✈︎Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 12

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<<Allora, cosa vuoi?>>

George era stato trascinato in una stanza dietro la console da DJ, infatti la musica si sentiva ancora, solo più ovattata.

<<Dovevo solo parlarti..>> rispose il biondo.

Dream era agitato, per cosa non lo sapeva nemmeno lui, ma era agitato.
Faceva passare il suo sguardo su tutto il corpo di George, non c'era millimetro che non fosse stato squartato da quegli occhi color smeraldo.
Le mani gli sudavano e lui non ne capiva il motivo.
Oppure lo capiva, ma non voleva capirlo..

<<Si cosa dovevi parlare?>> chiese il castano a braccia conserte, mentre spostava il peso sulla sua parte sinistra del corpo, risultando dannatamente attraente in quella posizione.

<<Di te>> rispose semplicemente l'altro.
In effetti doveva proprio parlargli di lui..

<<Di me?>>
Perché dovevano parlare di lui? Che aveva fatto? George non stava capendo.
In realtà avrebbero dovuto parlare di Dream e del suo comportamento idiota nei confronti di Sarah. No ma che stava pensando? Non erano fatti suoi quindi in realtà non avrebbero dovuto parlare di nulla.

<<Si di te>>

George rimase immobile a guardarlo.
<<E perché?>> chiese infastidito.

<<Perché ne ho abbastanza!>> gridò l'altro, mentre lo guardava con un qualcosa di diverso negli occhi.
<<Ci conosciamo da poco più di una settimana! Entri nella mia esistenza così, senza preavviso, e decidi di rovinare tutto!>>

In quel momento qualcosa scattò dentro George. Ma come si permetteva quel bastardo?! Non aveva fatto nulla di male in nessun modo possibile, per rovinargli l'esistenza!
Ma che poi, a cosa si riferiva? Perché se si stava riferendo a Sarah, avrebbe iniziato a far cadere i santi.

<<Ma cosa vai dicendo?! Ma ti rendi conto delle minchiate che dici?! Io non ho fatto proprio niente!>>
Era raro che George dicesse parolacce, le diceva solo per due motivi: o era incazzato, o ne aveva semplicemente voglia. In quel momento, ne aveva una voglia matta.

<<No cazzo, sei tu che non te ne rendi conto! Ti sei intrufolato nella mia vita ed hai scombussolato tutto ciò che mi ero sudato con fatica! Io mi sono meritato quello che ho e tu non puoi apparire a caso e rovinarmi tutto!>>
Dream si avvicinò e alzò ancora di più la voce.

<<Spiegami cosa ho fatto, avanti! Spiega e vediamo di risolvere in modo civile! Forza>>
La sua pazienza si stava avvicinando al limite, mancava veramente poco.

Dream si avvicinò pericolosamente a lui, gli prese il mento e lo obbligò a guardarlo.
Per un momento il suo sguardo si posò su quelle sue labbra rosee che, a vedere, sembravano tanto morbide e perfette per essere baciate.
Si chiese anche che sapore avessero, di sicuro se le avesse assaporate in quel momento, avrebbero un sapore di ciliegia dategli dal rossetto fiammeggiante che indossava.
Quel rossetto rendeva le sue labbra ancora più sexy di quanto già non fossero...

<<Tu... tu sei solo un piccolo inglese figlio di papà che non sa cosa vuol dire sudare per meritarsi qualcosa, o qualcuno>> gli disse il biondo, a poca distanza dalle sue labbra.
George poteva sentire il respiro caldo e affannato dell'altro su di esse.

In risposta ricevette uno schiaffo ben tirato con il dorso della mano sulla parte destra del volto, probabilmente gli sarebbe rimasto il segno per un po di tempo, soprattutto per colpa degli anelli.

<<Ma cosa..>>

<<Tu non sai niente di me. Tu non hai il diritto di parlare sul mio conto e tantomeno hai il diritto di anche solo nominarmi. A sapere che il mio nome è uscito dalla bocca di un porco come te mi fa veramente schifo, mi fa provare vergogna...
Ti sarai sudato quel cazzo che vuoi, ma non è di certo colpa mia se tu non sei capace a tenerti strette le persone che ami, io non ho fatto proprio nulla con la tua vita, tu stai facendo un sacco di cazzate e te la stai incasinando da solo..>>

A testa bassa e con gli occhi lucidi, si diresse verso la tenda per uscire da quello spazio nemmeno troppo piccolo, ma che in quel momento sembrava letteralmente minuscolo, quasi che ad entrambi mancava l'aria..
Fece per aprire la tenda, ma si fermò e si voltò a guardare lo stronzo dai bellissimi occhi verdi.

<<È colpa tua se Sarah cerca conforto in altre persone, di certo non sono io che le faccio corna dalla mattina alla sera. Non sono io quello che si limona le compagne di corso nei bagni, mentre la mia fidanzata soffre a causa mia. No, non sono io quello che sta facendo queste cazzate per rovinarti la vita, no, sei tu e stai facendo tutto da solo...>>
Ed uscì senza rivolgergli più lo sguardo.

Dream rimase immobile a guardarlo andare via. Non fece nulla per fermarlo, lo fece uscire tranquillamente senza trattenerlo.
In cuor suo, nel profondo, sapeva di aver sbagliato...

━─┉┈┈◈♡◈┈┈┉─━

Era già tornato a casa da un pezzo.
Si era struccato, si era lavato e si era cambiato. Se ne stava lì sul divano a guardare film - in realtà non lo stava guardando, era a metà ma non aveva capito mezza cosa, aveva capito solo che il capo dei Lycan era davvero davvero attraente -, non aveva sonno e non sarebbe andato a dormire a caso.
Sapnap non sarebbe rientrato. Dopo averlo visto andare via di fretta e furia con le lacrime agli occhi non gli fece domande, gli disse solo che sarebbe andato a dormire da Karl e che poteva fare quello che voleva. Solo dopo gli mandò un messaggio che diceva "Domani quando torno ne parliamo".

Non aveva voglia di fare nulla, nemmeno di alzarsi e di stendersi sotto le coperte mentre leggeva qualcosa. No, niente di niente.
Se ne voleva stare si fermo a fissare il vuoto, mentre la luce della TV si rifletteva su di lui.

Non sapeva che ore erano e probabilmente non gli interessava nemmeno, perché in quel momento i suoi pensieri erano occupati da dei bellissimi occhi smeraldo che lo guardavano senza mai distrarsi...
A svegliarlo dal suo leggero trance fu un messaggio di Sarah.

- (04:49) Abbiamo parlato. È finita. ✔︎✔︎

Pᴏʟᴀʀᴏɪᴅ [DʀᴇᴀᴍNᴏᴛFᴏᴜɴᴅ]Where stories live. Discover now