Metto i polsi sotto il getto dell'acqua e sposto lo sguardo sullo specchio, abbassandolo verso le gambe.

Perché mi stava fissando in quel modo? Ma soprattutto perché mi è piaciuto sentire i suoi occhi addosso?

Le uniche volte  che mi sono sentita così, sono state le notti in chi salivo sul tetto dell'orfanotrofio e rimanevo in bilico sul bordo.

Il cuore mi inizia a battere velocemente al pensiero di me lì, ma stavolta con Trevor a guardarmi. Chiudo gli occhi e dei brividi mi percorrono la schiena fino ad arrivare in mezzo alle gambe.

Sbuffo e torno a lavarmi le mani.

«Che succede Nadine?» mi chiede Sissy, mentre si asciuga.
«Oh nulla» scuoto la testa.
«Sicura? Sei diventata tutta rossa e le tue gambe si sono irrigidite» mi scruta, fissandomi dall'alto in basso.
Spalanca la bocca e lancia un urletto, buttando la carta nel cestino.

«Stavi pensando a qualcuno vero?» mi prende dalle spalle e mi gira verso di lei, sorridendo.

«A chi? Kristian? Un altro ragazzo di stasera? Oddio no, non dirmi che sei fidanzata» sgrana gli occhi. «In realtà non ne abbiamo mai parlato...sei fidanzata? Se sei fidanzata voglio conoscerlo, devo vedere se è alla tua altezza» dice, diventando seria all'ultimo.

«Sissy calma» ridacchio. «Non sono fidanzata tranquilla, chi mai vorrebbe esserlo? I maschi portano solo casini»
Annuisce.
«Hai ragione..» gira il viso e toglie le mani dalle mie spalle. «Allora stavi pensando a qualcuno» urla, tornando a guardarmi.
«Chi?» saltella.

Sento le guance accaldarsi.

«Non dovevamo cercare Kyle?» dico indicando la porta.
«Dovremmo sbrigarci»
Lei alza un sopracciglio e sorride.
«D'accordo, d'accordo» alza le mani in alto.
«Ma me lo dovrai dire dopo aver parlato con Kyle, non provare a scappare» mi punta il dito contro.
Annuisco e sorrido.
«Andiamo» Mi prende a braccetto e usciamo dal bagno.

La musica alta mi investe le orecchie non appena usciamo dal bagno e superiamo il muro.

Non appena arriviamo davanti al bancone, sposto lo sguardo nei tavolini vicino la pista e non vedo più Trevor, mancano anche Dylan, Kyle e tutti gli altri.

Confusa mi guardo intorno, Sissy accanto a me sta ordinando un altro drink e intorno a noi è pieno di persone ubriache.

Vedo una figura farsi spazio tra la gente per arrivare all'ingresso e prendo Sissy dal braccio.

«È lì, andiamo» urlo per sovrastare la musica.
Lei mi segue con in mano il cocktail.

«Scusate, scusate» mi faccio spazio tra le coppiette.
«Nana, non c'è» mi urla Sissy all'orecchio, aggrappandosi al mio braccio.

Sposto lo sguardo in avanti e lo cerco con lo sguardo ma di lui nessuna traccia.

«Andiamo fuori, può essere solo lì» dico continuando a farmi spazio tra le persone.

C'è gente sudata ovunque, uno mi ha rovesciato il suo drink vicino ai piedi e per poco non scivolavo portando Sissy giù con me.

«Che schifo» dice Sissy, una volta arrivate davanti all'ingresso. Fissa inorridita il suo drink per poi mostrarmi cosa c'è dentro.

Glimpse of HopeWhere stories live. Discover now