It's Always my fault.

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Alexander.

Risvegliarmi nella mia camera dopo aver passato un'intera giornata in compagnia di Kyla, è quasi piacevole.

Questa stanza racchiude così tanti ricordi brutti che non mi fa nemmeno dormire tranquillo.

Buffo, no? la mia stanza che non mi fa stare sereno.

Mi rivengono sempre in mente ricordi dell'incidente, e non riesco quasi più a sopportarlo.

Dopo l'incidente con la moto qualcosa dentro di me è cambiato.

Sono diventato più duro con tutti, non riuscivo più a divertirmi perché il mio divertimento era diventato drogarmi.

A qualsiasi festa mescolavo alcol e droga, senza neppure considerare come sarei stato dopo.

desideravo distruggermi il più possibile, e spesso era proprio un comportamento meccanico che mettevo in atto, iniziando di mattina.

E' stato tutto un susseguirsi di avvenimenti che hanno portato alla mia, quasi, totale distruzione.

Prima l'incidente, che mi sarebbe costato parecchio se fossi caduto qualche centimetro più avanti.

Poi il tradimento di Brittany.

E infine, il tunnel della droga.

Ci ero entrato senza neppure accorgermene.

Spendevo i soldi solo così. Mangiavo poco e ovviamente il mio corpo ne ha risentito.

E non so dire con precisione se i miei genitori se ne siano accorti e abbiano fatto finta di nulla, o se proprio tenessero gli occhi chiusi.

Fatto sta che non li avrei lasciati darmi una mano.

I miei fratelli ci avevano provato pure, ma avevo creato una corazza impossibile da abbattere.

Respingevo tutti il più possibile, credevo di vedere nei loro occhi la compassione, la pena.

E non potevo sopportarlo.

Se quella sera il fratello di Brittany non fosse arrivato in tempo, sarei giunto ad un punto di non ritorno.

E' riuscito a fermarmi prima che potessi prendere qualche pasticca di troppo, e gliene sarò per sempre grato.

Poi ho capito che stavo andando oltre, che io non sono così e non lo sarò mai.

Che dovevo reagire.

Così ho smesso di andare alle feste per un po'.

Ho riiniziato ad allenarmi e a prendermi cura di me stesso come non facevo da tempo.

Ho ripreso il rapporto che avevo completamente perso con i miei fratelli.

So di aver avuto fortuna, e sarò sempre grato per questo.

Sto provando tutti i giorni ad essere una persona migliore per tutti quelli a cui tengo.

Perché non vorrei mai, ma davvero mai che provassero ciò che ho provato io.

Nessuno di loro se lo merita.

Ho una paura fottuta di ferire Kyla con le mie insicurezze, e allo stesso tempo di essere ferito.

Queste mie incertezze continuano a battagliare dento di me, lacerandomi giorno dopo giorno.

Facendomi pensare che forse non sono abbastanza per lei, che merita di meglio.

Che potrei ricadere in quel buco orrendo e spaventoso.

Ma poi penso a lei, e mi chiedo...

Ma che vita è se non si combatte?

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora