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@Evajohnson

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Evajohnson: post serata🤧

12 Giugno

5m fa

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@aron.piper: 😡😡
|@evajohnson: 🙄🙄

@dualipa: 🤞🏻🤞🏻

@drake: sempre bella🔥

@billieeilish: ❤️

@kyliejenner:🌸

@tchalament:

@arianagrande:🌺

@bellahadid: dove vai di belloo

@eva&justin: un ritorno daii

@evafanpage: che bella!!!

@evamiamoglie: sorridiii

@justinbieberperlavita: bleaaah

Direct
@justinbieber

Sono fuori

ok
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***No Insta***

Lungo tutto il tragitto verso questo bar non tanto distante dalla città, non abbiamo emesso nessun sospiro, né una parola, niente. Justin ogni tanto mi dava una sguardo di sottecchi e alte volte esplicitamente, ma ho preferito non parlare, sennò mi sarei fatta accompagnare direttamente a casa senza nemmeno farlo arrivare al dunque. Non ci siamo salutati nemmeno, è partito verso la destinazione e non ha proferito parola.
Arrivati in questo bar poco distante dalla città è da occhi indiscreti, Justin spegne la macchina e scende. Faccio un lungo sospiro ed esco anch'io. Quando entriamo ordina un tavolo lontano dalle finestre, perché non si sa mai, si gira verso di me e mi fa cenno di seguirlo. <<Cosa volete ordinare?>> ci domanda il cameriere. <<Per me un the al limone>> Justin gli sorride. <<Lo stesso>> lo sorrido anch'io. Quando il ragazzo va via dalla nostra vista, ecco che ci fa visita l'imbarazzo. Mi guardo intorno facendo su e giù con la gamba, ecco che arriva il nervosismo. Prendo dalla mia borsa le mie amate sigarette, ne fumo sempre una quando mi trovo in questo stato. Prendo l'accendino e me ne fumo una. Per sbaglio o forse no, i miei occhi cadono su quelli di Justin e lo sorprendo a guardarmi. <<Non pensavo fumassi>>. <<Già>>. <<Fumi spesso?>> mi domanda prendendo anche lui con mia sorpresa un pacchetto di sigarette dalla tasca dei pantaloncini. <<In alcune occasioni>> ispiro il tabacco. <<E questa è una di quelle occasioni?>>. Lo guardo, sospiro, e sposto lo
sguardo sulle poche persone che ci sono attorno a noi. <<Ecco a voi, due the al limone>> il cameriere posa i bicchiere sul tavolo. <<Sono nove dollari>>. Justin gli porge 10 dollari senza nemmeno darmi il tempo di muovermi. Non sono in vena di discutere. Quando il cameriere va via Justin ripone gli occhi su di me bevendo. <<Aah ho capito, sei nervosa>>. <<Non sono nervosa>> aggrotto la fronte spegnendo nel posacenere la sigaretta. <<Justin vai direttamente al punto, non ho tempo>> stavolta lo guardo seriamente bevendo il mio the. Justin fa un lungo sospiro prima di parlarmi. <<E che non so da dove iniziare, questa situazione con te non volevo che succedesse>>. <<C'è l'hai voluto tu>> mi acciglio sogghignando. <<Lo so e me ne pento, ma devi capire che ero arrabbiato>>. <<Non c'era bisogno di mettermi in ridicolo così davanti a tutti>> aggrotto la fronte. <<Lo so e mi dispiace, sono stato un emerito stronzo ma era un modo per fare capire che non ci ero rimasto male>> sembra mi stia parlando con il cuore in mano. Sentirmi dire che ci era rimasto male, da non so cosa mi fa innervosire ancora di più. Fosse gli ha dato fastidio che sono andata in Spagna con Aron? <<Non è giustificabile parlare così solo perché sono andata con Aron, nonché mio migliore amico in Spagna, ti avevo detto che tra noi c'è solo una grande amicizia>> gli faccio capire per l'ennesima volta. <<Non è questo, anche se il fatto che c'è sempre in mezzo lui mi da fastidio>>. <<Allora cosa? Fammi capire>> gesticolo confusa. Justin prende il suo telefono e inizia a scorrere velocemente sullo schermo. <<Tieni>> mi porge il suo telefono facendomi vedere le foto che in assoluto volevo che scomparissero dalla circolazione. <<Come le hai avute?