43. Una sorpresa da favola

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Maude

"Mi dici dove stiamo andando?" Charles scoppia a ridere sentendo questa domanda per l'ennesima volta e scuote la testa in segno di negazione "Daii, la curiosità mi sta uccidendo."

Non so quante volte l'abbia pregato di dirmi dove stiamo andando, ma ogni volta si rifiuta di farmi qualche spoiler. So solo che abbiamo imboccato una strada di campagna ormai non so da quanto, e stiamo proseguendo qua, in mezzo al nulla.

"Non ti ucciderò se è questa la tua paura, stai tranquilla." ride per la sua stessa battuta e, per qualche secondo, mi incanto ad ascoltare la sua risata e le mie labbra si curvano da sole all'insù, formando un sorriso dolce. Non mi ero mai fermata a pensare quanto sentirlo ridere mi facesse bene. "Ma comunque siamo quasi arrivati, Maude. Vedi quella casa lì infondo?" indica un'abitazione alla nostra destra e io annuisco, così lui continua "Ecco, stiamo andando lì."

"Quindi, davvero, finalmente siamo arrivati. È da mezz'ora che lo dici." commento prendendomi gioco di lui "Non sapevo più se potevo continuare a fidarmi di te."

Lui sorride e poi posa la mano sulla mia, accarezzandomi piano il dorso con il pollice. "Con me potrai fidarti sempre, finché ci sarò io non potrà accaderti nulla di male." la sincerità con cui pronuncia queste parole mi fa stringere la bocca dello stomaco e non riesco a ignorare le farfalle che volano impazzite "Con me non piangerai mai più."

Non riesco a pronunciare nessuna frase di senso compiuto, l'unica cosa che faccio è stringergli la mano di rimando, mentre lui gira a destra per raggiungere la casa che mi ha indicato.

Davanti a noi si presenta subito un giardino enorme e una strada sterrata che ci conduce all'altrettanto enorme abitazione, che vista da qua sembra quasi un castello. Ha delle torrette nella parte superiore, in quella che credo sia una soffitta, ed è interamente ricoperta di mattoncini.

Resto a fissarla a bocca aperta, mentre la esamino meglio notando i tantissimi cespugli di rose rosse che la circondano e una piccola fontana con in cima un angioletto. Questa casa sembra davvero uscita da una favola.

"Siamo arrivati, possiamo andare." torno con i piedi per terra sentendo Charles parlare e poi lo osservo mentre scende velocemente dall'auto e fa il giro per arrivare dalla mia parte e aprirmi lo sportello "Eccoci." mi porge la mano e io gliela affido all'istante, seguendolo poi dentro la casa.

"È bellissimo qua..." Lo sussurro appena, come se alzare la voce potesse infrangere questo sogno, osservando l'arredamento antico ed elegante, qua dentro sembra ancora di più di stare dentro a un libro di fiabe "davvero..."

Lui sorride e poi mi mette le mani davanti agli occhi "Ancora non hai visto la sorpresa, piccola." il soprannome mi fa sussultare e arrossire leggermente "Ti conduco io, fidati di me. Giuro che non ti farò sbattere da nessuna parte."

"Mi fido di te." tengo gli occhi chiusi, nonostante mi stia comunque impedendo la visuale "Andrei in cima al mondo con te, monegasco."

Mi costa dire queste parole, mi fa sentire esposta ed è davvero difficile per me farlo dopo tutto ciò che è successo con Esteban, però so che è la cosa giusta. Charles non mi farebbe mai del male, e potrei scommetterci la mia stessa vita. Non hanno nulla in comune loro due e avrei voluto essere più forte mesi fa, per dire al pilota Ferrari cosa già provavo per lui... perché è ormai palese che mi abbia colpita da subito e il suo modo di fare dolce mi abbia conquistata dal primo momento. Avevo paura però... perché lui amava già un'altra ragazza e temevo di essere arrivata troppo tardi nella sua vita.

Camminiamo per qualche metro e poi ci fermiamo di scatto. Sento nuovamente la brezza fresca colpirmi la faccia e capisco così che siamo usciti nuovamente all'esterno.

