Capitolo 13

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F.K:"È la centesima volta che guardi questo film e ancora piangi? Non sei un po' esagerata?" Lo guardo sconvolta come se avesse bestemmiato e tiro su con il naso.
Io:"Non ti permettere! Le pagine della nostra vita è il film per eccellenza! Già è tanto che piango poco e non singhiozzo, quindi non ti lamentare insensibile!" Affermo falsamente indignata.
F.K:"Ehi! Guarda che anche io ho un cuore, per Titanic piango sempre lo sai? Lei è stata proprio egoista!" Afferma assumendo un'aria triste ed io scoppio a ridere, non ce lo vedo proprio a piangere per un film.
Io:"Tu non piangi per Titanic, al massimo imprechi perché non finisce come dici tu." Lui mi guarda colpevole ed io gli stampo un bacio sulle labbra, non mi stancherei mai di farlo.


Io:"La prossima partita è a Bergamo, giusto?" Chiedo mentre preparo la pasta.
F.K:"Sì, ci sarai?"
Io:"Non lo so, lunedì ho un esame." Dico sospirando.
F.K:"Allora non ti preoccupare, l'università è più importante. Però guardaci in TV, va bene? In realtà non so se gioco." È un po' sconsolato ed io fermo tutto ciò che sto facendo per andare da lui.
Io:"Che succede?" Chiedo accarezzandogli il volto.
F.K:"Non lo so, ho paura di star giocando male ultimamente e che il mister mi lasci in panchina, ma ti giuro che io ci sto mettendo tutto l'impegno del mondo, te lo giuro Sofi!" È sull'orlo del pianto e lo leggo nei suoi occhi, così vado a spegnere il fuoco e torno da lui, vorrei evitare di morire bruciata.
Io:"Amore, non devi convincere me, io lo so che tu metti l'anima in tutto ciò che fai. Magari il mister non pensa che ti stai allenando male, semplicemente vuole fare giocare un po' di più i più piccoli, alla fine hai giocato tutte le partite della stagione quindi direi che un po' di riposo ti fa solo bene. Non dev'essere per forza una situazione negativa, puoi sempre entrare a partita in corso e magari segnare il gol vittoria o fare l'assist decisivo, chi può saperlo? Nessuno, ma non essere demoralizzato, sono sicura che Allegri ha fiducia in te e ne avrà sempre." Mi stringe la mano e la bacia per poi abbracciarmi forte, sembra tanto duro e burbero ma è probabilmente il più fragile di tutti, è solo molto bravo a nasconderlo.






Il giorno della partita arriva ed io, come promesso, sono davanti la TV a guardarla. Alice e le altre ragazze invece sono andate a Bergamo giustamente, io andrò alla prossima allo Stadium, l'ho promesso a Filip ed ho intenzione di mantenere la promessa, soprattutto perché è la semifinale di andata di Europa League, non me la perderei per niente al mondo.
Prendo la mia piadina tristissima con prosciutto cotto e mozzarella e mi siedo sul divano aspettando il fischio d'inizio, sono talmente concentrata sull'esame che non mi cucino qualcosa di decente da non so quando, solo quando sono da Filip mangio normale ma perché lui deve mantenere una dieta equilibrata.

La partita è molto bella, come sempre c'è voglia di vincere da una parte e dall'altra, ma fortunatamente per me il primo gol è nostro: ha segnato Iling Junior ed è il primo gol in serie A per lui. Non so se essere felice per noi o triste perché lui è il sostituto di Filip, chissà come si sente in questo momento.
Nel secondo tempo l'Atalanta ci prova a portare il risultato in parità ma al minuto 82 entrano Federico e Filip e, con Dusan entrato una decina di minuti prima, ritrovano il feeling di sempre.
Infatti a tempo praticamente scaduto, vuoi la voglia di segnare, vuoi gli insulti, i fischi o qualunque cosa, Dusan segna il gol del 2-0 che chiude definitivamente i giochi, altra vittoria portata a casa.

