I'll always love you.

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«Devi iniziare a preoccuparti di meno di chi ti circonda.» io alzo gli occhi al cielo e lo guardo male.

«Non mi preoccupo di tutti, anzi se proprio vuoi saperlo non me ne fotte un cazzo di nessuno, ma se si tratta di Kyla non posso semplicemente voltarmi dall'altra parte.» non mi riconosco nemmeno.

Non nego di aver sempre avuto un atteggiamento da crocerossino nei confronti dei miei fratelli, ma mai avrei pensato che lo sarei stato anche con "un'estranea".

Infatti all'inizio era così.

Poi non so come io abbia fatto ad arrivare a questo punto.

«Come ti pare, ma inizia a pensare un po' anche a te stesso.» mi alzo e li saluto.

«Mi avete rotto i coglioni. Penso a me stesso e vado a fumarmi una sigaretta.» Noah mi guarda male prima che scompaia su per le scale.

«Si, anche tu che non hai detto niente.» urlo da sopra le scale.

Mi chiudo nella mia camera e mi accendo la prima sigaretta.

Non scopo da mesi? purtroppo si.

Mi sento frustrato per questo? probabilmente si.

Ma non farò mai pressioni a Kyla, questo è certo.

La vedo passeggiare nel giardino e conversare in maniera accesa con sua madre.

Gesticola il doppio rispetto a come fa normalmente, e non gesticola poco.

Finita la prima, accendo la seconda.

Continuo ad osservarle e non mi rendo nemmeno conto di star consumando il tabacco ad una velocità disarmante.

Mi fermo quando noto il mio gesto meccanico di prenderne un'altra dal pacchetto.

Basta, Alex.

Non le vedo più, quindi mi butto sul letto.

Inizio a respirare più lentamente, segno che indica la mia tranquillità imminente.

Mi sistemo meglio e chissà per quale motivo, la mia mente inizia a fare viaggi perversi.

Immagino Kyla sdraiata su questo letto, che tiene in pugno le lenzuola mentre prova a reprimere un gemito.

Mi viene duro all'istante.

Non posso frenare questo istinto anche quando sono da solo, no?

La gola inizia ad asciugarsi allo scenario che il mio cervello sta immaginando.

Il pomo d'Adamo inizia a fare su e giù.

Mi sbottono i pantaloni e subito dopo me ne privo completamente.

Restando momentaneamente con i boxer.

Poi nel mio film mentale contorto e perverso, arriva il momento in cui sto io tra le sue gambe, e non resisto più.

Rimuovo i boxer e inizio a muovere la mano destra attorno al mio cazzo, ormai di marmo.

Era tempo che non lo facevo, e si sa, quando si viene privati di una cosa quasi quotidiana, una volta riacquisita, la sensazione della prima volta è la più appagante.

Nella mia testa le gambe di Kyla iniziano a tremare sotto l'orgasmo imminente provocato dalla mia lingua a contatto con il suo clitoride.

E la mia mano si muove ancora più velocemente.

Ansimo.

Se già nel mio cervello tutto questo è stupendo, non oso immaginare come dovrebbe essere nella vita reale.

Sweet HellWhere stories live. Discover now