Capitolo 14

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La convivenza con Filip pensavo andasse molto meglio, anche se comprendo il fatto che sia una situazione forzata dagli eventi e dunque non voluta o, per meglio dire, non programmata. Lui non si è ancora ripreso del tutto ed anche se sono passati solo un paio di giorni speravo iniziasse a stare meglio, almeno fisicamente dato che mentalmente è completamente abbattuto, non credo di averlo mai visto così. 

Io:"Come ti senti?" Domando una volta che lo vedo arrivare in cucina, ha solo i pantaloncini addosso e devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non sbavare.
F.K:"Così, pian piano ci faccio l'abitudine. A proposito, scusa se sono intrattabile o se ti rispondo male, non vorrei mai ferirti in alcun modo ma io non so essere dipendente da qualcuno, non mi è mai successo e non so come comportarmi, perdonami se puoi." In questi giorni l'ho più vulnerabile che mai ed ogni volta che si mostra debole con me mi si scioglie il cuore, non ha bisogno di mostrarsi duro con me, non deve fare quello forte perché tanto gli starei accanto in ogni caso.

Io:"Non devi scusarti, capisco la situazione e capisco che non sia facile per uno come te stare fermo, ma vedrai che questi giorni passeranno in fretta ed in men che non si dica tornerai in campo a far infiammare la fascia, te lo prometto." Appoggio la fronte sulla sua, facendo attenzione a non fargli male e lo stringo forte, deve capire che sarò con lui sempre,  sia nei momenti belli che in quelli brutti, non deve temere niente.



Pov's Filip

La guardo dormire stremata accanto a me, in questi giorni non è stata un secondo lontana da me, solo quando aveva gli esami è uscita ma per il resto mi ha aiutato in ogni cosa, è una donna speciale ed io sono così felice di averla al mio fianco. Il modo in cui ci siamo conosciuti direi che è piuttosto bizzarro, ma probabilmente se non le avessi tirato quella pallonata per sbaglio a quest'ora non sarei qua, lei mi rende felice sotto tutti i punti di vista , mi fa capire dove sbaglio e non mi mette pressione in niente. Comprende che il lavoro che faccio comporta alcuni sacrifici e non me lo fa mai pesare, inoltre so per certo che non sta con me per soldi o fama dato che non mi ha mai chiesto niente ed anzi si arrabbia quando pago anche per lei e, soprattutto, da quando ci siamo conosciuti che abbiamo messo qualche storia su Instagram insieme ha deciso di mettere il profilo privato, non accettando nessuno se non i miei compagni di squadra e le loro mogli. Inoltre ha fatto amicizia anche con tutti i bambini, ormai è la zia di tutti e le figlie di Angel l'adorano, ogni volta che ne hanno la possibilità vogliono stare con lei per forza e fortunatamente i genitori accettano, idem i figli di Leandro, soprattutto il piccolino.

Mentre la guardo dormire vedo che il suo cellulare s'illumina più volte facendo un rumore fastidiosissimo, così lo prendo per togliere la suoneria e l'occhio mi cade sui mittenti dei messaggi: alcuni sono audio di Camila, la moglie di Leo e presumo siano i bambini, altri sono delle ragazze ma uno in particolare attira la mia attenzione: Samuele, il fesso dell'università. Le chiede se sta ancora perdendo tempo con me, ma con quale faccia tosta? Decido d'ignorare la situazione, tolgo la suoneria e rimetto il telefono dove l'ho trovato, anche perché si sta svegliando e non vorrei fraintendesse la situazione.

S.M:"Buongiorno, che ore sono?" Chiede stropicciandosi gli occhi come una bambina, quando fa così passerei ore a guardarla, mi fa impazzire.

Io:"Ciao amore, sono le 15. Hai dormito bene?" Lei annuisce mentre si sistema meglio tra le mie braccia, ma io decido di sganciare la bomba, non voglio arrabbiarmi con lei perché non è minimamente colpa sua, ma lui non mi piace, poi lei farà come meglio crede. Non voglio che chiuda l'amicizia con lui, cioè non la costringerei a farlo, deve decidere lei cosa fare ed io di lei mi fido. 

Io:"Sofi, mentre dormivi ti sono arrivati un po' di messaggi, tra cui uno di quel tipo della tua università in cui chiede se hai finito di perdere tempo con me, non volevo leggerlo ma quando ho preso il telefono per togliere la suoneria mi è caduto l'occhio," Mi sento un po' in colpa a dirlo ad alta voce, ma dopo la storia di Correa e quel ragazzo al locale, non vorrei mai ricapitasse una cosa simile e sinceramente ho paura, mi sembra un po' viscido questo ragazzo.

S.M:"Non ti preoccupare, non sono arrabbiata con te. Samuele è un po' pressante, è vero, ma si è sempre e solo limitato a messaggi o battutine, sa che sto con te ed io è già tanto se lo vedo come un amico, se dovesse spingersi oltre non ci penserei due secondi a troncare i rapporti con lui. Sei tu l'unico di cui m'importa, non dubitare mai di questo." Mi posa un bacio sulle labbra e prende il telefono per poi aprire WhatsApp e riappoggiarsi sul mio petto, risponde a tutti e sorride quando sente l'audio del piccolo Paredes in cui gli chiede se qualche giorno possono giocare insieme, l'unico a cui non risponde è proprio quel cretino ed io sorrido dentro, anche lei sa che è solo un cretino.

Io:"Ho invitato Dusan, Alice, Manuel e Thessa stasera, se non è un problema. Tranquilla, non dovrai cucinare, prenderemo una pizza."
S.M:"Problema? Tesoro è casa tua, non devi mica chiedere il permesso a me." Dice ridacchiando.

Io:"Ma quanto sei bella? Sei stupenda." Lei diventa un peperone e si nasconde nel mio collo, così la costringo a guardarmi negli occhi e le do un bacio lunghissimo, non vorrei staccarmi mai da queste labbra, sono la mia calamita.
Mentre ci stiamo ancora baciando suona il campanello e lei sbuffa sulle mie labbra.
S.M:"Arrivo." Mi lascia un ultimo bacio e va ad aprire.
I ragazzi entrano e subito la casa si anima, sono come una seconda famiglia per me ma io mi sento appagato solo quando lei si gira a sorridermi o quando la vedo ridere con le sue amiche.
Sono completamente innamorato di Sofia Mansi e sono quasi sicuro che lo sarò per sempre.

Destino/Filip Kostic Where stories live. Discover now