A Filip❤️‍🩹: Sei stato fantastico, scrivimi quando arrivi a casa, io riprendo a ripetere per domani. A proposito, domani dopo l'esame passi da me?

Potrà sembrare stupido ma non riesco a far passare un giorno senza vederlo, mi rendo conto che considerando il lavoro che fa è tutto più difficile, ma ho bisogno di lui quotidianamente.

Mentre sto ripetendo il suono di una notifica mi fa prendere immediatamente il cellulare sperando sia lui, ma sbuffo quando vedo che è Samuele.

Da Samuele Università:  Ciao Sofia, come ti senti per domani? Dopo l'esame ti va di prendere un caffè?

A Samuele Università: Ciao Samu, credo bene dai. Ti ringrazio per l'invito ma dopo l'esame vedo Filip, sarà per un'altra volta.


Non so se ancora lo vedrò o meno, ma in ogni caso non sarei uscita con lui. Alice dice che è innamorato di me da anni ma onestamente non l'ho mai guardato in quel modo, soprattutto perché inizialmente non potevo assolutamente vederlo, è un figlio di papà viziato che frequenta l'università solo per noia, non ha obiettivi nella vita perché tanto ha già la strada spianata con l'azienda di famiglia quindi pensa di avere il mondo ai suoi piedi.

Riprendo a ripetere e quando sto per finire il cellulare suona ancora, questa volta però lo ignoro, sicuramente sarà ancora quel seccatore di Samuele.
Continuo a ripetere finché non mi arriva addirittura una chiamata, ma è fuori di testa?
Prendo il telefono in mano già pronta ad arrabbiarmi ma stranamente non leggo il suo nome, bensì il nome di Alice.

Io: Ali? Che succede?
A.P: Sofi lo so che domani hai un esame, ma per favore vieni al Regina Margherita, è importante.

Non ascolto più quello che dice e mi dirigo subito all'ospedale, fortunatamente mi hanno ridato la macchina così posso arrivare in pochissimo tempo.
Cerco Alice con lo sguardo e finalmente la trovo con un caffè in mano.
Io:"Cos'è successo?" Chiedo riprendendo fiato.
A.P:"C'è stato un piccolo incidente mentre venivamo da te per festeggiare la vittoria, noi due stiamo bene ma lui non lo so." Solo in quel momento mi accorgo che lei ha dei cerotti sulla fronte e Dusan una fasciatura, fortunatamente al braccio.

Io:"Ma come avete fatto? E Filip dov'è?" Chiedo più agitata che mai.
Dott:"Siete i parenti di Filip Kostic?" Un dottore esce da una stanza e ci guarda attraverso le sue spesse lenti.
D.V:"Non siamo parenti ma io sono un suo compagno di squadra, non ha parenti in Italia."
Dott:"D'accordo allora per questa volta farò un'eccezione. Il ragazzo sta bene, ma dovrà stare a riposo almeno per una settimana e purtroppo non potrà giocare né allenarsi in questi giorni, dovrà essere seguito perché, anche se abbiamo scongiurato problemi neurologici dopo la botta, sarebbe meglio non lasciarlo da solo almeno i primi giorni." Noi annuiamo e salutiamo il dottore ringraziandolo, non ci voleva proprio.

Entro in stanza di Filip, che ha una vistosa fasciatura alla testa ed a stento mi sorride.
Io:"Amore mio, come ti senti?"
F.K:"Uno schifo, ora è sicuro che non giocherò!" Sta uno straccio e si vede, ma in questo momento deve pensare a star bene.
Io:"In questi giorni starò da te, il dottore ha detto che non devi rimanere da solo ed io ho finito le lezioni, quindi se non è un problema posso stare da te e ti aiuto." Lui annuisce e mi stringe la mano, speriamo che vada tutto bene.







Ciao a tutti, come state? Spero bene!
Volevo solo avvisarvi che, essendo una storia di fantasia, alcuni eventi (come questo) non corrisponderanno alla realtà, spero vi piaccia comunque, se vi va fatemelo sapere con un commento🫶

Destino/Filip Kostic Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin