Crimson Chronicles

Capitolo 8

Quando Fedro vide L'ammasso di persone che aveva davanti tirò un lungo, lunghissimo sospiro.

-Fed- disse Icegirl:- Siamo qui per il lavoro!-
A sospirare questa volta fu Neo.
-Oh andiamo Freddy- continuò la ragazza senza ricevere alcuna risposta se non un sguardo di aperta disapprovazione.
-Ti ho già detto che mi chiamo Fedro.- fu tutto ciò che emise il locandiere, per poi alzare lo sguardo verso Aren e Gerd e dunque infine rivolgersi a Willow: -E loro?-
-Sono apposto- fece Willow serissimo.

Il locandiere sospiro un'ultima volta e poi con un cenno li condusse al solito retro, il quale solito sporco emanava il solito odore di topi morti.

Fedro rovistò in una cassa di bottiglie con dentro qualcosa di certamente alcolico per tirarne fuori una carta ed aprirla davanti alla squadra.
-Questo è un lavoro molto grosso, ma i miei uomini migliori sono altrove quindi restate..- e qui fece una pausa drammatica:-Solo voi-
Icegirl mise il broncio e Kaboom disse qualcosa di inadeguato alla situazione.
Fedro riprese quindi a parlare: -Si parla di Adracmore.

Qui il rosso aggrottò le ciglia ed incrociò le braccia: -Di cosa stiamo parlando?- fece molto più serio.

-La ragazza bionda ha parlato di una rapina- continuò Aren che con la sua figura imponente sovrastava tutti gli altri.
-Non È una rapina- precisò Fedro: -Dovrete andare ad Adracmore, come ci arrivate non sono fatti miei. Quando arriverete al confine lo passerete senza dare nell'occhio, mi occuperò io di fornirvi un falso permesso.
Dopodiché vi dirigerete a Tritalya, che sta a nord, è un'affiliata della capitale. Arriverete lì dove prenderete un pezzo che mi serve,solo che il proprietario potrebbe non essere d'accordo...-
Detto ciò consegnò a Neo un biglietto, e gli intimò di non aprirlo fino a destinazione.

Quando Fedro finì di spiegare i dettagli la voce roca di Gerd ruppe il silenzio, un fatto più unico che raro che portò quindi un sussulto generale:-Quanto pagate?-

-Seicento a testa a lavoro finito-
Tutti si guardarono stupiti, si parlava di una somma molto alta, che ti sistemava per almeno sei mesi.
All'unisono tutti accettarono la missione, e specificati gli ultimi dettagli la squadra si dirise al di fuori del locale.

-Bene!- fece Icegirl squillante: -Con cosa viaggiamo?-
-Prendiamo il mio carretto- fece Gerd indicando un piccolo carro al di fuori della locanda, trainato da tre cavalli e ricolmo di attrezzi da fabbro che probabilmente fungeva ai due amici come rifugio per la notte visto il piccolo abitacolo all'interno.

-Uhhhhhh, ecco perché avete quelle armature, era improbabile che ve le poteste permettere.- disse Kaboom riscontrando due occhiatacce.
-Gerd è il fabbro più abile del nostro paese- fece Aren, mentre il volto inespressivo dell'amico si tingeva leggermente di rosso.

-Se toccate qualcosa....morirete- concluse Gerd prima di salire davanti,con Aren al suo fianco, prendendo quindi le redini.
Con gli altri quattro schiacciati nell'abitacolo, la carretta cominciò a muoversi.

-Quindi...- disse Neo concentrato sulla mappa: -Se continuiamo verso sud entro due notti saremo al confine di Falconya.

-E se dopo continuiamo a Ovest, passando per le foreste di Lionarius, entro dieci giorni saremo ad Adracmore- si intromise Kaboom, suggerendo una scorciatoia: conosceva bene quel territorio dato che ci aveva combattuto.

-No.Lì è pieno di briganti- lo redarguì Neo.
-Oh eddai, non c'è nulla da temere! Siamo grandi e forti, ed accorciare il viaggio non sarebbe male- a parlare era ovviamente Icegirl.

Prima che lui potesse risponderle la potentissima voce di Aren si fece sentire: -Sì accorciamo! Che ne pensi Gerd?-
Il compare annuì lentamente e la questione fu chiusa.

Così tra i silenzi di Gerd, le scurrilità di Kaboom, le risate di Aren e le lamentele di Neo si fece notte fonda.

Il ragazzo tirò quindi le redini fermandosi ai confini di un piccolo villaggio:-Dormiamo qui, i cavalli sono stanchi.- E silenziosamente scese dal cocchio per slegarli e nutrirli.

Aren si dirise quindi nell'abitacolo, che ricolmo di padelle ed utensili vari ospitava anche due piccoli giacigli, uno sopra l'altro.
-Senti- disse Icegirl all'uomo capra, -noi dove dormiamo?-
Lui sbuffò e tirò alla ragazza una grossa pelliccia polverosa:-per terra o fuori, ma qualcuno deve stare di guardia.

-Ci sto io per stanotte.- disse Neo, e borbottando che non si fidava di nessuno di loro uscì dall'abitacolo.

Siccome lo spazio era davvero poco Icegirl si sistemò per terra vicino ad una delle due cuccette e Kaboom e Willow uscirono e si sedettero a cassetta, cercando di dormire.

-Sai- disse Will:-Fino a due settimane fa ero solo, ed ora guarda!- con un gesto ampio indicò tutta la scena con la faccia più felice che il rosso avesse mai visto.

-Che ne pensi, possiamo fidarci di loro?- disse ancora a Kaboom che stava sorridendo alla infantile felicità dell'amico.

Il rosso ci pensò un poco, osservando il cielo stellato sopra le loro teste, poi rispose:-non lo so, credo che nessuno si fidi di nessuno-

Willow lo guardò deluso: -Perché siete tutti così freddi?-
-Il mondo mi ha insegnato che essere freddo è l'unico modo per andare avanti: non avere una famiglia e non legarsi a nessuno sono le cose che ti fanno sopravvivere-

-Ma tu la hai una famiglia?- chiese ancora il ragazzo?-
-Si...- disse il rosso diventando cupo.
-Parlami di loro-

Il rosso parlò: gli raccontò di suo fratello Asthorf, il maggiore, nonché grande orgoglio di suo padre, di cui però non disse niente, parlò di Kaya è dei suoi modi gentili, e del minore Kafif, che parlava poco ed era distante.Parlò di quanto gli mancassero, ma non disse altro.

Tra i due calò il silenzio e Willow lo guardò con le lacrime agli occhi.
-Visto...ti sei aperto- e detto questo lo abbracciò forte e Kaboom, per la prima volta dopo tanto tempo, non si sentì solo.
I due si addormentarono sotto le stelle mentre Neo, irritato dalle russa di Aren teneva sotto controllo la zona.
Così cominciava la loro missione.