Capitolo 6 : "Sogno vivido"

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Una volta salita in metro Maze si sedette ad uno dei posti liberi, in effetti l'intero vagone era vuoto!
Si guardò in giro, l'idea di essere da sola non era il massimo ma doveva stare tranquilla, era solo una metro, non sarebbe potuto capitare niente, ovviamente fino a quando non sarebbe salito qualcuno di buono.
Ad un tratto la voce registrata ruppe il silenzio annunciando la seguente fermata.

-Prossima fermata, Bollola!Attenzione apertura a destra!- dopo aver ripetuto quelle parole anche in altre lingue incomprensibili Maze osservò fuori dal finestrino, di lì a poco sarebbe comparso il panorama della rispettiva fermata, non tardò ad arrivare.
Un giardino colorato pieno di strane sculture a forma di bolla si mostrava libero, i colori che predominavano sempre erano quelli pastello, in fondo si potevano scorgere diverse case e palazzi colorati e bizzarri, sembrava di stare in un cartone animato, dove non esistevano confini o limiti.
Una volta ferma, le porte si aprirono inondando il vagone di un profumo dolcissimo, sembrava vaniglia, Maze annusò per bene, voleva scendere ma sapeva bene che non era la sua fermata, salirono diverse figure simpatiche che presero anche loro posto e il vagone si richiuse ripartendo, chissà cosa ci sarebbe stato dopo!

Restò ad osservare gli altri passeggeri variopinti, sparavano bolle ridendo tra di loro, adesso si sentiva meno sola, anzi le strappavano anche un sorriso!
Sembravano così spensierati, allegri ed energici, si domandava da dove tirassero fuori tutta quella felicità, neanche il tempo di andare avanti a formulare i suoi pensieri che arrivarono ad un'altra fermata, riuscì a malapena a sentire il nome, "Neonstreet".
Al contrario di Bollola, la seconda fermata viveva in un'altro momento della giornata, era sera tarda lì, fuori dal vagone si potevano scorgere diverse stradine popolate da luci e musica.

Erano vie piene di negozi sempre aperti, con le insegne a neon sempre ben presentate, non ne esisteva nemmeno una che fosse rotta o mal funzionante, le persone circolavano serene, la musica era nell'aria e il tempo scorreva diversamente, anche stavolta salirono a bordo altri passeggeri tra cui una donna dai lineamenti di una pantera, era magnifica.
Si tolse le cuffie per riporle attorno al collo pieno di gioielli e prese a leggere qualcosa dal telefono pacata, Maze non riusciva a smettere di osservarla, era davvero bella e aveva stile, però dovette farlo non appena notò lei alzare lo sguardo per un istante, così si costrinse a smettere, sapeva che fissare era segno di maleducazione.

Le porte si richiusero nuovamente facendo riprendere il viaggio, piano piano il vagone sembrava più pieno di prima!
-Prossima fermata, Aquandia!..- disse sempre quella voce e Maze aspettò l'ennesimo panorama fuori da quel finestrino, dopo istanti di buio una distesa di un blu luminoso catturò la scena.
Quando si fermò per far salire i passeggeri Maze si avvicinò meglio al finestrino per ammirare la vista, era un'enorme parco, possedeva pilastri d'acqua che restavano compatti così dal nulla, dentro i pesci circolavano tranquilli come se per loro quello fosse normale, sembrava un acquario infinito e spazioso ma senza vetrate o altro, era mozzafiato!

-Hey faccia da triglia!- sentì urlare poco distante, un signore vestito in divisa fermò un ragazzo mezzo pesce.
-Si dico a te!non puoi salire senza biglietto!- urlò ancora indicandolo e per un attimo fece spaventare anche Maze, si toccò le tasche allarmata, non aveva pensato al biglietto!
Sperava di non essere beccata ed invece lo trovò infilato in una delle mille tasche, lesse con cautela "Validità infinita" a quelle parole tirò un sospiro di sollievo.

-Questo?- disse il ragazzo tirando fuori una sardina dalla tasca.
-No!Testa di cernia!Il biglietto!- disse il controllore attirando l'attenzione di Maze, il ragazzo prese a controllarsi le tasche che aveva ma nulla.

