✈︎Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 4

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Sapnap tornò a casa verso le otto, come detto da lui in mattinata.
Aveva una paura tremenda di trovarsi George mezzo morto, con raffreddore e febbre steso sul divano, mentre si guardava le repliche di Beautiful.
Invece no.
George se ne stava sul divano, con il pigiama corto, a mangiare patatine mentre si guardava la quarta stagione di Lucifer - era abbastanza indietro, aveva iniziato le prime due l'anno prima, poi si è messo a guardare Supernatural e ha lasciato perdere Lucifer. L'ha ripreso da Sapnap, tanto non pagava lui l'abbonamento a Netflix -.

<<Ben tornato! Hai lavorato per il progetto?>>

<<Oh, ehm, si.>> e si sedette da parte a lui.

<<Ottimo! Hai fame?>> chiese George sgranocchiando qualche patatina. Erano molto buone.

<<Oh no, ho mangiato da quel mio compagno.>>

<<Oh, ok. Birretta?>>

Sapnap annuì.
In quel momento non era di molte parole, il che era strano visto che dovevi pregarlo il diciassette lingue diverse per farlo stare zitto, però in quel momento se ne stava tranquillamente tranquillo sul divano a seguire ogni movimento di George.
Quest'ultimo tornò poco dopo con due birre in mano, una poi la diede a Sapnap è si sedette nuovamente da parte a lui.

<<Sicuro di non aver preso un raffreddore? Ti sarai fatto almeno mezz'ora sotto l'acqua a piedi..>> disse Sapnap quasi mortificato.

<<Oh si, sicuro. Il tuo amico ci ha messo cinque minuti a portarmi qui.>> rispose tranquillo l'altro, bevendo un sorso di birra.
Intanto aveva messo in pausa l'episodio di Lucifer, altrimenti non avrebbe capito nulla.

<<Il mio amico? Chi è?>> chiese poi stranito.

Aveva tanti amici, ma solo pochi sapevano la sua via di casa e sapeva benissimo che George non era così fesso  da dire dove abitava al primo che gli diceva "sono amico di Nick".
Aveva i membri della squadra di basket, ma non andavano a scuola lì, quindi non potevano essere;
Aveva il capitano della squadra di rugby della scuola, ma lui finiva alle 17, quindi non poteva essere nemmeno lui;
Aveva la sua ex, ma lei non aveva la macchina, quindi lei non poteva essere;
Aveva Karl, ma ovviamente lui non poteva essere, quindi gli rimaneva solo...

<<Mi pare si chiamasse Dream, anche se non penso sia il suo vero nome>>

"Oh Gesù dio misericordia." pensò subito Sapnap.

<<Clay?! È stato lui ad accompagnarti a casa? Impossibile.>> disse Sapnap ridendo

<<Perché dici così? Anzi, io mi ero rifiutato, è stato lui ad insistere.>>

Sapnap quasi non si strozzò con la birra.
<<Cosa?! Ma stiamo parlando della stessa persona?!>>

<<Penso di si, biondo, occhi verdi, labbra carnose fatte per essere baciate...biondo.>>

Sapnap vece finta di non aver sentito la parte delle labbra carnose, sapeva che a George piaceva fantasticare su certe cose, quindi preferì stare zitto.

<<Oh cazzo. È la stessa persona!>>

<<Perché sembri così sorpreso?>>

<<Perché non è da lui! Per l'amor di Dio, è gentile, si, ma con chi vuole lui! E vuole sempre qualcosa in cambio. Sempre.>> rispose sinceramente.

<<Quindi stai dicendo che non mi dovrei fidare di lui?>>

<<No no, anzi, per quello è una delle persone più affidabili che conosco, almeno, con me lo è sempre stato, con gli altri non lo so.
Ci conosciamo da molto, prima era un mio amico a distanza, poi quando mi sono trasferito l'ho trovato all'università.>>

George riflettè qualche secondo sul da farsi: quindi era un bastardello con la maschera da docile Golden Retriever?
Però era tanto carino! Come facevi a guardarlo e a dire che era una persona orribile?

<<Senti, ora come ora non mi ha fatto, ne chiesto nulla, se la situazione cambia te lo faccio sapere. Va bene?>>

<<D'accordo. Ora fai ripartire l'episodio, voglio farmi un rewatch.>>

Allora entrambi si sistemarono meglio sul divano, Sapnap andò a prendere altre due birre e rimasero sul divano fino a mezzanotte.
Passarono ore a guardare la televisione, ridendo e scherzando come se il giorno dopo non si sarebbero dovuti svegliare presto perché avevano la prima lezione alle 7.
Poi, Sapnap si alzò.

<<Bro, io sono stanco. Tu vai a letto?>>

<<No, sto qui ancora un po'>>

Sapnap andò in camera sua, mentre George rimase in sala. Si alzò dal divano e prese un'altra bottiglia di birra.
Si stese sul divano, aprendo qualche social per svagarsi un po.
Intanto stava pensando a quel Dream. Che nome era poi? Ok che non era il suo vero nome, ma perché proprio Dream?
E poi perché Sap l'aveva avvisato su di lui? E se gli avesse chiesto qualcosa di strano? O, magari dei soldi. Come avrebbe fatto?
Magari si trovava in qualche circolo strano di spacciatori o roba simile e aveva fatto finire dentro pure lui! Cosa avrebbe detto a sua madre?!

La cosa a suo favore però, era che era davvero carino. Anzi, attraente. No, anzi, bello. Anzi, no, bellissimo.
E poi aveva delle labbra fantastiche, quindi erano due punti a suo favore.

George non era gay, o almeno non pensava di esserlo, anche perché prova attrazione anche verso le ragazze e non ha mai avuto un fidanzato, solo fidanzate.
Ha iniziato a dubitare di questa cosa solo qualche anno prima, quando al liceo era arrivato un nuovo alunno - palesemente gay - e aveva iniziato a provare qualcosa.
Poi ha capito che gli piaceva quando questo l'ha sbattuto al muro e l'ha baciato. Di certo non se lo immaginava così il suo primo bacio con un ragazzo. Proprio no.
Da lì ha capito che provava attrazione anche per i ragazzi e finiva per fantasticare su alcuni boni che incontrava solo per massimo sette minuti - parole di Sapnap -, come con quel Dream.

Beh, di certo non sarebbe stato difficile rivederlo visto che andava nella sua stessa università e che avevano una lezione in comune, ma sarebbe passato per stalker se avrebbe preso a cercarlo tra la folla solo dopo dodici minuti di chiacchierata.

Con tutti questi pensieri strani si fece l'una di notte e George decise quindi di andare nella sua stanza a riposare.
Ciò però non cambiava il fatto che continuava a pensare a quel biondino di nome Dream.


Pᴏʟᴀʀᴏɪᴅ [DʀᴇᴀᴍNᴏᴛFᴏᴜɴᴅ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora