discorso

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Dopo di che iniziai a parlare

- "Ho conosciuto Robin un po' più di una settimana fa, nello scantinato, e mi innamorai all'istante, si vedeva la paura nei suoi occhi, ogni volta che si sentiva un rumore o delle urla provenienti dal piano di sopra, ma provava a portare conforto e calore, tranquillizzando tutti, soprattutto me. Divenne una parte di me in così poco tempo, sempre disponibile per me, con la sua voce che portava tranquillità e un sorriso che ti scioglieva il cuore. Si, è vero, si è sacrificato per me, morì per me, salvandomi la vita, è grazie a lui che ora sono qui. La sua fine è stata ingiusta e prematura, troppo prematura... È come se la sua vita fosse appena iniziata. Le sue ultime parole furono "ti amo T/n..." Prima che si spense per sempre."

Mi guardai il polso, e legato as esso c'era la bandana di Robin, come tutti i ricordi

Una lacrima scese sul mio viso

- "finisco con dire che è stato tutto per me in un momento di paura e infelicità. Robin... ti amo, e ti amerò per sempre"

Dicendo ciò scesi da lì e tornai al mio posto, continuando a piangere.

Finì il funerale, e dovevano portare le tombe al cimitero, per seppellirli.

Vidi la macchina che portava via la tomba di Robin, che si allontanava piano piano, più si allontanava, più la mia testa faceva male, più lo sentivo lontano da me.

Intorno avevo Finney, Vance, Stella e Billy, ma sentivo che non erano solo loro, sentivo che c'erano anche Bruce, Griffin e Robin, anche se in realtà non c'erano, sentivo la loro presenza in qualche modo.

Sentii qualcosa toccarmi la spalla, una mano, fredda, molto fredda.

Mi girai ma non c'era nessuno, una lacrima scese sul mio viso, e quando avevo appena finito di piangere, ricominciai. Stella mi abbracciò, rimanemmo in quel modo per qualche minuto, mentre gli altri ci guardavano.

Dopo di che iniziammo a camminare verso le nostre case. Il primo a rincasare fu Finney, poi Billy, poi Vance, fino a che non rimanemmo solo io e Stella. Camminavamo, nella strada che percorremmo lo stesso giorno in cui vidi Billy prima che venne rapito, e per fortuna, uscì vivo da quel seminterrato di merda.

Stella entro in casa sua, abbracciandomi un'altra volta. Quando entro in casa e chiuse la porta, ero sola.

Andai velocemente a casa, a passo svelto, e nel giro di 5 minuti arrivai alla porta di casa.

Entrai, mia madre e mio padre erano sul divano, e mio fratello in cameretta sua, probabilmente a leggere uno dei suoi fumetti, era un appassionato di fumetti, i suoi preferiti erano quelli di X-Men, ogni pomeriggio ne leggeva uno intero, io era già tanto se aprivo un libro che non fosse di scuola.

Mia madre mi salutò, e pure mio padre. Mi limitai a fargli un cenno e andare in camera mia. Avevo bisogno di stare da sola per un po'.

Arrivai in camera, mi sdraiai sul letto e piansi, piansi per almeno mezz'ora, anche un'ora.

Si fecero le 7:30 di sera, e mia madre mi chiamò per andare a cena.

Andai a mangiare, non guardai in faccia nessuno e mangiai pochissimo di quello che stava sul mio piatto.

Mia madre, fece una domanda, che mi rattristò molto

- "come sono andati i funerali?"

- "non voglio parlarne"

- "dicci qualcosa almeno" disse mio padre

A quel punto, la rabbia sali, ma provai a mantenere la calma

- "non voglio parlarne"

- "dicci qualcosa"

Mantenere la calma diventò impossibile

- "ho detto che non voglio parlarne! Potete lasciarmi in pace?!"

- "ti manca qualcuno? Poverina!" Disse mio padre

- "si... mi manca qualcuno, ma voi non capireste, non capireste come mi sento, se lo avreste capito sareste rimasti con me in quel momento, ma no, non vi siete nemmeno azzardati ad entrare in chiesa, vergognatevi..."

Mi alzai e andai in camera, chiusi la porta, misi il pigiama e andai a dormire, visto che il giorno dopo avrei avuto scuola.

Continua...

Nothing Ever Lasts Forever ~Robin Arellano~Where stories live. Discover now