"Ci siamo, Maude." toglie le mani dai miei occhi e io li apro nello stesso momento, spalancando la bocca per lo stupore. Guardandomi intorno mi rendo conto che siamo passati al giardino posteriore della casa e che è tutto addobbato nei minimi dettagli.

Una grande piscina si estende davanti a noi, con il perimetro interamente ricoperto di candele. Alcuni alberi da frutto sono adornati con delicate lucine gialle, un po' come quelle di Natale ma di un solo colore, che rendono l'ambiente ancora più intimo e romantico.

Alla nostra destra, invece, c'è una coperta da picnic, con sopra posato un cestino, dei bicchieri e alcune rose rosse.

"Hai fatto tutto questo per me?" glielo chiedo con un filo di voce, quasi sconvolta, mentre lui mi trafigge con i suoi occhioni chiari e annuisce solamente, quasi come se avesse paura di dire o fare qualcosa di sbagliato. "È bellissimo, Charles. Nessuno aveva mai fatto tutto questo per me."

Non ho mai ricevuto una sorpresa così dolce, nessuno si era mai interessato di stupirmi così e di pensare a tutti questi dettagli.

"Maude, te lo meriti. So che non è stato un periodo difficile, hai dovuto affrontare qualcosa di davvero complicato. Hai sofferto troppo, e mi dispiace non aver saputo evitarlo." non mi piace si prenda lui le colpe, l'unico colpevole è Ocon "E io ero così incasinato da non riuscire ad ammettere quando per me stessi diventando speciale, non riuscivo ad ammettere che averti nelle mie giornate mi rendeva felice nonostante tutto, e non riuscivo ad ammettere che non eri solo un'amica per me. Abbiamo sicuramente sbagliato entrambi, spaventati dall'idea di stare ancora male, ma se ora siamo qua significa sicuramente qualcosa." mi accarezza il viso delicatamente, senza staccare gli occhi dai miei, poi continua a parlare. "Io sono innamorato di te. È successo senza che mi accorgessi, è successo e non posso più tenerlo per me. Io voglio stare con te, costruire una relazione con te, voglio che tu ci sia nelle mie giornate no e in quelle più belle. Voglio dividere e condividere ogni cosa con te. Mi piacerebbe che tu diventassi la mia ragazza e mi piacerebbe rispettarti e amarti ogni attimo."

Mi porto le mani sul viso, non aspettandomi tutte queste dolci e belle parole, poi scoppio a piangere. Sono lacrime di felicità, lacrime che spazzano via il dolore che ho provato in quest'ultimo periodo, perché al momento mi sento fortunata come non mai.

"Anche io lo voglio, Charles. Ho capito di amarti quando ho cercato te negli altri. Ho capito di amarti quando sorridevo davvero solo quando ero con te e i problemi passavano in secondo piano. Ho capito di amarti quando eri il primo che mi veniva in mente di chiamare quando mi accadeva qualcosa." gli accarezzo anche io il viso, dolcemente, tirando su con il naso "Voglio essere la tua ragazza e voglio sostenerti in ogni momento."

Un dolcissimo e sincero sorriso gli nasce sulle labbra, mentre mi afferra per i fianchi e mi fa sollevare leggermente da terra e girare, posando la sua bocca sulla mia e baciandomi dolcemente.

Io rido e gli metto le braccia intorno al collo, ricambiando il suo bacio. Il cuore mi batte forte nel petto e quasi mi sciolgo come fossi un gelato.
Mi sento come una bambina la mattina di Natale, mi sento felice e spensierata, come se nessun male potesse colpirmi. Penso di non essermi mai sentita così, come se fossi tornata all'infanzia, al momento in cui si è inconsapevoli del male che ci circonda e hai una dolcissima e bellissima innocenza.

E mentre mi stringe tra le sue braccia e mi bacia più e più volte, prometto a me stessa che non accetterò mai più nessun tipo di maltrattamento, prometto a me stessa che non mi accontenterò più di niente, prometto a me stessa che resterò in un posto solo se davvero amata, prometto a me stessa di concedermi la felicità di cui ho bisogno e che, ormai inutile negarlo, per me porta il nome di Charles Leclerc.

A un bivio||Charles LeclercWhere stories live. Discover now