>> rimango scioccata. <<Questo non è importante, cosa..>>. <<Justin! Dove le hai prese?>> aggrotto la fronte furiosissima. Mi guarda per un po' prima di rispondermi, devo sembrare una pazza. <<Me li ha mandati Kendall la mia migliore amica>>. <<Come le ha avute?>> sfoglio le tre foto che inquadrano me e il migliore amico di Michael. <<Eva calmati, non lo so davvero, dimmi solo che significa>> aggrotta la fronte cercando di capire. Faccio un lungo sospiro per calmarmi, avrà sicuramente pensato male, adesso che ha visto queste foto sono costretta a spiegargli. <<Lui è Nicholas il migliore amico di Michael, e anche compagno di squadra>> faccio un altro sospiro. <<Quando tutto andava bene con il mio ex, Nicholas iniziava ad essere sempre più confidenziale con me, quando Michael non era a casa, veniva spesso con scatole o altro, dicendo che erano per Michael o cose che doveva conservare da noi. Ma non era così>> aggrotto la fronte. Justin non sposta nemmeno un secondo gli occhi da me. <<Il fatto è che Nicholas provava qualcosa per me, e l'ho capito subito, ma non volevo mettere in una brutta situazione lui e Michael, perché sono migliori amici e non volevo rompere questa cosa>> mi fermo bevendo un altro po' di the. <<Jordan non l'ha mai capito?>> mi domanda. <<No, o almeno credo, in quel periodo pensava molto alla carriera, non c'era quasi mai a casa>> mi accendo una sigaretta, quello che sto per dire mi fa solo innervosire. <<Poi sono arrivata a quel giorno delle foto che ho detto basta! Era una cosa continua, dove c'ero io c'era lui, e continuava dirmi che voleva stare con me, che con Michael si poteva risolvere e cose del genere. Gli ho detto mille volte di smetterla, di non venirmi a parlare perché non volevo situazioni del genere>>indico il suo iPhone. <<Per il bene di Michael, anche perché avevamo deciso di sposarci. Pure se nell'ultimo periodo era distante per il lavoro. Ma a quanto pare non era così>> bevo un altro sorso di the. Ecco la
parte brutta. <<Comunque quel giorno la partita era finita e Michael mi aveva detto che è tornato a casa prima di me perché dopo aveva un incontro con i giornalisti. Come una stupida gli avevo creduto. Dopo la scenata che hai visto nelle foto, ho detto a Nicholas di smetterla e di non cercarmi più per il bene di Michael e per la sua carriera, ma insisteva. Così mi sono stancata e sono andata dritta a casa per raccontarlo a Michael>> faccio su e giù con la gamba, chiudo gli occhi e faccio un sospiro. <<Apro la porta di casa e vado dritta in camera furiosa per raccontarlo a Michael ma quello che vedo mi ha destabilizzata del tutto. Michael era a letto con una delle modelle che per di più mi conosceva>>. <<Che merda e questo voleva sposarti>> Justin aggrotta la fronte. <<Esatto è quello che ho detto io! La ragazza ovviamente a disagio se ne è andata e Michael cercava in tutti i modi di scusarsi di spiegare e altre stronzate. Gli ho detto che me ne sarei andata e che non racconterò niente di tutto ciò alla stampa e di lasciarmi in pace>>. <<Perché non l'hai raccontato? Dio è da pestarlo uno così>> anche Justin si accende una sigaretta, a quanto pare non sono l'unica ad accendersi una sigaretta quando si è nervosi. <<Non l'ho raccontato solo perché è grazie a lui se oggi sono quella che sono, mi ha dato la spinta. Quindi qualsiasi cosa mi chiede la stampa rispondo "quella è la mia vita privata preferisco non parlarne", anche se molti di loro facevano teorie su teorie, io ho tradito lui, lui ha tradito me, una coppia a tre, insomma fantasticavano!