-Niente capo- disse soltanto facendolo ridere.
-Così pensavi di potermi fregare!Ormai i pesci come te li vedo da lontano!- disse sbeffeggiandolo puntandogli la penna contro, era pronto, tirò fuori il suo strumento elettronico per fargli la multa.
-Con questo siamo a 2 capesante e 5 ostriche caro mio!- disse stampando la multa, dallo strumento uscì fuori un'alga lunghissima.
-No zio ti prego, dove li vado a trovare sono troppi!- si lamentò il ragazzo
-Non mi interessa!Paghi o vai a fare i servizi sociali scrostando le feci delle balene mannare dai fondali!- esclamò agitando lo strumento che aveva in mano rischiando quasi di farlo cadere.

-Fratello ti prego capiscimi, ho avuto una giornata no, la mia granchietta mi ha lasciato e sono triste- implorò lui ma il signore non voleva sentire nulla.
-Non sono tuo fratello!Mio fratello è una foca!non ti conviene conoscerlo!- lo minacciò, a quel punto la conversazione si fece più interessante ma venne interrotta dalla chiusura delle porte, Maze sbuffò e tornò a sedersi osservando la coppia che si allontanava sempre di più fino a sparire.
Tornò il buio nel vagone ma era sempre bello animato, non le restò altro da fare se non buttare un'occhiata sui passeggeri.
-Mamma guarda!Daisy ha imparato una nuova mossa!- esclamò una bimba pesciolina alle prese con il suo cucciolo, una medusa viola che si comportava letteralmente come un cane, ad un tratto l'essere che doveva essere proprio Daisy si sedette educatamente e la madre sorrise alla figlia.

Maze era scioccata, quella medusa respirava come un cane!Scodinzolava come un cane!Cambiò direzione, aveva già visto troppo, si focalizzò su due ragazzine polipo, avevano un sacco di cellulari tra le "mani" e gossippavano tra di loro.
-Hai visto Bethany?Ceh ma guardala!Cosa si è messa?!Sembra l'abbia vestita un banco di sogliole!- commentò la prima mostrando uno dei tanti telefoni all'amica.

-Assurdo, è davvero così cringe!Neanche i cetrioli di mare uscirebbero con lei!- rispose la seconda
-Hai visto che Razza ha fatto uscire un nuovo album?- chiese l'amica euforica.
-Chi quello che ha fatto Astice?quella che fa, "Aiutami a sparire come un'astice, mi sento un tonno alla gola, nel buio nuotino da sola"?- domandò l'altra confusa canticchiando qualche strofa e venne spintonata dall'amica.

-Tesoro come sei indietro!Si quello che ha partecipato a Gam Bero!Ha stile!- commentò lei e andarono avanti a strillare tra di loro.
Ad un tratto ci avvicinammo alla seguente fermata ma non venne annunciata, calò un silenzio assurdo, tutti i passeggeri restarono fermi ad osservare l'esterno del mezzo pubblico, le porte si aprirono e una leggera nebbiolina invase il vagone, la fermata era buia, era un normalissimo corridoio di una metropolitana, senza luci funzionanti e stranamente deserto.
Maze osservò curiosa, cos'era quel posto?

Le sue domande vennero presto messe a tacere dall'unica persona che non si sarebbe mai aspettata, lei, la donna pantera!
-Se provi anche un solo minimo di tentazione, fattela passare, non ti conviene- la sua voce era calda e quasi materna, Maze la osservò sorpresa.
-Che fermata è?- chiese ingenuamente.
-Quella è la fermata che non dovrebbe essere attiva, è una non fermata- spiegò mandandola ancora più in confusione, questo lo capì immediatamente.

-Ti conduce in un posto dove gli incubi regnano liberi- rispose schiettamente e Maze sgranò gli occhi, tornò a sedersi, le porte si richiusero e continuò a conversare con lei.
-Pensavo che non esistevano- commentò facendola sorridere.
-Dolcezza, gli incubi esistono eccome, e se prendono di mira qualcuno è la fine!- le comunicò facendole venire i brividi.

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⏰ Last updated: Sep 16, 2023 ⏰

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