Goodbye

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"Quanto manca principessa? Sono stanco!"
Mi disse Duncan sbuffando, stringendomi la mano.

"Devo forse ricordarti che sei tu ad aver proposto di andare a fare shopping?"
Gli chiesi io voltandomi a guardarlo.

Duncan si limitò a sbuffare ancora e a mugugnare qualcosa di incomprensibile. Io lo trascinai verso un altro negozio, ignorando le sue continue lamentele e le sue inutili suppliche. Entrammo nel negozio e io salutai le commesse, le quali non ricambiarono ma anzi iniziarono a squadrarmi. Stronze.

"Principessa andiamo lì?"
Mi chiese Duncan indicando la parte del negozio in cui vi era situato l'intimo.

Io lo fulminai con lo sguardo, facendogli emettere un piccolo risolino che cercò immediatamente di nascondere con un colpo di tosse. Decisi saggiamente di tornare a guardare le borse firmate, mi mancava solo il regalo per Heather. Bhe mi mancava anche quello per Duncan ma ovviamente non potevo comprarlo con lui lì presente!

"Courtney?"
Disse una voce alle nostre spalle.

Mi voltai e vidi Scott, era in piedi di fronte a noi. Aveva tra le mani vari sacchetti e buste e di fianco a lui c'era una ragazza, mi pare si chiamasse Dawn. Quella era una tipa davvero strana, oserei dire inquietante. Molto inquietante. Dunque non mi soprendeva per nulla il fatto che stesse con Scott.

"Allora è vero, state insieme..."
Disse il rosso grattandosi distrattamente la nuca, spostando il suo sguardo dai miei occhi al pavimento.

"E con ciò?"
Chiese Duncan irritato.

Se prima che rompessi con Scott lui e Duncan non andavano d'accordo ora dire che si detestavano sarebbe un vero e proprio eufemismo. Lanciai un occhiata a Duncan, lui invece non mi degnò di uno sguardo: teneva lo sguardo fisso su Scott. In compenso però strinse ancora più forte la mia mano.

"Nulla, immagino solamente che stavate già insieme quando noi due eravamo ancora fidanzati"
Gli rispose semplicemente Scott.

Merda. Guardai Duncan incupirsi. Strinse ancora più forte la mia mano, iniziava quasi a farmi male. Me la mollò di scatto e fece un passo verso Scott, il quale tremò leggermente. Lo vidi, nonostante cercò in tutti i modo di non farlo notare: aveva paura. Scott era una di quelle persone che non pensava mai prima di parlare e questa situazione ne era la prova.
Per quanto riguarda Duncan, lui aveva tanti pregi ma la pazienza non era di certo uno di questi. Non che io fossi capace di mantenere la calma, ma lo davo meno a vedere. Forse.

"Stai forse insinuando che la mia ragazza è un puttana traditrice?"
Gli domandò Duncan ringhiando.

"È tutto un malinteso, manteniamo la calma"
Si limitò a dire Dawn, con fare rilassato.

Ciò fece solamente imbestialire di più Duncan che la zittì lanciandole una terribile un'occhiataccia. Nel mentre, io guardavo la scena allibita, pensavo a cosa dire per cercare di alleggerire la tensione. Mi soffermai a guardare Dawn era così stramaledettamente rilassata, come faceva ad essere così calma? Il suo fidanzato stava quasi per lasciarci le penne!

"No! Non volevo dire questo! Mi sono confuso!"
Gli rispose Scott tremante.

"Ti sei confuso?"
Ripetè Duncan dando uno spintone a Scott.

"Duncan!"
Grudai prendendolo per il braccio.

Il punk sembrò rinvenire e si girò a guardarmi, non disse nulla. Dawn si avvicinò a Scott, che tremava sempre di più. Notai che le due commesse maleducate stavano osservando la scena. Stavano ridendo. Che cazzo avevano da ridere? Se non avessi avuto un minimo di autocontrollo sarei andata da loro e le avrei tirato due ceffoni a testa.

"Smettila, non fare scenate!"
Gli urlai contro, strattonandolo dietro di me.

Cercai in tutti i modi di tenere Duncan a bada, con scarsi risultati dato che continuava a fissare Scott con uno sguardo omicida.

"Ma hai sentito cosa ha detto?"
Mi chiese Duncan urlando, facendo un cenno con la testa in direzione di Scott.

Prima che potessi ribattere lui mi passò davanti ed accorciò le distanze tra lui e Scott. Si avvicinò ancora di più a lui con sguardo minaccioso, se non lo conoscessi direi che potrebbe essere un vero e proprio serial killer evaso di prigione.

"Non ti voglio mai più vedere, chiaro? Sparisci dalle nostre vite e da Toronto"
Disse Duncan scandendo bene ogni parola.

Scott annuì impaurito, stringendo il braccio di Dawn. Ma cosa voleva fare? Usare quella povera ragazzina come scudo per difendersi da Duncan? Non mi soprende, non era mai stato coraggioso e di sicuro non di era mai comportato da gentiluomo e non lo avevo mai visto assumersi le proprie responsabilità! A volte quando avevo a che fare con lui mi sembrava di stare con un bambino piccolo!

"E io non vi voglio più vedere nel mio negozio, chiaro? Sparite!"
Gridò una commessa, a quanto pareva la proprietaria de negozio, avvicinandosi a noi, usando la frase si Duncan contro di lui.

Presi Duncan per mano e mi diressi verso l'uscita, sentii le due commesse sghignazzare alle mie spalle. Avevano davvero superato il limite e non era proprio giornata. Mi voltai di scatto prima di uscire da quel negozietto da quattro soldi.

"Avete perso l'unica cliente per la quale valesse la pena tener aperto questo posto, addio"
Dissi semplicemente per poi uscire insieme a Duncan da quel postaccio.

"Gliel'hai detto principessa!"
Disse Duncan sorridendomi.

"Zitto tu!"
Gli risposi io battendo un piede a terra.

Lui si zittì subito, doveva aver capito che ero già abbastanza incazzata e che non ero nelle condizioni di stare a uno dei suoi stupidi scherzi. Mi accorsi che Scott e Dawn erano ancora dietro di noi, li guardai. Quella sarebbe stata l'ultima volta in cui gli avrei visti.

"Addio Scott"
Dissi semplicemente, incamminandomi verso una meta ignota.

Non mi preoccupai della sua risposta, non avevo bisogno di sentire il suo stupido saluto. L'unica cosa che avrei, forse, apprezzato che mi dicesse erano delle scuse, ma non mi sarei di certo messa a supplicarlo per ottenerle.

Angolo dell'autrice
Ciao a tutti!
Sono riuscita ad aggiornare in fretta, spero che il capitolo vi sia piaciuto! Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti!

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