>>. <<Solo perché ti ha dato la spinta? Eva non c'entra un cazzo con tutto ciò, adesso lui è il buono della situazione e a te ogni tanto escono commenti del cazzo, ho visto i commenti sotto i post sono pochi ma ci sono>> ispira il tabacco. <<Esatto non m'interessa voglio andare avanti, pochi o tanti non ci faccio caso, non voglio sentire altro su Michael>> faccio un lungo sospiro per far capire che la storia finisce qui. Justin mi guarda fumando la sua sigaretta. <<Scusami se ho dubitato di te, perché non me l'hai detto? Ci stavamo dicendo qualsiasi cosa>>. <<Qualsiasi cosa? Non te l'ho detto perché non volevo ampliare l'accaduto e poi non ti sei aperto molto con me, credevo che aprirmi con te era un modo per far parlare anche te ma non l'hai fatto. Credi che non vedevo i paragoni con Selena? o del fatto che appena si avvicinavano i paparazzi sbatti le palpebre dal nervoso?>>. <<Mi dispiace è che avevo paura di farlo, ormai sono abituato ai pettegolezzi su di me che non voglio aprirmi troppo se non è a casa mia, li mi sento al sicuro come se nessuno potesse vedermi>> fa un lungo sospiro. Lo guardo come se fosse un cucciolo ferito, so che ha passato l'inferno per colpa dei giornalisti, dei paparazzi, sui pettegolezzi che girano su di lui, l'ex e il suo passato turbolento. Brutto da dire ma sono felice di questo momento tra me e lui, aprirmi di nuovo sull'argomento "Michael" mi ha fatto rilassare un po' di più e forse anche per lui aprirsi un po' gli ha fatto bene. <<"Siamo giovani">> lo imito. <<"Gli ormoni sono quelli no?">> lo imito di nuovo facendolo sorridere nel mio intento. <<Sembravo un adolescente del cazzo>> sogghigna. <<o lo sei?>> lo prendo in giro. <<Mi dispiace Eva, era una tortura anche per me dirlo, perché non era così>> appoggia i gomiti sulle ginocchia. <<e cos'era?>> lo guardo dritto negli occhi. <<Sicuramente non era divertimento sennò non sarei qui>> alza il sopracciglio. Lo guardo e poi gli sorrido. Purtroppo non riesco a fare la faccia seria per troppo tempo con lui. <<Che bella che sei con il sorriso, mi era mancato>> mi sorride. <<Ma che ore sono?>> domando prendendo il telefono. <<Justin puoi accompagnarmi da Aron?>> domando, ecco che il sorriso scompare. <<Ok>> si alza e lo stesso faccio io. Arrivati vicino alla macchina saliamo velocemente e lui parte. Per tutto il tragitto non proferisce parola, alza solo il volume della radio. Arrivati fuori casa di Aron, lo troviamo fuori ad aspettarci. Mi sembra una guardia con quello sguardo impassibile. <<Grazie per avermi accompagnata>> gli sorrido. Ma il suo sguardo è fuori dal finestrino, su Aron. <<Di niente>>. Quando scendo dalla macchina guardo Aron e gli faccio cenno di scusarsi per quella volta. Lui alza gli occhi al cielo e si avvicina alla macchina. <<Scusami per l'altra volta ma te lo sei meritato>> aggrotta la fronte. <<Aron!>> lo rimprovero. <<No ha ragione, ho acceso io il fuoco, ma non significa che me ne pento>> Justin lo guarda impassibile. <<Siete due bambini>> alzo gli occhi al cielo. Prendo Aron per il braccio e andiamo verso casa.

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