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Sia Russell che Hamilton hanno montato le medie per giocarsi il loro asso nella manica e provare a puntare al podio; Sainz ha deciso di non fermarsi, aveva un piano in mente o credeva che forse le due Mercedes non sarebbero mai arrivate a prenderlo in tempo ma siamo solo al giro 50 di 62. Speriamo fili tutto liscio perché non so se il mio cuore può reggere ancora. 

La gara di Verstappen dopo il pitstop è in rimonta si trova ottavo ma ha un buon passo, non arriveremo al podio ma possiamo arrivare a prendere quantomeno Charles. 

Mentre i miei occhi rimangono incollati allo schermo, mi arriva un messaggio sul cellulare, è Arthur, il quale mi scrive che Sainz ha chiesto di non avere più alcun tipo di comunicazione dal muretto box, fino a quando non la richiede lui. Capisco che si sente veramente sottopressione, deve portare a termine una gara perfetta e questa vittoria se la merita tutta.

Non sapere cosa stesse succedendo mi sta logorando, non essere nemmeno di supporto al mio team, cioè ormai ex team, mi uccide, così mi avvicinai a Marko, chiedendogli se potevo andare dalla mia vecchia scuderia, il mio fidanzato si stava giocando la vittoria e tanto nel box RedBull non avrei avuto molto da fare. Nonostante qualche occhiataccia riluttante difronte alla mia proposta, alla fine cedette e mi diede l'autorizzazione a fare questo switch e dopo averlo ringraziato almeno mille volte con un sorriso a trentadue denti stampato in viso, corsi nel box accanto. 

Quando il box mi vide, si strinsero intorno a me, ci prendemmo le mani, rigorosamente in piedi e pregammo. Eravamo sardine, stretti in un'unica speranza, in un'unica passione, la rossa vincente.

Al giro 54 Russel sorpassa Leclerc, non avete idea del ritmo che sta sostenendo questo ragazzo, vuole il podio ma soprattutto la vittoria. Poco dopo, anche Hamilton, al giro successivo, passa Charles, che dopo aver subito questi due sorpassi, crolla definitivamente, è stata una gara veramente anonima  la sua, strano non è da lui.

Mancano solo cinque giri alla fine, Ricci si apre in radio per comunicarlo a Sainz e per dirgli che Russell ha preso Norris, attualmente in seconda posizione. Carlos risponde a monosillabi, si legge tutta la sua tensione, così il suo ingegnere pensa di dargli una notizia che potrebbe fargli piacere e dargli una carica in più. 

<Lei è qui> disse Ricci

<Fammi comunicare da lei, ogni giro, il gap da Norris> disse perentorio lo spagnolo

Così, andai al muretto box, misi le cuffie e ogni giro feci esattamente come mi disse lui

<Gap da Norris 1.1> dissi - <Norris ha il DRS, gap 0.8> affermai con tono più preoccupato 

<Ottimo, è voluto> rispose Sainz

Ma è impazzito? Pensai. Sta rischiando il podio, la vittoria per cercare di tenere a bada Russell. La tensione iniziò a salire, sempre di più; Fred al mio fianco non stava più guardando, aveva la testa bassa, le mani in fronte e pregava. 

<Ultimo giro Carlos, vamos!> lo incitai dalla radio 

<Copy>

Fu un giro di alta tensione, Russel era incollato alla monoposto di Norris, Sainz a sua volta non scappava via, anzi rallentava per far sì che Lando aprisse il DRS e George non fosse in grado di passarlo. Arriviamo alle curve finali e purtroppo, la troppa pressione e stanchezza mentale hanno avuto la meglio sull'inglese della Mercedes che purtroppo urtando un muro, è andato a sbattere contro le barriere. 

E ci siamo! Corremmo tutti verso il muretto per arrampicarci ed esultare il nostro pilota

<Carlos Sainz vince il gran premio di Singapore, dopo una gara perfetta!> disse il telecronista nel circuito. 

Gara d'amore // Carlos SainzWhere stories live. Discover now