ALIVE

ventotto

🔴🔴
Siamo arrivati a quella parte, vi avviserò io in caso voleste saltarla.
Buona lettura🫶🏻

«Sei bellissima, Al.»

HUNTER'S POV

Oggi c'è la partita che era stata prefissata subito dopo le vacanze di Natale.
Non credo sia stata un'idea geniale, considerando che gli allenamenti si sono fermati, ovviamente, contemporaneamente alle lezioni.

Dopo la partita ho promesso ad Alisea che sarei andato a dormire da lei, considerando che i suoi sono dovuti partire. In realtà lei non me l'ha chiesto direttamente, ma so che ormai le fa piacere avermi intorno.

Invece lei per me è diventata una vera e propria droga. Vorrei stare sempre con lei e sentire il suono della sua voce, che considero uno dei più belli al mondo.
Ovviamente questo non è possibile, in una coppia c'è bisogno anche di molto spazio personale, in più Alisea ne ha fortemente bisogno e io rispetto questa sua necessità.

Ci stiamo riscaldando con la squadra al momento. Gli spettatori non sono ancora arrivati.
So che Alisea è con Sherie e si stanno preparando per venire qui un po' prima del solito, per non mettere a disagio Alisea con le molte persone che arriveranno tutte insieme.

«Questa squadra è molto più forte di quella della scorsa volta, ragazzi.» ci avvisa la coach con la solita faccia impassibile «Vedete di vincere, o vi farò il culo per i prossimi mesi.» sempre rassicurante.

Continua a dettarci regole ed esercizi a manetta, in più ci ripete lo schema di gioco per altre tre volte. Vuole solamente essere sicura che ci sia entrato in testa, a detta sua.

Vediamo gli avversari scendere in campo e ci squadrano da capo a piedi. Sono molto più grossi di noi, niente da dire. Vorrei specificare loro che, solo perché mi vedono molto più magro degli altri, sono al loro stesso livello.

Le tribune iniziano a riempirsi, ma ancora non c'è traccia della mia ragazza e dei miei amici.
Tengo gli occhi aperti verso lo spazio vuoto vicino alle tribune ma non noto nessuno di conosciuto.

Continuo a prepararmi insieme agli altri.
Noto che anche Alex sta cercando Nyre tra la folla. Non ha giocato una partita senza che la ragazza ci fosse, non succederà neanche questa volta.

Alla fine vedo spuntare sul volto un sorriso. Sarà arrivata Nyre.
Mi tocca il braccio e mi indica il punto che stavo vedendo prima. Mi giro verso la direzione indicata e mi accorgo subito della figura di Alisea che mi saluta con la mano, quasi fosse imbarazzata. Forse lo è realmente, e questa cosa mi intenerisce molto.

Ricambio il suo saluto nello stesso modo, però poi i miei compagni mi riportano alla realtà.
È ora di giocare.

***

La partita è quasi giunta al termine e siamo sempre in una situazione di parità, come successe nell'altra partita. L'ultimo quarto si sta per concludere e bisogna agire il più velocemente possibile per aggiudicarsi la vittoria.

Abbiamo gli ultimi minuti e a possedere là palla è Alex che corre il più velocemente possibile per garantire la vittoria a tutti noi altri.

A pochi secondi dalla fine viene placcato da un componente dell'altra squadra. La partita è terminata in uno stato di parità.
Noi, però, non sembriamo preoccuparci della non vittoria quanto per Alex che sembra essersi fatto parecchio male.

Corriamo verso di lui e lo vediamo tenersi la caviglia con entrambe le mani. Ecco dov'è il problema.

«Vado a chiamare il medico.» è un nostro compagno a parlare e lo vedo correre verso l'esterno del campo dove c'è l'equipe medica.