Capitolo 1

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19 Marzo 2023

Mi sveglio nel mio appartamento meraviglioso che affaccia su piazza San Carlo e la seconda cosa che faccio, dopo aver preso il caffè, è scrivere alla mia migliore amica Alice per avere informazioni sulla trasferta di stasera.
Siamo entrambe tifose della Juventus e l'abbiamo seguita sempre in lungo e in largo per l'Italia, stasera andremo a Milano dato che la Vecchia Signora avrà il tanto atteso derby d'Italia contro l'Inter.

Non faccio nemmeno in tempo a prendere il telefono che qualcuno suona al campanello, così mi alzo dalla sedia ancora in pigiama e mi trascino verso la porta, ieri sera abbiamo fatto decisamente tardi.

Io:"Buongiorno Cice, che ci fai qua?" Vedo entrare Alice in casa mia con la colazione e la ringrazio mentalmente dato che, come al solito, mi sono dimentica di fare la spesa. A volte mi chiedo come in questi anni non sia morta di fame dato che mi dimentico sempre.
A.P:"Ti ho portato la colazione dato che, conoscendoti, non hai niente da mangiare. Quindi ora mangia, vestiti e poi andiamo a fare la spesa! Scattare!" Faccio una risatina e poi le do ascolto.
Ho sempre invidiato la sua forza della natura, lei è raggiante 7 su 7 ed anche se qualcosa la turba lo nasconde così bene che non te ne accorgeresti mai. E poi, è bellissima: ha dei lunghi capelli neri ricci e degli occhi azzurro ghiaccio che le invidiano tutti, mi chiedo sempre come faccia ad essere single.
Per quanto riguarda me, sono molto semplice: occhi verdi e capelli neri, niente di eclatante insomma.

Dopo essermi messa un leggins trovato nell'armadio ed una felpa a caso prendiamo le chiavi della macchina e di casa e ci dirigiamo al supermercato parlando del più e del meno.
Io:"Ma il ragazzo di sta notte? Ti ha scritto alla fine?" Chiedo curiosa mentre cerco parcheggio.
A.P:"No! Sei pazza? Gli ho dato un nome falso, non mi troverà mai!" Afferma beffarda.
Io:"Io non ci giurerei." Le dico indicando a destra con la testa, posto in cui c'è il famoso ragazzo di cui non so nemmeno il nome.

X:"Ciao Amanda! Come stai? Ho provato a cercarti sui social ma non ti ho trovata." Afferma un po' triste, un po' mi dispiace sinceramente ma so che ora la mia amica tirerà fuori una performance da oscar.
A.P:"Scusa chi sei? Credo tu abbia sbagliato persona, io mi chiamo Alice." È talmente seria che quasi quasi credo anche io che questo povero mal capitato abbia sbagliato persona ed effettivamente lui diventa bordeaux dall'imbarazzo e, dopo aver chiesto scusa, scappa da noi.

Io:"Sei tremenda Pavesi!"
A.P:"Pensa per te Mansi! A proposito, ma la tua super cotta per Kostic? Hai deciso di fare qualcosa per farti notare o semplicemente ti piangi addosso?" È vero, dalla prima volta che ho visto Filip allo stadio è come se ci fosse stato un colpo di fulmine, ovviamente solo da parte mia, lui non sa nemmeno che esisto.
Io:"Ma sei pazza? Cosa dovrei fare? È un calciatore, magari è anche fidanzato e non lo sappiamo perché è riservato." Dico mentre metto la spesa in macchina, finalmente quest'agonia è finita, odio fare la spesa.
A.P:"Sarà, ma se stasera segna gli scrivi, non voglio un no come risposta." Annuisco solo per farla contenta, tanto non lo farò mai.

Io:"Dai fannullona, aiutami a sistemare così poi ci prepariamo e partiamo per Milano." Lei annuisce contenta e scatta in piedi per poi, come un razzo, sistemare tutta la spesa dato che ormai conosce a memoria casa mia.
A.P:"Andiamo con la mia macchina o la tua?"
Io:"Andiamo con la mia, ho fatto il pieno ieri. Ora muoviti che sono già le 17, il tempo vola quando non fai niente!" Affermò per poi sparire in camera mia ed indossare la maglietta numero 17 ovviamente, infilo in jeans stretto in vita ma a zampa di elefante un po' strappato sulle ginocchia, un po' di mascara e profumo e sono pronta.

Io:"Sei pronta?" Chiedo ad Alice mentre finisco di preparare la borsa con tutto l'occorrente.
A.P:"Eccomi, prontissima!" E dopo cinque minuti ecco che siamo in macchina in direzione Milano.



Dopo circa un'ora e mezza e dopo aver sclerato per trovare parcheggio ecco che vediamo ergersi imponente San Siro davanti ai nostri occhi. Non è la prima volta che vengo, ma questo stadio fa sempre un certo effetto, d'altronde è la scala del calcio per un motivo.
Dopo aver cenato, comprato una sciarpa ed aver fatto qualche foto finalmente entriamo allo stadio e ci accomodiamo nei nostri posti, essendo una partita fuori casa non c'è propriamente il settore riservato a noi, saremo circondate da molti interisti.

Io:"Allora? Ti piacciono i posti?"
A.P:"Stai scherzando? Sono perfetti!" Non fa in tempo a finire la frase che un pallone mi frana addosso con una forza inaudita, chi diavolo è stato? Okay che siamo praticamente in campo, ma state più attenti!

X:"Scusami! Non l'ho fatto di proposito!" Mi giro verso quella voce e per poco non svengo: Filip Kostic si è appena scusato per avermi tirato una pallonata.
Io:"Non ti preoccupare, ecco tieni!" Dico per poi passargli il pallone."
F.K:"Grazie! Ah, bella maglia." Afferma per poi farmi un occhiolino e sparire con i suoi compagni nello spogliatoio.

A.P:"Ti ha notata! È assolutamente un segno del destino! Ha pure notato la maglietta, devi assolutamente scrivergli dopo!"
Io:"Alice calmati, se per farmi notare devo farmi spaccare il naso preferisco restare nell'anonimato." Dico ridacchiando seguita dalla mia amica.

Dopo una decina di minuti ecco che la partita ha inizio.
Sembra una gara molto equilibrata, alla fine siamo entrambi forti ma, fortunatamente per me, al minuto 23 la Juventus segna, indovinate chi? Ovviamente Filip Kostic.
Tutti gli juventini presenti si alzano urlando a squarciagola ed è stupendo, vincere qua ha un altro peso.

La partita termina 1-0 in nostro favore, al termine della gara di è anche accesa una piccola rissa terminata con l'espulsione di Paredes per noi e D'Ambrosio per loro, ma sono cose che succedono.

A.P:"Devi scrivergli!" Afferma Alice una volta arrivate sotto casa sua.
Io:"Sei pazza? A quest'ora starà dormendo e poi chissà in quanti gli avranno scritto, non noterà mai il mio messaggio.
A.P:"Non importa, scrivigli lo stesso." Sbuffo e alla fine le do retta, gli scrivo un messaggio molto banale ovvero "Semplicemente grazie".
Lei scende felice dalla macchina ed io finalmente posso tornare a casa dato che sono stanca morta.

Una volta arrivata a casa ed essermi lavata e aver messo il pigiama mi infilo sotto il piumone caldo, quando una notifica attira la mia attenzione:

filipkostic ti ha inviato un messaggio.






Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova storia, questa volta su Filip Kostic, spero che abbiate voglia di leggerla e nel caso di darmi un parere, grazie a chi lo farà ❤️‍🩹

Destino/Filip Kostic Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin