Capitolo 7

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Elisa

Cristiano«Eccola la sposa! Che bella!»

Vedo entrare Cristiano accompagnato da Lucia, sono entrambi vestiti eleganti e mi sorridono.
Lucia mi viene incontro e mi prende le mani, mi guarda dalla testa ai piedi e fa un sorriso enorme.

Lucia«Pietro è molto fortunato, oggi sei bellissima!»
Le sorrido anche io, finalmente mi sposo, forse é un po' presto, ma mi sento pronta per prendere questa importante decisione.

Cristiano«Se ti vedessero tua madre e Marco, sarebbero felicissimi.»
Annuisco sorridente, poi sento la voce di Pietro, bussa alla porta.

Pietro«Daaai, fatemi entrare! Non ce la faccio piú ad aspettare! Voglio vederla!»
Cristiano fa un'espressione irritata ed esce per cacciarlo, lui in questi anni é stato come un fratello maggiore per me.
Giá dai tempi di quando giocava con mio fratello era molto dolce con me.

Lucia torna a guardarmi.
Lucia«Non riesco ancora a crederci che tu ti stia per sposare!»
Intravedo delle lacrime sul suo viso, è abbastanza emotiva.

Parliamo ancora un po' e poi arriva il grande momento.
Il mio vestito è abbastanza semplice e leggero, ero anche tentata nel rinunciare ai tacchi.

Ci dirigiamo verso la chiesa, per me questo momento è molto importante.

Mamma...stai guardando?
Anche tu Marco?
Mi sto sposando..ma senza nessuno di voi due qui con me.
Sono sola, non ho piú nessuno di voi due al mio fianco e mi mancate ogni giorno di piú.
Mamma, se tu fossi stata qui, avresti pianto di certo, ed io avrei fatto di tutto per consolarti.
Non sono stata una delle migliori figlie, tu facevi di tutto per me e mio fratello, era evidente che eri stanca, ma noi lo abbiamo ignorato.
Marco, se tu fossi stato qui mi avresti  detto di indossare uno di quei vestiti da manga, e sicuramente non saresti andato d'accordo con Pietro.
Ormai non ci sei da anni, ma io non riesco ancora ad andare avanti e dimenticarti.

Cerco di fermare le lacrime mentre vado verso l'altare.
É Cristiano ad accompagnarmi all'altare, è stato davvero gentile ad accettare.

Vedo il viso di Pietro illuminarsi mentre mi vede avanzare verso di lui.

Tutto d'improvviso mi sento chiedere la classica domanda dal prete.
Abbasso lo sguardo per non far vedere le lacrime ed infine sorrido.

Io«Lo voglio.»

Tutti sorridono ed iniziano ad applaudire per il bacio, dopo ció ci aprestiamo ad uscire dalla chiesa.
É passato tutto davvero in fretta, sembrava quasi un sogno.
Saliamo in macchina, tutti ci lanciano riso e fiori, applaudono, sorridono e si congrutalano con noi.

Io sorrido, é il giorno piú bello della mia vita.

Sento un dolore immenso all'addome e alla testa.
La mia vista si offusca e sento le mie palpebre chiudersi.

Cosa sta succedendo?

Vedo tutto buio, non vedo nulla.

Sento il mio respiro pensante.
Cerco di muovermi, ma nulla, é come se stessi un luogo stretto.

Mi hanno rapita? Sento delle voci provenire da fuori, cerco di battere le mani contro le mura del luogo in cui mi ritrovo.

Finalmente vedo le voci avvicinarsi e inizio ad intravedere della luce.

La luca diventa sempre piú forte, mi hanno liberata?
Stringo gli occhi irritati dalla luce, ma dopo un po' inizio ad aprirli meglio.
Cerco di distinguere la figura che ho davanti, sembra una donna, che mi guarda calma.

Ha gli occhi sottili ed allungati, i capelli corti e rossi e la pelle bianca.

Mi porge la mano e io cerco di afferarla.

Mi tira fuori e solo allora riesco a guardarmi intorno.
Sembra notte, e questo luogo...mi é famigliare...

Io«D..dove sono..?»

Chiedo ancora stordita, la donna mi sorride, vedo accanto a se un'altra ragazza, molto simile a lei, tranne che sembra essere straniera, orientale direi.

«Non lo capisci? Guardati attorno.»

Mi guardo meglio attorno, mi giro anche a guardare dove ero intrappolata.
Mi viene un tonfo al cuore, non posso davvero crederci.
La donna sembra soddisfatta della mia reazione.

«Sei al cimitero e giusto, tu sei venuta fuori da quella tomba, guarda la scritta.»
Mi indica la scritta sopra la tomba da dove sono uscita, potrei svenire.

"R.I.P
Qui giace Elisa Martini, figlia di Carla Martini e Lorenzo Martini."

Io«No no no no no no no! Non è possibile! Io non sono morta, io sono viva! Questo...questo è solo un dannato incubo!»
Urlo mettendomi le mani tra i capelli.

«Esatto, sei morta durante un'incidente stradale appena sposata...peccato, anche tuo marito é morto.»
Dice la donna con tutta calma.
Io mi fermo a fissarla ancora con le lacrime agli occhi e il viso terrorizzato.

Io«Non posso essere morta..io...io ora sono viva...Perché sono viva?»
Cerco di mantenere la calma ma in questo momento vorrei solo gridare e svegliarmi da questo incubo.

«Sei viva, perchè sei una mezza immortale, dopo essere morta una volta, diventi immortale e puoi vivere per sempre.»
Dice la donna, la ragazzina inizia a ridere.

«Proprio come papá! Sono così felice..adesso posso stare con mia zia!»
Esclama continuando a sorridere.
«Sawa taci! É ancora confusa..non parlargli di Reo!»
La zittisce la donna che torna a guardare dalla mia direzione.

«Io sono Rize,  e sono un demone. Posso rispondere alle tue domande se vuoi.»

Io cerco di tornare in me stessa, sono spaventata.
Com'é possibile che io sia un'immortale? Esistono creature del genere?
Cosa intendeva la ragazzina riferendosi a me come "zia"?

Io«Aspetta! Se io sono una mezza immortale..ció vuol dire che anche  mio fratello e mia madre lo sono?»
Chiedo con un po' di speranza negli occhi.
Rize mi guarda un po' assente, ma poi inizia a parlare.

Rize«Tuo madre non è un'immortale..lo sono solamente tuo padre e...tuo fratello..»

Le lacrime scendono piú in abbondanza.

Io«Allora..era vivo..per tutti questi anni..perché non é tornato da me e mia madre?»

Rize« Beh, semplicemente perché non avreste capito, R..ehm..tuo fratello era tornato da voi, ma con un'altra identitá.»

La guardo stupita, poi guardo la ragazzina, ho un dubbio.

Io« Rize...tu e quella ragazza..conoscete mio fratello?»

Rize mi guarda stupita e rattristita, poi il suo sguardo torna normale e mi guarda con calma.
Rize«No, non lo conosciamo.»
«Mamma! Cosa stai dicendo? Lui è mio padre!»
La ragazzina inizia ad urlare, io la guardo scioccata.

Fisso la ragazzina, credo di nome Sawa, e cerco di nascondere il mio stupore.

Quella...è la figlia di mio fratello..non posso credere...

Rize«Uff..non pensarla male.
Io non sono la moglie di tuo fratello e lei non è nostra figlia, é solo che l'abbiamo cresciuta come se fosse nostra figlia, almeno fino alla scomparsa di tuo fratello.»
Dice seria e con tono basso.

Io«Della sua...scomparsa?»

Rize annuisce e si avvicina a me.

Rize«10 anni fa, ci fu un'incidente. Tuo fratello ora è condannato a restare intrappolato nei suoi stessi poteri per l'eternitá.»

La guardo spaventata, ero così felice di poterlo vedere ancora, ed invece...non potró parlargli mai piú.

Ci deve essere qualcuno lassú che non vuole la mia felicitá...

Save me demon!Where stories live. Discover now