𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘶𝘯𝘰

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Uscii dall'aeroporto con solo due grandi valigie in mano. Respirai l'aria di Seoul. Mi era mancato questo pezzo d'infanzia, ma non solo il posto. Portai una mano in tasca, nella quale estrassi il contenuto che avevo intenzione di maneggiare. Osservai la foto stampata risalente al 2004, dove due bambini stavano costruendo un castello di sabbia; eravamo io e Catherina, una mia vecchia amica. Io nella foto sorridevo, con una mano sulla sabbia a ricercare le formine e con l'altra cercavo di confortare la bimba che stava piangendo perché era entrata a contatto con la sabbia che le si era appiccicata ovunque sul suo corpicino. Risi nel guardarla, perché mi ricordai che Catherina non amava particolarmente il mare.
Chissà se la pensava ancora allo stesso modo? Se mai avessi avuto la possibilità di accompagnarla a mare, divenuti ormai entrambi adulti.
Scossi la testa a quel pensiero e riposai la foto in tasca, come mio portafortuna. Mi diressi verso la fermata del pullman, attendendolo affinché mi potesse portare a casa. Wow, casa è un modo di dire: sono passati tanti anni da quando non ci misi piede dentro e dovrò ripristinare tutto il suo assetto da solo. Mamma e papà mi fecero questo regalo: per i miei diciotto anni mi lasciarono l'indipendenza di ritornare in Corea. E io ovviamente colsi l'occasione al volo, sapendo che comunque di base sapessi parlare un po' il coreano. La verità è che progettavo di venire qui da solo da un po'; ultimamente mi sentivo smarrito e avevo bisogno di trovare me stesso e di vagare tra i ricordi di infanzia. Non so perché, ma ricordo poco e niente e quel poco che mi rimane è così sfocato che non l'ho dimenticato, affatto, perché cerco di trovare le risposte del mio passato. Perché i miei si sono trasferiti? Perché non ho avuto più connessione con la mia vicina di casa? Perché improvvisamente nella mia vita l'ho ricordata e adesso la cerco disperatamente?
Fino a qualche anno fa non avrei mai pensato che una persona potesse rimanermi impressa nella mente. Eppure non l'ho incontrata dopo, ma prima, quando ancora non avevo idea di che cosa sarebbe diventata per me.
E fa male, sapere che non ho più sue notizie e che potrebbe essere ovunque, da qualche parte nel mondo. Ma tentar non nuoce.

Desidero trovare me stesso in lei.

𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗Where stories live. Discover now