• 《 Capitolo 4 》 •

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Era finalmente giunta ora di pranzo, Jisung era rimasto in classe ad aspettare Felix, che si era diretto a prendere da mangiare per entrambi, insieme a quel suo amico che voleva presentargli.

Dopo qualche minuto Felix ritornò, tutti e tre si incamminarono per i corridoi e successivamente su per le scale che portavano al tetto dell'edificio.

Si sedettero per terra, uno di fianco all'altro formando un cerchio, prima che iniziassero a mangiare, Felix presentò a Jisung il suo amico..

F:<< Jisung, lui è Kim Seungmin, alcune volte è un po' scorbutico ma è una brava persona, spero che anche voi due riusciate a diventare ottimi amici, come lo siamo già io e lui >> disse con un sorriso smagliante

Jisung timidamente allungo la sua mano e strinse quella di Seungmin e disse..

<< Piacere di conoscerti io sono Han Jisung.. spero anche io che la nostra possa diventare un ottima amicizia.. >> disse un pò imbarazzato

Finita la presentazione, i tre iniziarono a mangiare e anche a farsi domande a vicenda così da potersi conoscere meglio.

S:<< Come ti sembra questa università? >>

<< Sinceramente? Non mi piace molto.. vorrei essere libero di poter decidere io cosa fare >>

F:<< e cosa vorresti fare? >>

<< Beh.. ecco so che può sembrare un po' una cagata.. però fin da quando ero ragazzino, ho sempre avuto una forte passione per la musica e per il rap e vorrei tanto poter studiare ed anche lavorare in questo campo.. ma ahimè non ho la possibilità di diventare un rapper.. >> disse un po' rattristito, continuò poi..

<< L'unica cosa positiva è che almeno ho incontrato voi, mi state molto simpatici, sono sicuro che la nostra sarà proprio una bella amicizia >> disse ritornando a sorridere

S:<< Sai.. in realtà non è una cagata come dici tu, se devo essere sincero anche io vorrei poter lavorare nel campo della musica, ma non come rapper, penso che il canto vocale sia il mio forte >>

F:<< Oh.. Seungmin ha proprio ragione, se è il tuo sogno penso che dovresti continuare a seguirlo senza badare a quello che dicono gli altri, dopotutto è il tuo futuro, ed il tuo futuro è giusto che lo scelga tu e non gli altri.. E poi anche io onestamente ho un sogno simile al vostro, centra con la musica ma non con il canto o il rap, vorrei tanto diventare un ballerino professionista >> disse con occhi luccicanti

<< Che figata!! Abbiamo più o meno tutti degli interessi comuni >> disse divertito dalla situazione

S:<< magari un giorno di questi potremmo metterci lì ed aiutarci a vicenda, magari componendo un testo di una canzone, insieme alla base ed ideando una corografia, giusto per iniziare a prenderci la mano, così se dovessimo fare carriera saremmo pronti >> disse ridendo e anche gli altri risero e approvarono la sua proposta

Finirono il loro pranzo tra risate e altre domande, raccolsero i vassoi e scesero le scale.

Jisung aveva scoperto tante cose sui suoi nuovi amici, del tipo che Felix era metà australiano e metà coreano, che Lui e Seungmin alloggiavano nella stessa stanza nel dormitorio e tante altre cose.

Proprio mentre i tre stavano scendendo le scale, un altra persona le stava salendo, Jisung alla sola vista di quella persona si pietrificò, mentre l'altro continuò a salire ed urtò volontariamente la spalla di Jisung, facendolo quasi cadere, la persona in questione non era altro che Minho, ma fortunatamente non accade poiché Jisung era riuscito ad aggrapparsi al corrimano.

Felix e Seungmin si accorsero di ciò che fosse accaduto ed aiutarono l'altro a rimettersi in piedi, nel mentre Felix urlò contro Minho..

F:<< FAI ATTENZIONE DEFICIENTE!! >>

Minho's POV:

Minho stava per riscendere i pochi gradini che aveva percorso, per andare a prendere il biondino lentigginoso e conciarlo per le feste per ciò che gli avesse urlato, ma poi si ricordò che la pausa pranzo sarebbe terminata da lì a poco, e lui aveva una forte necessità di fumarsi una sigaretta, così lasciò perdere le parole del biondo e continuò per la sua strada arrivando al tetto.

Appena arrivato, Minho, si appoggiò alla ringhiera, estrasse il pacchetto di sigarette e successivamente un sigaretta, la accese e fece un lungo tiro, dopo pochi istanti rigetto il fumo dalla sua bocca e si mise a fissare il cielo cercando di riordinare i suoi pensieri.

In quel periodo non se la stava affatto passando bene, la scuola era un disastro, ed il suo rapporto con i genitori anche peggio, oltre a questo, come problema si aggiungeva anche il fatto che era ormai da tempo che lui e la sua fidanzata non facevano altro che litigare, il suo sesto senso gli diceva che avesse la scritta "cornuto" tatuata sulla fronte.

Abbassò lo sguardo e sospirò, la campana di fine pausa pranzo suonò, spense la sigaretta e lasciò il tetto per ritornare nella sua aula.

I hope I die first Where stories live. Discover now