Capitolo 57

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"Wax sei al serale" la scritta lampeggiante posta sul led dello studio aveva catturato gli occhi di tutti tra il disordine venutosi a creare.

Le urla del pubblico non cessavano, anzi, andavano aumentando.

Il rosso in mezzo al palco aveva un sorriso a trentadue denti mentre guardava esterrefatto la maglia oro che teneva tra le mani.

Applaudii con tutta me stessa e nel momento che tornò tra i banchi fu ricoperto da abbracci o pacche sulle spalle.

"Per me è un traguardo allucinante e non devo far altro che ringraziare te Arisa, Maria ma anche tantissimo i miei compagni" asserì ancora stordito.

Si infilò la maglia e provò per la prima volta come ci si sentisse ad essere ufficialmente al serale di Amici. 

Quella felpa ti donava un tassello in più che ti permetteva di acquisire certezze e diluire insicurezze. 

Non vedevo l'ora di complimentarmi con lui, e con tutti quelli che avevano ricevuto quella maglia nella puntata.

Mi voltai verso Matteo, che scovai essersi portato le mani agli occhi probabilmente per nascondere l'emozione. 

"Oi" lo richiamai mentre Maria era andata avanti con la puntata.

Alzò lo sguardo verso di me e potei notare come una leggera patina trasparente copriva le iridi dei suoi occhi.

Si alzò leggermente dalla sua sedia mentre si sporse avanti per poter unire le nostre labbra. 

Quel gesto avventato e del tutto improvvisato, ero certa nascesse dall'euforia che gli annebbiava il cervello. 

Sorrisi inconsapevolmente nel bacio, ignorando alcuni schiamazzi di ragazzi che avevano visto l'azione compiuta da Wax.

Si allontanò per lasciarmi un lieve bacio sulla fronte che mi fece aumentare il sorriso.

***

Nella sala relax, nei momenti dopo la puntata, si scatenò un caos assurdo.

Gente che rideva, chi urlava emozionato e chi piangeva.

Mi diressi subito verso Matteo, il quale mi strinse forte tra le sue braccia.

"Sei stato meraviglioso oggi. Te la meriti tutta" affermai convinta.

"Ti amo" mi lasciò un bacio sulle labbra.

Lasciai spazio anche agli altri di poterlo abbracciare e andai dai miei amici per complimentarmi anche con loro.

Ero felice che i sogni di tutti si stessero realizzando così come i miei. 

In quei mesi avevo appurato che tutti noi eravamo più simili di quanto potessimo aspettarci: tutti entrati qua dentro con lo stesso obiettivo da raggiungere, lo stesso sogno da quando eravamo piccoli e la stessa tenacia utilizzata nella nostra vita per arrivare fino a qui.

Ero felice di aver conosciuto persone così dall'animo buono, così pure e genuine.

"Samu" urlai mentre mi veniva incontro per abbracciarmi.

"Sei stato grande" 

"Grazie Eli" mi diede una carezza sulla testa.

Tutti insieme ci recammo verso la casetta e ci dividemmo secondo le nostre esigenze.

Necessitavo di andare in bagno per lavarmi e cambiarmi ma avevo deciso che avrei aspettato per passare gli attimi post-puntata insieme ai miei compagni.

Mi sedetti vicino a Federica e Angelina sulla panchina in giardino. Le ultime due stavano probabilmente prendendo parte della conversazione che stava intraprendendo tutto il resto del gruppo, ma io rimasi immobile a guardare un punto nel vuoto.

Dopo ogni puntata la mia testa era continuamente affollata da pensieri di vario tipo, ma questa volta era peggio.

Si stava avvicinando sempre di più il tanto atteso serale, e iniziavo ad avere una certa paura.

Tutto stava per finire, e non si sapeva se saremmo rimasti qua dentro per altre tre settimane o per altri tre mesi.

Tutta la certezza che pensavo la maglia donasse, si sgretolò in pochi secondi, facendomi rendere conto di quanto questa fase sia ancora più instabile e imprevedibile di tutto il resto.

Sospirai. Faceva parte del percorso e se volevo essere professionale dovevo impegnarmi il triplo, se non il quadruplo, proprio come avevo promesso alla maestra. 

"Ti sei persa nei tuoi pensieri?" una mano mi venne scossa su e giù davanti agli occhi, che i fecero risvegliare dallo stato di trance nel quale ero caduta momentaneamente.

Osservai Fede chiedermi a cosa stessi pensando, ma mi limitai a scuotere la testa e stringerla forte a me, in quanto non sarei stata in grado di spiegare a parole tutto.

Mi voltai verso la casetta, dove le finestre trasparenti lasciavano intravedere Wax, Megan e Gianmarco in cucina che preparavano la cena.

Quest'ultimo, notando il mio sguardo insistere su di loro mi fece una pernacchia che non ritardai a ricambiare.

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💕



I can't stop || Wax amici 22Where stories live. Discover now