Capitolo 49

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Il serale è sempre stato qualcosa ambito da tutti, ma allo stesso tempo temuto.

Quell'enorme palco pieno di luci non si poteva neanche mettere a paragone con quello del pomeridiano, che amavo follemente ugualmente.

Andarci, sarebbe significato realizzare uno dei miei più grandi sogni e quelli della mia famiglia.

E ora, vedendo davanti a me la maglia oro che mi avrebbe consentito quel passaggio, scatenava in me emozioni contrastanti, alle quali nemmeno io sapevo dare una spiegazione.

Non capivo più niente: le luci che mi accecavano facendomi chiudere gli occhi coperti da un leggero strato di mascara, le urla del pubblico e dei miei compagni che incitavano la mia insegnante a consegnarmi quel tessuto sintetico che tanto volevo indossare, i sorrisi dei maestri e di Maria che non facevano altro che mettermi addosso una vaga speranza di vivere il mio sogno ad occhi aperti.

"Ho riflettuto tanto su questa scelta, perchè arrivati a questo punto devi in qualche modo capire chi sono i possibili allievi che meritano di andare al serale. La scorsa puntata ho già mandato Ramon e perchè non posso fare la stessa cosa con te?" disse la maestra Celentano, facendo riprendere il pubblico, che si era momentaneamente zittito, ad urlare.

Le mie gambe cedettero e le lacrime minacciavano di uscire, ma mi risollevai con un sorriso che dimostrava tutta la mia gratitudine in quel momento.

Ce l'avevo fatta.

Corsi a recuperare la felpa mentre davanti a me compariva sul led la scritta luminosa "Sei al serale". 

Ascoltai tutte le grida che mi riservavano e mi voltai verso Wax, che aveva appena smesso di applaudire. Mi guardò e sorrise, probabilmente contagiato da me.

Maria mi mandò a posto e le braccia dei miei compagni mi abbracciarono calorosamente, fino a quando non ne sentì un paio famigliari, leggermente più confortevoli delle altre.

Si assicurò di avere il microfono spento e di non avere gli occhi di tutti addosso per darmi un veloce bacio sulle labbra per congratularsi.

"Sei stata bravissima, te la meriti tutta" disse guardandomi il busto coperto.

Era anche merito suo se in quel momento avevo concretizzato ciò che avevo sempre desiderato. Mi aveva sempre spronata a non mollare e non ascoltare le critiche che gli altri mi riservavano solo per invidia, mi aveva sempre consolata quando ce n'è stato bisogno.

Mi sedetti e nel frattempo la conduttrice aveva dato la parola a Todaro, che aveva espresso il suo parere, che ovviamente non includeva complimenti, ma ero stata capace di isolarmi nel mio mondo e staccare la testa, perchè non ne volevo sapere di affossarmi dopo una così grande emozione.

La puntata si concluse e per a prima volta corsi in sala relax saltellando, per la felicità che avevo in corpo.

Ramon venne verso di me per complimentarsi nuovamente.

"Gli allievi della Cele conquistano tutto ancora una volta" disse facendomi ridere.

Andammo tutti in casetta e i cantanti furono spediti in studio per affrontare una gara inediti della quale avrebbero conosciuto i risultati solo il giorno seguente.

Dopo aver augurato buona fortuna a tutti, specialmente al mio waxiello, i cantanti abbandonarono la casetta mentre io mi diressi verso camera mia, intenta a recuperare il telefono e chiamare la mia famiglia per avvisarli della notizia.

Non appena la faccia di mio padre comparse sullo schermo e sorrisi istintivamente. Mi mancava più di ogni altra cosa e non vedevo l'ora di riabbracciarlo.

"Papà come stai?" chiesi.

"Bene tesoro, tu? Solitamente non mi chiami mai a quest'ora" disse e probabilmente aveva capito che c'era qualcosa che tramavo.

"Si in effetti ti devo dire una cosa, c'è anche zia lì con te?"

Sbucò anche la donna che avevo nominato e tutti mi stavano quasi pregando di dirgli che cosa era successo.

Inquadrai il mio busto, coperto dalla maglia oro e quest'azione fu necessaria a far spalancare la bocca di mio padre e far urlare mia zia.

I minuti seguenti passarono esattamente così: io che ascoltavo i numerosi complimenti che mi riservavano i componenti della mia famiglia, e in quel momento mi resi conto di non voler chiedere niente di più.

Improvvisamente la porta si aprì, svelando la figura di Wax appena tornato dallo studio.

"Oh scusa passo più tardi" disse abbandonando la stanza.

"No vieni qui" gli dissi.

Mi guardò stranito, quasi come se volesse capire se fossi seria oppure stessi scherzando.

Gli indicai di sedersi sul mio letto con me, cosa che fece dopo qualche secondo di esitazione.

"Vi devo presentare una persona, non fatemi fare brutta figura" dissi poco prima di integrare il mio ragazzo alla chiamata.

Al contrario delle mie aspettative, filò tutto liscio.

"Sono simpatici" disse Wax dopo che aver chiuso la chiamata ed essersi steso al mio fianco.

"Già" un suo braccio mi circondò e le sue labbra finirono sulla mia fronte.

"Sei stata bravissima oggi, te lo meriti davvero tanto Eli" 

"E' anche merito tuo"

"No assolutamente. Tu te la sei conquistata" 

Le nostre labbra si unirono in un soffice bacio, dandomi l'ennesima conferma che l'amore che provavo con lui, difficilmente l'avrei provato con qualcun altro.

***

I can't stop || Wax amici 22Where stories live. Discover now