stronzate

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La porta si aprì di colpo e il rapace entrò nella stanza, ma questa volta, sentii una sensazione diversa, sembrava come se non avessi paura, forse mi stavo solo preparando al peggio...

Mi rassegnai, feci un sospiro e guardai in basso, non ero pronta a lasciare tutti indietro, mi sarei sentita in colpa, mi sarei sentita una persona terribile, guardai il rapace negli occhi, l'unica parte che non veniva coperta da quella cazzo di maschera, lo sfidai con gli occhi.

Lui, a passo lento, si avvicinava, non mi feci prendere dal panico o dalla paura, rimasi fissa, immobile, a guardarlo e sfidarlo con gli occhi.

Sentii delle braccia che mi avvolgevano dolcemente, era Robin, era prevedibile ormai, sorrisi, ma continuai a guardare il rapace.

Lui si mise davanti a me, io mi liberai dalla presa di Robin e mi alzai, andando verso di lui, sorrisi al rapace, non era un sorriso amichevole, ma sembrava il solito sorriso che lui faceva.

- "Cosa vuoi?" Dissi io, sfidandolo

- "oh, niente, tranquilla... Voglio solo..." Non continuò la frase, mi afferrò il braccio destro e provò a trascinarmi per le scale, ma riuscii a liberarmi dalla sua presa, e mi allontanai.

Sfilò dalla sua tasca un coltello, vidi il coltello e il mio cuore saltò un battito, forse questa era davvero la fine, la visione di quel coltello mi fece gelare il sangue, ma non mi feci prendere dall'ansia.

- "allora, se non posso farlo sopra, dovrò farlo qui dentro... davanti a tutti... mi dispiace tanto..." disse avvicinandosi a me, rise e mi fece una carezza sulla guancia

Io guardai dietro di me, tutti stavano tremando, e la cosa era molto visibile anche da lontano, Robin scuoteva la testa, sussurrando di non fare niente.

L'unica cosa che potei fare e sorridere e girarmi verso il rapace.

- "Son qui, m'ammazzi"

- "con piacere" disse lui, afferrando il coltello più saldamente, si allontanano un po', io chiusi gli occhi, preparandomi a quello che stava per accadere, sentii dell'aria fresca che mi andò sul viso, la cosa che mi fece sentire l'aria, era il suo braccio che si alzava, pronto per sferrare una coltellata e finire la mia vita una volta per tutte.

Sentii che tiró una coltellata a qualcosa, ma quando aprii gli occhi ero ancora lì, viva e vegeta. Non capito cosa era appena successo, ma sentii dei respiri affannosi sotto di me.

Abbassai la testa leggermente e quello che vidi era straziante.

C'era Robin, sdraiato a terra, in una pozza di sangue, mi misi in ginocchio vicino a lui e presi la sua mano, iniziai a piangere.

- "Robin, perché l'hai fatto... Perché?"

- "Non sarei potuto resistere al fatto di dover stare senza di te, avrei preferito morire io piuttosto che far morire te, e così é andata, andrai avanti con la tua vita e ti farai una famiglia, io ti guarderò e starò sempre vicino a te... Sempre..." La sua voce iniziò a diventare sempre più bassa, e i suoi respiri sempre più affannosi, sentivo che si stava piano piano spegnendo

- "stronzate! non finirà così, non può finire così, non puoi lasciarmi così... Non puoi..."

- "ti amo, T/n..." I suoi occhi si chiusero, e smise di respirare, il suo cuore smise di battere, e la sua sofferenza finì

- "Robin, svegliati, svegliati, coraggio, Robin"

Robin non emetteva alcun suono, iniziai a scuoterlo leggermente, e dargli degli schiaffetti sulla guancia, sperando di riuscire a farlo svegliare, ma nulla

- "Robin svegliati!" Continuai a scuoterlo

Quando capii che non c'era ormai nulla da fare, e che Robin ormai non era più con noi, scoppiai in un pianto disperato, presi il suo corpo tra le mie mani e lo abbracciai per l'ultima volta

- "perché l'hai fatto... Perché..."

Alzai lo sguardo e guardai il rapace con occhi bollenti per la rabbia

- "bastardo" lasciai Robin e mi alzai in piedi

Continua...

P.S. ho pianto scrivendo questo

Nothing Ever Lasts Forever ~Robin Arellano~Where stories live. Discover now