Capitolo dieci

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Dopo una serata movimentata, Claire inizia a raccogliere i piatti sporchi e a metterli ordinatamente sul carrello apposito.
La luce della sala da pranzo enfatizza la fatica nel suo sguardo, ma lei rimane concentrata sul compito che ha di fronte.
Il suono dei piatti che vengono appoggiati con delicatezza sul carrello sembra quasi scomparire tra le risate degli ospiti.

Gloria e Phil conoscono bene quelle persone, e sanno che il Signor Wilson se fosse presente non vorrebbe che li lasciassero soli.

«Porta tu le cose in cucina Claire, qui ci pensiamo noi» le dice Gloria, Claire annuisce e spinge il carrello carico di piatti sporchi fuori dalla sala da pranzo, dirigendosi verso la cucina.

Le voci dei commensali si allontanano, e un senso di sollievo sembra pervaderla.
Mentre attraversa il corridoio, la luce proveniente dalla sala da pranzo svanisce gradualmente, lasciando spazio all'illuminazione più fredda della cucina.

Arrivata, il suono dei suoi passi risuona sul pavimento piastrellato.
Il profumo degli avanzi della cena aleggia nell'aria e Claire inizia a scaricare i piatti sporchi dal carrello, posizionandoli con cura sul bancone in attesa di lavarli.

Mentre le ragazza è intenta a sistemare i piatti nella lavastoviglie  percepisce dei passi pesanti e sgraziati avvicinarsi da dietro. Will, l'amico di Noah, irrompe nella cucina visibilmente allegro a causa dell'alcol.
Il suo volto segnato dalle guance arrossate e gli occhi socchiusi, mentre cerca di concentrarsi su ciò che sta facendo.

I capelli di Will sono leggermente arruffati, segno che la serata è stata molto vivace. Indossa una camicia  leggermente slacciata. Il suo sorriso è sornione, e mentre si avvicina alla cucina, si appoggia leggermente al muro, cercando di ricordare perché si trova lì.

«Finalmente ti ho trovata» balbetta con estrema difficoltà

«Signore non dovrebbe essere qui» Claire è preoccupata, ciò che si presenta davanti a lei non le piace.

«Non chiamarmi signore puoi chiamarmi Will» La sua voce è pastosa, mentre cerca di mantenere una certa compostezza davanti a Claire, che lo guarda con un misto di preoccupazione e confusione.

«D'accordo Will, non dovresti essere qui» Claire prova ad allontanarsi ma il ragazzo afferra il fiocco del grembiule di Claire con gesto deciso e lo slaccia tirandolo verso di sé.
Il nastro del grembiule si scioglie lentamente scappando via dall'esile corpo della ragazza.

«Cosa diavolo fai?» urla Claire, alzando la voce con la speranza che qualcuno la sentisse.

«Non devi urlare» Will si avvicina e le poggia una mano sulla bocca per farla zittire.
Claire non può fare a meno di percepire la puzza di alcol provenire dalla bocca di Will. Un odore pungente e sgradevole che riempie l'aria mentre lui è così vicino.
La sensazione di disgusto si intensifica e Claire si sente ancora più spaventata dalla sua presenza in cucina.

«Noah è mio amico non si arrabbia se gioco un po'con il suo nuovo giocattolino»Will tiene ferma Claire con le spalle appoggiate al suo corpo, con una mano le tiene la bocca chiusa con l'altra inizia a scivolare delicatamente sul suo corpo. Gli occhi della ragazza si riempiono di lacrime mentre si irrigidisce al tocco dello sconosciuto.

«Sta zitta, se non ti opponi ci divertiamo entrambi» le sussurra all'orecchio mentre Claire strizza gli occhi disperata dimenandosi senza risultati.

La porta si spalanca con una violenza inaspettata, producendo un tonfo che rimbomba nell'aria. 
Claire si trova di spalle alla porta e non vede chi sta entrando.
Il rumore improvviso e il suo volume la fanno sussultare, un brivido di paura le percorre la schiena mentre rimane immobile in atessa che qualcuno la salvi.

ClaireWhere stories live. Discover now