Capitolo 1 : "Il risveglio"

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Ancora una volta, il rumore incessante della sveglia aveva interrotto la parte preferita della giornata di Maze, quella della notte.
Era appena tornata dalla sua solita gita con Ander, "il suo compagno di sogni" lo aveva chiamato, era da un mese o poco più che lo sognava e ormai erano legati, come da un filo invisibile che non li avrebbe mai separati.
Si sentivano liberi di essere loro stessi quando stavano insieme, condividevano pensieri e momenti, lui aiutava lei e lei faceva sorridere lui, ma come ogni volta dovettero salutarsi prima di ritornare alla vita vera.

Maze scese dal letto con un sospiro, si sentiva stanca e avrebbe voluto tanto tornare a dormire, tornare da lui, ma non le era possibile così si preparò in malavoglia e preparò lo zaino per la scuola.
-Maze sei sveglia?Ah!Eccoti!Come stai?- le chiese la sorella non appena fece capolino dalla porta.
-Normale, come sempre- rispose soltanto poi uscì insieme a lei per raggiungere il piano inferiore, Avery era la sua sorella maggiore, la sua confidente e l'unica che la capiva in quella famiglia, diciamo che era la sua ancora di salvezza!

Prepararono la colazione dando il buongiorno ai genitori e mangiarono tutti insieme, o quasi, il padre non era molto presente mentre la madre aveva un carattere difficile e spesso discuteva con Maze, che a sua volta si scontrava con lei.
Avery cercava molte volte di fare conversazione per allentare la tensione mentre la seconda prediligeva il silenzio, divorava i suoi biscotti persa nei pensieri, che spesso venivano interrotti dalle domande insistenti della madre e questo la faceva mandare in bestia.
Alla fine come scusa per uscire da quella situazione usava sempre la stessa, quella del ritardo. -Avi andiamo o facciamo tardi a scuola- si alzò di corsa Maze guardando la sorella, Avery sapeva leggere tra le righe così si alzò salutandoli e uscirono di casa, non appena trovarono l'auto salirono a bordo pronte per partire.

Per arrivare alla scuola di Maze ci volevano diversi minuti e con il traffico non sarebbe stata un impresa semplice.
-Siamo in tempo?- chiese Avery intenta a suonare il clacson e la sorella annuì presa ad ascoltare la radio, la musica la aiutava a sopportare meglio la giornata.
-L'ho sognato ancora- aggiunse di punto in bianco e la sorella sorrise dolcemente.
-Carino come sempre?- le chiese e annuì con un leggero sorriso sul volto.
-Vorrei tanto che la notte fosse fatta da più ore ma corrono veloci lo stesso- sbuffò guardando fuori dal finestrino, il tempo era sereno e si stava bene.
-Ed io vorrei vederti sempre felice come quando sei con lui- confessò lei mentre guidava ottenendo l'attenzione di Maze.

-Sarebbe bello, ma le gioie sono per pochi- commentò sistemandosi i capelli, lisciava le sue ciocche biondo miele per sembrare presentabile in classe.
-Mai dire mai, non essere così negativa- aggiunse ancora Avery, lei cercava sempre di tirare su la sorella, sapeva quanto fosse facile per lei abbattersi.
-Avi sono solo realista, tutto qua- alzò le spalle e continuò.
-Non a tutti è permesso sognare nella vita, ed io sto solo scappando dalla mia- abbassò lo sguardo poi tornò a concentrarsi sul panorama lasciando la sorella in silenzio, Avery non sapeva come rispondere, vedere la sorella in quello stato la faceva preoccupare, reputava Maze una ragazza forte, che ha sopportato tante situazioni spiacevoli e che ora stava sopravvivendo giorno per giorno.

Voleva solo alleggerire le sue giornate per renderle più tollerabili, s'impegnava ma molte volte le litigate con la madre non aiutavano affatto nell'intento, non appena notarono l'entrata della scuola posta sulla sinistra Avery fece scendere Maze salutandola con un bacio sulla guancia.
-Buona giornata!- le disse con un sorriso premuroso e lei ricambiò chiudendo la portiera.
Fece attenzione ad attraversare la strada ed entrò, salutò la segretaria e salì le scale trovandosi nel corridoio dove solitamente si passava l'intervallo, salì altre scale e raggiunse la sua classe, prima di entrare posò le sue cose nell'armadietto poco distante dalla porta e prese solo i libri per le due ore iniziali, entrò e salutò il suo gruppetto che stava parlando tranquillamente per ingannare il tempo.

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