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***No Insta***

<<Scusami il ritardo Eva, ma c'era ancora bisogno del mio aiuto fuori dal locale e poi ho trovato il traffico venendo qui>> Ryan scende dalla sua macchina per aprirmi la portiera. Lo ringrazio con un sorriso e salgo chiudendomi la porta dietro. Ritorna al suo posto accendendo la macchina. <<Se era un problema, prendevo la mia macchina, l'ho anche detto a Justin>>. <<Assolutamente no, nessun problema, e poi Justin non mi avrebbe mai permesso di farti venire da sola, neanche io quindi>> fa spallucce. <<Ma prima di partire, vieni qui>> sorride aprendo le sue braccia. Gli sorrido e gli vado incontro abbracciandolo. <<Come stai? È da tanto che non ti vedo>> mi stringe a sé. <<Bene grazie, rispetto a un mese fa, bene>> sogghigno ricordando l'ultimo saluto che ho dato a lui e Allison, anche lei mi manca. <<Lo vedo, sei più sorridente>> mi prende per le spalle per guardarmi il viso. Gli sorrido sentendomi le guance improvvisamente andarmi a fuoco. <<E tu come stai?>> gli domando a mia volta. <<Bene dai, sono agitato e pieno di pensieri ma sto bene>> fa retro marcia, per girare nel viale affianco. <<Per il tour vero?>> gli chiedo guardandolo mentre guida. <<Già.. È un po' dura, ma possiamo farcela, ce l'abbiamo sempre fatta, quindi>> cambia le marce. <<Non so se Justin ti ha spiegato, ma probabilmente dopo il tour, facciamo una piccola tappa a Tokyo, dove ci sarà una settimana di mercato Drew, purtroppo è capitato subito dopo il tour>>. <<Si me ne ha parlato, ma non potete spostare le date?>> domando, ma conosco già la risposta. <<Purtroppo no, abbiamo già cambiato data due volte, quindi è difficile che accettino adesso>> sbuffa. <<Cavolo, l'unica cosa è incrociare le dita e sperare finisca subito la settimana>>. <<Esatto, e invece cosa mi dici di voi? Come sta andando?>> mi domanda prendendomi alla sprovvista. <<Bene, sembra andare bene>> risposta secca. <<Sono contento, so quanto può essere difficile perdonare e dare una possibilità a chi sbaglia>>. <<Cosa ne pensi dell'esibizione di anyone?>> ridacchia sotto i baffi. <<Che è stata una cosa stupida>> mi metto una mano sulla fronte coprendomi gli occhi. Ryan ride sicuramente pensando a ciò che ha fatto Justin. <<Dai è stato carino>> lo prende in giro. Ridacchio ricordandomi quella sera in cui lo sentii cantare quella canzone per me. <<Non me l'aspettavo sincera, sappiamo tutti quanto ci tiene alla privacy, e quelle parole sono state così scioccanti>> sorrido ritornando seria. <<Esatto, è quello che ho pensato, ma sono contento, sono sicuro che gli sarà sembrato liberatorio aprirsi così, davanti a tutti, è come se avesse voluto mettere un punto a tutte le provocazioni dei giornalisti e dei paparazzi>> si ferma ad un semaforo. Annuisco pensando la stessa cosa. <<So che hai conosciuto la madre, Pattie>> mi guarda sorridendomi. <<Si! È un amore, ed è simpaticissima, sono felice che si sia aperta con me>> sorrido ricordando la madre di Justin quando mi fece vedere l'album di famiglia. <<Le sarai piaciuta appena ti ha vista, ha buon occhio Pattie>> mi fa l'occhiolino. <<Comunque sono contento che le cose stanno funzionando, ve lo meritate, siete entrambi felici>> guarda la strada sorridendo. <<Basta con questi complimenti, sembriamo due bambini così>> inizio a ridere, facendo ridere di conseguenza anche lui. <<Hai ragione, accantoniamo Justin per un po', con il lavoro come va?>> mi domanda facendomi ritornare alla realtà. <<Bene per fortuna, a fine novembre e a inizio dicembre ho due sfilate, dove non posso mancare, infatti visto che parto con voi, in giro per il tour, per queste due date, devo per forza prendere l'aereo e andare, si tratta di lavoro>>. <<Ah giusto! Perché tu parti con noi, dimenticavo che Justin non riesce a staccarsi da te>> lo prende in giro. Ridacchio e proprio adesso mi ricordo dei problemi che ha avuto in questi due giorni.
<<Ryan posso farti una domanda?>>.
<<Certo!>>.
<<Hai notato che Justin in questi giorni ha avuto mal di testa e male all'orecchio?>>.
<<Del mal di testa, è capitato si, ma del male all'orecchio no, perché ti ha detto qualcosa?>> mi guarda aggrottando la fronte.
<<No, lui insiste che è solo un po' di mal di testa da stress e perché mangia poco, visto che va avanti e indietro tutto il giorno, ma non credo>> controllo l'orario sul telefono, siamo leggermente in ritardo.
<<Mh.. Farebbe di tutto per continuare a stare sul palco, ma può essere anche che sia così, e non è niente di ché, anche perché siamo andati dal dottore la settimana scorsa>> alza le spalle.
<<Si questo lo so, ne abbiamo parlato, ma comunque gli avevo suggerito di andarci oggi di nuovo, per sicurezza, ma mi ha promesso di andarci domani, come se avesse paura di cosa potrebbe dirgli il dottore>> lo guardo cercando di capire se Ryan la pensi come me. <<È così, probabilmente Justin non vuole che il dottore gli dica di riposarsi>> sbuffa tamburellando le dita sullo sterzo. Inarco le sopracciglia preoccupata, spero solo che stia bene. Mannaggia a lui e la sua testardaggine. <<Tranquilla, chiamerò il dottore non appena avrò tempo questa sera>> mi mette una mano sulla spalla. Gli sorrido e torno a guardare la strada. Adesso vorrei solo arrivare a destinazione, sono curiosa di vedere com'è un suo concerto dal vivo, com'è sentire le fan cantare insieme a lui, vederle, saranno in migliaia.

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