Sono tornato...per te

95 4 68
                                    

Ci fu un gentile bussare, poi un silenzio imbarazzante.
Aziraphale si sistemò il panciotto beige, mettendo le mani incrociate davanti a sé, aspettando che qualcuno venisse ad aprire.
Si guardò intorno, sorridendo nel vedere come nulla fosse cambiato, il suo sguardo incrociò quello di Nina dalla finestra del suo negozio e la donna accennò un sorriso.

All’improvviso sentì un rumore di passi dall’interno della libreria, si voltò immediatamente verso la porta e sorrise speranzoso.
Non vedeva l'ora di rivedere Crowley, di abbracciarlo e raccontargli tutto, ma soprattutto scusarsi.

La porta si aprì lentamente, una figura vestita di nero sbucò da dietro la porta e le iridi cristalline dell’angelo incontrarono gli occhi gialli del demone.
La mascella di Crowley si spalancò, così come i suoi occhi, si tolse gli occhiali da sole e fissò in trance l’uomo davanti a lui.

Aziraphale lo fissò sorridendo, le sue iridi cristalline spalancate dalla gioia, si stava fortemente trattenendo da saltare addosso all’amico, però non riuscì a non avvicinarsi a lui e provare a prendergli le mani nelle sue.

Crowley gli tirò uno schiaffo sul palmo, respingendolo, il suo volto era inespressivo, ma la dentro di lui la rabbia ribolliva come l’acqua in una pentola.
I suoi occhi gialli squadrarono l’angelo da capo a piedi, non era cambiato per nulla, -a parte i capelli leggermente più lunghi- era sempre il suo angelo, quell’angelo che aveva scelto il Paradiso piuttosto che stare con lui.

“Crowley…” mormorò Aziraphale con voce tremante, quasi in un sussurro. Il demone non rispose, non diede nemmeno cenno di un sorriso, si limitò semplicemente a farlo entrare e chiuse la porta alle loro spalle.

Aziraphale si guardò intorno, la sua libreria non era cambiata, la scrivania era esattamente come l’aveva lasciata lui e i suoi libri erano perfettamente in ordine.
I suoi occhi si posarono di nuovo su Crowley, che era rimasto impassibile davanti a lui.

“Ehi…” provò di nuovo l’angelo, avvicinandosi dolcemente. “Crowley sono io…Aziraphale”

“CHE DIAMINE CI FAI TU QUI?!” la voce di Crowley era satura di rabbia, ma allo stesso tempo rotta dalla lacrime. Aveva sognato quel momento innumerevoli volte, ma non avrebbe mai immaginato che avrebbe fatto così male.

“Crowley ascolta…so che sei arrabbiato, hai tutto il diritto di esserlo, ma ora sono qui! Sono tornato per stare con te!” fece Aziraphale accennando un bellissimo sorriso, che provocò le farfalle nello stomaco del demone.

“Tu…TU MI HAI ABBANDONATO! MI HAI LASCIATO QUI DA SOLO DOPO CHE TI HO MOSTRATO QUANTO FOSSI IMPORTANTE PER ME E ORA…ORA TORNI QUI E TI COMPORTI COME SE NULLA FOSSE?!”

Aziraphale era scioccato, le parole di Crowley lo colpirono come coltellate nella schiena, sapeva benissimo che aveva ragione, ma sapeva anche che il demone aveva bisogno di capire perché lo aveva fatto.

“Crowley…caro, l’ho fatto per te! Per noi! Volevo proteggerti, pensavo fosse la cosa migliore per entrambi!”

Crowley si sentiva come se qualcuno gli avesse rinchiuso un leone nello stomaco, stava fumando dalla rabbia (letteralmente), ma allo stesso tempo aveva gli occhi lucidi e il sentire Aziraphale chiamarlo di nuovo ‘caro’ lo aveva distrutto.

“IO NON-” si fermò un attimo, prendendo un respiro profondo prima di parlare di nuovo. “IO NON AVEVO BISOGNO DI PROTEZIONE, AVEVO BISOGNO DI TE! AVEVO PREPARATO UN FANTASTICO PRANZO AL RITZ SE NON TE NE FOSSI ANDATO E INVECE MI HAI LASCIATO NEL BARATRO PIÙ TOTALE. HAI LA MINIMA IDEA DI COSA HO PASSATO, EGOISTA CHE NON SEI ALTRO?!”

Mentre parlava si era avvicinato, si era avvicinato così tanto da chiudere Aziraphale al muro e portare i loro volti a pochi centimetri l’uno dall'altro.
Crowley lo fissò, respirando lentamente per calmarsi, il suo cuore batteva come un tamburo e le sue guance erano in fiamme: era ancora innamorato di quell’angelo e forse lo sarebbe stato per sempre.

A New Beginning {AziraCrow} Where stories live. Discover now