Finally you came back.

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Non voglio sembrare la figlia ingrata che non vuole parlare con la madre perché crede che lei abbia sbagliato.

Perché non è ciò che sta succedendo.

Ho solo bisogno di tempo per pensare a me stessa, perché al momento voglio essere io la mia priorità.

Mi sono trascurata troppo, pensando più ai miei problemi che alle soluzioni.

E questa non sono io.

«Chi ha preso il mio bagnoschiuma viola?!.» mi metto l'accappatoio per coprire il mio corpo che ha addosso solo l'intimo, e vado a cercare il mio bagnoschiuma viola.

Busso alla porta di Noah.

«Che c'è?.» mi chiede e io lo guardo male.

«Tu che prendi sempre le mie cose! dov'è il mio bagnoschiuma ai frutti di bosco?.» lui sbuffa.

«Hai ragione, prendo sempre le tue cose, ma questa volta io non c'entro. Chiedi a James.»

Busso alla porta di James.

«Noah mi ha detto di chiedere a te per sapere dove sta il mio bagnoschiuma.» lui mi guarda storto.

«E perché dovrei prendere una cosa tua?.» alzo le spalle.

«Chiedi ad Aiden, l'ho visto spesso prendere i tuoi prodotti per capelli.»

Sto facendo il giro di tutta la cazzo di casa.

«Aiden! il bagnoschiuma.» lo aggredisco ma lui si difende.

«Intendi quello viola? l'ha Alexander.» come ho fatto a non arrivarci subito.

Busso alla porta di Alexander.

«Mi hai fatto fare il giro di tutta la casa. Bello scherzo ma adesso ridammi il bagnoschiuma.» è davanti all'entrata, come se volesse creare una barriera.

Ma quando vede la mia espressione seria, si sposta e mi invita ad entrare con lo sguardo.

Io acconsento e mi faccio spazio tra quelle mura.

Mi era mancato così tanto stare qui dentro.

«Ti sei fatta il giro della casa nuda?.» chiede, alludendo all'accappatoio.

«Ho qualcosa sotto, idiota.»

«Ovvero?.» il suo tono mi fa capire quanta voglia abbia di giocare con me.

«Scoprilo, no?.» gli do le spalle, ma non ci sto molto a capire che si sta avvicinando.

«Kyla, non vorrei bruciarti.» sussurra queste parole nell'incavo del mio collo.

«Mi bruci da quando hai posato gli occhi su di me, Alexander.» sento il suo corpo rispondere a queste mie parole.

Bene.

«Dammi ciò che è mio, così posso andarmene.» dico, cercando di rimanere ferma con il timbro di voce.

«Tutto ciò che è in questa stanza è tuo, tornado.» reprimo un gemito.

«Sai cosa intendo.» stavolta mi giro a guardarlo, e lui indica un punto preciso della stanza, senza nemmeno vederlo.

Perché tiene gli occhi fissi su i miei.

«Perché me l'hai rubato?.» so già la risposta, ma voglio che esca dalle sue labbra.

«Così avresti avuto una scusa per venire da me.» scuoto la testa ed esco dalla stanza.

***

«E cazzo Kyla! muoviti.» infilo l'ultima scarpa e sbuffo.

«James adesso ti tiro un pugno in bocca!.» esco dalla mia camera e me lo ritrovo davanti.

Sweet HellWhere stories live. Discover now