Quattordici: Margot alla Columbia.

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La vita di Margot ha iniziato a complicarsi proprio una volta varcata la soglia del college della Columbia, la cui esperienza è stata ben più movimentata di quella nelle scuole e università parigine. L'ingenuità con la quale la ragazza si è sempre approcciata al prossimo e agli studi hanno fatto sì che, nemmeno terminato il primo anno, il suo nome si trovasse sulla bocca di un cospicuo numero di persone. La sua colpa non era stata altro se non risultare essere tra i più brillanti del suo corso preferito, attirando l'attenzione di uno degli insegnanti più popolari e carismatici dell'ateneo (e no, non sto parlando di Asher Flaming, bensì di William Baldwin). Quello che inizialmente non era che un rumor di poco conto, nell'arco di poco fece il giro non solamente delle più inviperite colleghe della fanciulla, ma anche delle sue più maligne insegnanti (anch'esse dipendenti dal fascino del professore) che, cogliendo la palla al balzo, diffamarono la povera ragazza dipingendola come amante segreta dell'insegnate in questione, non mancando di speculare sulle perverse maniere in cui si vedeva assegnare i suoi alti voti e non risparmiandosi dal renderle la vita accademica un vero inferno su terra. Naturalmente non era vero nulla, ma il gossip era nato – oltre che per l'invidia nei riguardi dell'unica persona che era riuscita a catturare l'attenzione del bell'inglese – per destare tanto scandalo da costringere chi di competenza ad espellere Margot dall'ateneo così che non potesse più destare l'interesse del professore, tuttavia il riverso della medaglia si abatté sullo stesso William Baldwin che si vide licenziato senza nemmeno che le voci fossero appurate, pur di metterle a tacere.
Ovviamente la ragazza non prese bene la cosa e fu seriamente tentata di lasciare la Columbia e tornarsene a Parigi, ma il sostegno inaspettato che ricevette da chi le credeva e, soprattutto, dalle consorelle della sua sorority, le diedero la forza di reagire mostrando a tutti quanto forte fosse il suo carattere quando messo alla prova (sebbene per restare dovette intentare una causa di ricorso contro lo stesso ateneo, data la procedura di espulsione in corso). Tale evento accaduto al primo anno è stato quello di maggiore impatto, che ebbe tuttavia diverse ripercussioni nella vita universitaria della ragazza: in primo luogo, frustrata dall'accaduto, durante il suo secondo anno decise di seguire il consiglio che lo stesso Baldwin le aveva dato verso la fine dell'anno precedente e di entrare nel giornale universitario così da poter avere finalmente anche lei una voce, e nel giornale – complice il suo carattere peperino – diede effettivamente alla luce articoli provocatori e degni di attenzione, molto spesso di denuncia, che contribuirono alla "riabilitazione" del suo nome; al terzo anno invece, grazie alla forza di volontà e alla tenacia che aveva dimostrato nel corso dei suoi studi (a partire da quell'orribile vicenda), divenne addirittura Presidentessa della sua confraternita con voto all'unanimità, e quello fu uno dei periodi che la giovane ricorda con più gioia... come si suol dire: dal letame nascono i fior.
Alla fine del quarto anno, cavalcando l'onda della sua oramai ben rinomata popolarità non solamente sul piano sociale, ma anche con i professori che avevano capito il suo valore, Margot – baciata da una nuova rivalsa – deciderà allora di continuare alla Columbia anche il quinto e ultimo anno di specializzazione, che proseguirà poi con un dottorato in studi medievali, grazie al quale si accaparrerà il posto di assistente. Ci credereste mai? Quella che era solo una passione, col passare degli anni diverrà un lavoro.

Scandalumbia ─ Cronache di uno scandalo mai avvenutoWhere stories live. Discover now