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Sylvie era seduta sul pavimento della cella in cui era rinchiusa; c'era una sedia a pochi metri di distanza, ma le catene che la legavano le impedivano di raggiungerla.

La porta si aprì improvvisamente ed entrò Ravonna, con in mano un bastone da potatura.

«Comoda?» le chiese in tono beffardo.

«Sono stata molto peggio, credimi» Sylvie la guardò freddamente. «Pensi davvero di riuscire a conquistare questo posto? Siete degli illusi. È solo questione di tempo prima che i tuoi ex sottoposti riescano a ricacciarvi indietro a calci in culo da dove siete venuti»

«Staremo a vedere. Avrete intuito che non è la nostra priorità ottenere il possesso dell'ex TVA di Colui che Rimane» la donna si sedette sulla sedia tenendo il bastone sulle ginocchia, in bella vista.

«E allora perché vi state dando tanta pena?»

«Per guadagnare tempo, evitando che voi ci intralciate. Ma questo lo sai già, è inutile che lo rimarchi. Hai soltanto paura»

Sylvie emise una risatina priva di gioia. «Di sicuro non ho paura di te e del tuo branco di imbecilli»

«Oh, non hai paura per te, ovviamente. Parlo dell'altra tua Variante. Che stiamo ancora cercando, a proposito»

Il sorriso di sfida di Sylvie si spense. «Sicuramente è già tornato nell'area protetta con Mobius, dopo aver contattato gli Avengers»

«Ti sbagli, non è arrivato né sulla Sacra Linea Temporale né nell'area protetta. Direi che ci sono due opzioni: o è caduto preda del normale istinto di voi Loki di fuggire, oppure... beh, gli ho inflitto una ferita piuttosto seria prima che scappasse nel mezzo della battaglia...»

Sylvie scattò, tendendo le catene al massimo nel futile tentativo di raggiungere Ravonna, emettendo un ringhio animalesco. «Non lo conosci minimamente. E tu sei solo un'idiota a fidarti di Kang, dopo quello che ha fatto alla tua Variante della sua TVA»

«Se lei non ha voluto seguirlo nella sua campagna di conquista, ucciderla è stata la scelta più giusta. Io non sono la mia Variante... ma credo che tu conosca bene questo concetto, non è così?»

«Allora ti consiglio di uccidermi, perché appena riuscirò a liberarmi ti taglierò la gola da un orecchio all'altro»

«Tu non sai quanto l'idea mi tenti. Ma vedi, sei troppo preziosa al momento...» Ravonna si protese in avanti, posando la lama del bastone sotto il mento di Sylvie. «... quando avremo preso anche Loki, solo allora vi verrà concesso di morire. E vi assicuro che pregherete una morte misericordiosa come quella che avreste avuto per ordine dei Custodi Temporali».

🟢🟢🟢

Loki si svegliò con un sussulto, il cuore che batteva all'impazzata: l'aveva sognata. Aveva sognato Sylvie. Era stata catturata da Ravonna.

Scosse il capo. Era solo un incubo, doveva esserlo... eppure, non ne era così sicuro: quando si erano separati alla Cittadella alla fine del Tempo, Loki aveva sognato altre volte Sylvie in vari scenari che aveva poi scoperto essere stati veri. Nessuno dei due aveva idea di come ciò fosse possibile, forse era causa di un qualche collegamento mentale che si era generato tra loro chissà come.

Se questo non è un sogno...

Loki lanciò un'occhiata a Kamala e Marc, i quali stavano ancora dormendo indisturbati. Era impossibile determinare quanto tempo fosse passato, dato che lì il concetto stesso di tempo era relativo. Loki sospirò – tornare a dormire sarebbe stato inutile, era troppo agitato – e si alzò per cercare un bagno.

Secret Wars: PreludioWhere stories live. Discover now