esercito si mise in marcia.

Raoul nascosto dietro le tende della stanza del palazzo, le vide allontanarsi. Pensò al Merkeret e a cosa stesse andando incontro. Pensò di avere avuto un'intuizione geniale, nel far credere di allearsi con il regno di Gravonia. Aveva la strada spianata verso i quarzi e verso il potere sul mondo. Se fosse riuscito ad arrivare prima del Merkeret a mettere mano sul Diridium, anche lo stesso demone non avrebbe potuto nulla contro il suo potere. Ora il Locuniano era impaziente che il sole calasse dietro l'orizzonte per sferrare l'attacco decisivo. Sapeva che Loft, le maghe e il Merkeret erano impegnati in uno scontro. Rimaneva solo Elander con cui aveva stretto un accordo. Il suo piano stava procedendo come previsto.


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⏰ Last updated: Mar 02 ⏰

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Le Guerre Di Grangma - IL Conflitto (Vol.2)Where stories live. Discover now