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La battaglia infuriava ferocemente.

Dappertutto risuonavano urla, rumori di spari, clangori assordanti ed esplosioni. Si soffocava per il fumo e la sabbia sollevati, il suo corpo gli doleva nonostante il potenziamento.

Poi ci fu una luce abbagliante, splendente come mille soli... e, subito dopo, il buio.

⚪⚪⚪

Marc si svegliò con un sussulto improvviso, con la sensazione di avere un ippopotamo seduto sul petto. Dopo qualche attimo agonizzante, i suoi polmoni si espansero e riuscì a riempirli di ossigeno, una sensazione allo stesso tempo benedetta e infernale.

Tossì, chiudendo nuovamente gli occhi in quanto accecato all'azzurro intenso del cielo.

Steven? Jake? Ci siete?

Rispose un silenzio terrificante.

Steven? Jake? Ragazzi? RAGAZZI?

Marc...

Marc emise un sospiro tremante, stavolta per il sollievo.

Marc, cos'è successo? Dov'è la battaglia?

Non ne ho idea. Normalmente Marc avrebbe parlato a voce alta, ma era ancora troppo a corto di fiato.

Ragazzi? Te ves bien?

Sì, Jake, stiamo bene. Almeno credo.

Devo prendere il controllo?

No, ce la faccio, dammi solo un momento.

Marc si sforzò di aprire nuovamente gli occhi e di mettersi a sedere. Una cosa era sicura: non erano più in Egitto, dove si trovavano un attimo prima.

Era seduto nel mezzo di un prato, davanti a un'enorme struttura. Il cielo, che in precedenza era scurito a causa del caos della battaglia, ora era sereno, senza nemmeno una nuvola.

Donde estamos? Come diamine siamo finiti qui?

Non ne ho idea. Marc si accigliò. Ricordate cos'è successo? Chi aveva il controllo?

Io, credo. Stavamo combattendo contro quei soldati, poi c'è stata una luce, e... è tutto quello che ricordo.

Marc abbassò lo sguardo sul corpo, cercando eventuali ferite; così facendo, si accorse di un'altra cosa.

L'armatura. Dov'è finita l'armatura? Ce l'avevamo addosso fino a poco fa.

E Layla dov'è finita? E tutti gli altri? Quello stregone, che fine ha fatto lo stregone?

L'agitazione dei tre alter si accumulava gradualmente nel corpo; Marc cominciò ad andare in iperventilazione e, un attimo dopo, Steven aveva preso istintivamente il suo posto. Si strinse le ginocchia al petto sussultando per il dolore, incapace di fare respiri profondi.

Steven? Cerca di calmarti. Possiamo risolverla, ma devi calmarti.

«Non capisco cosa sta succedendo» gemette Steven, con le lacrime agli occhi. «Sono spariti tutti e siamo in un posto che neanche conosciamo-»

Lo so, Steven, ma non è il momento di farsi prendere dal panico. Prima di tutto, dobbiamo capire se siamo feriti in qualche modo. Torno a prendere il controllo?

«No, lascia, ci penso io...»

Steven si tastò il busto e mosse braccia e gambe; era ancora un po' dolorante, ma per fortuna non c'erano ferite visibili e non aveva nulla di rotto o incrinato. Provò a evocare il costume, ma non accadde nulla.

Secret Wars: PreludioDonde viven las historias. Descúbrelo ahora