Welcome back Marisa

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«Così magari la smetti di torturarti.» mi prende la mano.

«Parlami.»

«Si insospettiranno se ti trovassero qui con me.» gli ricordo, ma lui scuote la testa.

«Non me ne fotte un cazzo, mi interessa solo di te in questo istante, voglio vederti felice.» lo guardo.

«Dici sul serio?.» lui annuisce.

«Ovvio.» gli lascio un casto bacio sulle labbra.

«Adesso parlami però.»

«E' che...non so niente di mio padre, della loro storia, non so nemmeno che lavoro fa mia madre.» lui mi guarda fisso negli occhi.

Gli occhi di ghiaccio che tanto amo.

«Mi sembra di stare fuori dal mondo, come se la mia vita fosse iniziata adesso.» lui continua ad annuire, provando a seguirmi.

«E odio sentirmi così, anche perché se provo a farlo capire a mia madre, lei inizia a farmi salire i sensi di colpa.» lui serra la mascella, mentre a me scorre una lacrime calda sulla guancia.

lui mi asciuga con il dito.

«Almeno quando stavamo nella mia vecchia e piccola città, lei si concentrava su di me, qui non c'è nemmeno più quello...c'è solo il suo cazzo di lavoro.» Alexander mi avvolge un braccio attorno alle spalle e mi attira a se.

«Mi fa imbestialire non poterti aiutare.» mi confessa.

«Mi stai già aiutando, stando qui con me.» mi lascia un bacio sulla testa e stiamo così per non so bene quanto tempo.

***

«Kyla, possiamo parlare?.» mia madre mi blocca mentre sto per entrare nella mia camera.

«Hai già fatto abbastanza oggi, e so che forse non ti interessa perché l'unica cosa di cui ti importa sei tu, ma stasera ritorna Marisa e vorrei che fosse una serata speciale per lei, che se lo merita.» annuisce e mi lascia il braccio, tornando giù.

«Sei stata brava.» sobbalzo quando vedo Alexander sul mio letto.

«Hai sentito?.» annuisce alla mia domanda.

«Che ci fai qui?.» mi siedo accanto a lui.

«Volevo aiutarti a scegliere il vestito per stasera.» annuisco e vado ad aprire l'armadio.

«Sai il tema?.» gli chiedo mentre smisto i vestiti.

«Elegante. Ci saranno tutti gli amici e parenti di Marisa e mia madre ha voluto fare qualcosa di particolare.» annuisco senza guardarlo.

«Non ho molti vestiti adatti a questo tipo di occasioni.» non lo sento più.

«Alex?.» adesso sento il suo fiato sul collo, le sue mani attorno alla mia vita.

«Profumi di menta.» gli rivelo, mentre lui comincia a baciarmi il collo.

Stacca una mano dal mio corpo e inizia a guardare i miei vestiti.

Io sospiro.

Tira fuori un vestito lungo, di seta nera.

E' stretto, diventa un po' più largo nella parte bassa.

Ha le spalline argentate.

«Avevo completamente dimenticato l'esistenza di questo meraviglioso abito.» gli confesso.

Lui mi guarda.

«Io invece sogno di vedertelo addosso da quando te l'ho comprato.»

«Me l'hai comprato tu?.» gli chiedo, con un filo di voce.

Sweet HellWhere stories live. Discover now