𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪𝘤𝘪𝘢𝘴𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦

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Bloccata per com'era, notai come la ragazza si sentisse abbastanza sconvolta. La capisco, sono sconvolto anch'io di me stesso.

Però non guardarmi con quegli occhioni così- potrei avere dei flash sulle emozioni da farti provare, come quelle che tu scaturisci in me che neanche avrei modo di elencare.

《Felix... 》 Il modo in cui pronunciò il mio nome, mandò il tilt tutto il mio corpo. Sussurrato, con un timbro di voce tra il tremante e lo sfidante. Le labbra che richiamano le proprie simili, succose ma allo stesso tempo aride.
Continuai a guardarla dritta negli occhi, prima di abbandonarmi al mio stesso istinto. Così non ce la facevo più.

Merda.

Non lo so. Non lo so come io possa aver avuto il coraggio di farlo. Non lo so proprio.
Ma devo essere onesto? Non me ne pento.

Cosa potrei aver fatto di così scandaloso? Dico...
Ho solo le sue labbra sulle mie. Cazzo, sono così morbide.
Vorrei solo aver avuto delle lezioni sul come baciare la propria crush. Sto facendo una brutta figura con lei, baciandola così all'improvviso?
Sentire il suo calore direttamente sulla pelle mi sta mandando fuori di testa; non ho mai provato queste emozioni con una persona, prima di allora. Tutto ciò è nuovo per me: una reazione chimica. Come può farmi un effetto del genere a distanza di più di un decennio?
Ragazza, non riuscivo più a farmi capire, come ti dovevo spiegare ciò che sentivo dentro di me?

Le accarezzai piano piano la guancia sinistra, cercando di celare la mia goffaggine. Mi sentii come impreparato. E questo non potei fare a meno di confermarlo, dato che lei si trovò immobile, come sotto la mia figura.
Cercai di tenerla a me, più vicina, il più stretta possibile. Avrei potuto piangere dalla felicità in quel momento.

L'inesperienza mi portò ad allontanarmi, una volta esaurito l'ossigeno. Riaprii gli occhi, a un soffio dalle sue labbra, adesso gonfie. Ebbi giusto il tempo di vederla con le palpebre ancora chiuse, e le labbra si schiusero tra loro come il bocciolo di una rosa. Che bella, oh dio mio.

E poi qualcosa ritenne opportuno che il mio volto si girasse con uno scatto da tutt'altra parte, accompagnato da un sonoro "paf" e con sè un improvviso calore sulla guancia sinistra.

Barcollando la guardai stupito, come colto alla sprovvista. Mi aveva appena dato uno schiaffo dopo il mio primo bacio o sbaglio?

《Maledetto bastardo.》 Sembrò quasi ringhiare.

Non avevo parole. La mia bocca formava una perfetta "O" e la mia mascella avrebbe potuto toccare terra.

Si sistemò i capelli mentre girava l'angolo per attraversare la strada, camminando velocemente e senza più voltarsi indietro.
Io rimasi tra quei rozzi muri, a riflettere sul fatto appena accaduto, con ancora il respiro ansimante.
Certo, come primo bacio non è che l'atmosfera sia stata proprio romantica come avevo pensato...
Ma almeno, sorrisi tra me e me pensando, credetti che in fondo le fosse piaciuto almeno un minimo. Speravo solo di non sbagliarmi.

𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗Where stories live. Discover now