Capitolo 25 (Meredith POV)

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Era quasi mezzanotte ed Anthony mi stava accompagnando a casa. Era ormai notte fonda.

Mi sentivo un po' come Cenerentola che allo schioccare della mezzanotte, doveva correre a casa con la differenza che io venivo accompagnata dal mio bel principe azzurro... ok, nel fantasticare, stavo un po' esagerando però.

Raggiungemmo casa mia e salutai Anthony scrivendo qualcosa sulla lavagnetta. Se mi mettevo a parlare, sarebbe già diventato mezzogiorno.

"Grazie mille per questa serata, mi sono divertita tantissimo. Non mi dimenticherò delle teglie di focaccia, promesso!"

Lui si mise a ridere e rispose «Ma figurati piccola! Anch'io mi sono divertito tantissimo, è stata la serata più bella di tutta la mia vita»

Quanto mi piaceva quando lui mi chiamava piccola. Lo salutai muovendo la mano ma prima che potessi aprire lo sportello, mi bloccò il braccio con il suo mano.

Mi guardava molto seriamente ma questa volta non per darmi un altro bacio appassionato.

«Ti devo chiedere un immenso favore»

Lo guardai attenta ma ammetto che ero molto in ansia; che avrei dovuto fare?

«Mi prometti che... non dirai nessuno di quello che ti ho detto al ristorante?»

Si riferiva al suo passato e della sua ex.

«Aaa chiii dooovreeii diiirlooo, scuusaa?»

«A nessuno» rispose lui freddamente.

«Non lo sanno neanche Stephen e Robert, faccio molta ma molta fatica a confidarmi con gli altri, se l'ho fatto con te è perché so di potermi fidare ma non voglio che tu spifferi la mia storia agli altri, chiaro?»

Non ne capivo il motivo ma dovevo rispettare la sua decisione.

Mi dispiaceva però che i suoi amici non ne sapevano nulla mentre io che lo conoscevo pur sempre da poco, si era subito confidato ed ero probabilmente la prima persona a saperlo. Forse lui non li considerava abbastanza amici? Ma erano problemi suoi.

«Noooon preeooccuupaartiii, iii seegreetii coon meee sooonooo aaal sicurooo!» risposi seriamente.

Mi scrutò con attenzione per poi sorridermi.

«Bene!» e mi diede un bacio a stampo.

«Allora ci vediamo!»

Lo salutai da lontano mentre l'Audi si allontanava sempre di più.

Avevo le chiavi di casa, così senza suonare il campanello, aprii la porta.

Sentivo la televisione dalla camera da letto dei miei, quindi erano ancora svegli.

Mio padre scese dalle scale per salutarmi.

«Sei tornata! Come è andato l'appuntamento?»

«Beenissimooo!»

«Oh, ti vedo bella felice, mi fa piacere! Era da tempo che non ti vedevo sorridere così!»

Rimasi stupita dal suo commento: davvero non sorridevo così da tanto tempo?

«Però si è fatto tardi, meglio che vai a lavarti ed andare a letto che domani ti devi svegliare presto!»

-

Il giorno dopo ero in cucina della focacceria a preparare una serie di focacce gratis solo ed unicamente per Anthony.

«Cosa stai facendo?» domandò mio padre incuriosito mentre lui preparava la frittura.

«Foocacceee peeer Anthonyyy!»

«Le aveva prenotate per oggi?»

«Nooo. È unaaa teeegliaaa gratiiis tuttaaa peeer luiii!»

Rose e FocacceWhere stories live. Discover now