A un bivio||Charles Leclerc

36. La scelta giusta

Charles's pov

Giro e rigiro il cucchiaino dentro la tazzina, finché Charlotte posa la mano sulla mia e blocca il mio movimento nervoso e continuo. "Charles, che succede? Siamo seduti a questo tavolino da quasi dieci minuti e non hai detto una sola parola. Mi dici cosa ti passa per la mente?"

Non vorrei ferirla e non so quali parole usare per dirle che non possiamo continuare a vederci, ma non posso nemmeno restare con lei pur di non ferirla, so bene che in questo modo le farei più male in seguito, la prenderei solo in giro.

"Charlotte, dobbiamo parlare."

Lei annuisce sorridendo dolcemente, ma diventa subito seria quando alzo lo sguardo sul suo e capisce che non sarà piacevole quello che sto per dirle. "Dimmi..."

"Non voglio prendermi gioco di te, non voglio fare lo stronzo, non è qualcosa che mi appartiene, perciò devo dirti che è meglio interrompere qua la nostra relazione." lei sussulta appena, ma non parla, tiene la sua attenzione su di me in modo tale che io finisca di parlare "È stato un periodo complicato. Ho perso la mia migliore amica e sono stato malissimo senza Marie. Sono anni che la frequento, anni che mi rivolgo a lei per tutto, anche solo un giorno senza sentirci penso sarebbe stato strano, immagina come sia stato non avendola più nella mia vita. Mi sono sentito perso, in più non capivo cosa fare perché so che lei si fidava di me e il gesto che ho compiuto l'ha delusa... per questo, quando ho incontrato Maude, non avrei mai pensato di iniziare a provare interesse. Ci siamo avvicinati perché io avevo bisogno di sostegno, ma non so come ho iniziato a provare qualcosa per lei. Non me ne ero reso conto finché non ho sentito il desiderio di baciarla... e mi dispiace terribilmente, Charlotte. Io non volevo illuderti, io pensavo davvero di poter costruire qualcosa con te, non avendo capito cosa sentissi, e ho combinato un bel casino."

"Charles... apprezzo che tu me ne stia parlando così apertamente, ma sembri davvero molto confuso." non sembra arrabbiata con me, e questo mi lascia perplesso "Avevo intuito che provassi qualcosa per Maude, sei corso subito da lei a Londra quando stava male. Ti ho dato fiducia, perché tanto chi ti vuole tradire lo fa anche se sei geloso e non ha senso essere possessivi, ma l'avevo capito che per te non era solo un'amica. Eri così agitato alla sola idea che le fosse successo qualcosa, una parte di me si è chiesta se ti saresti mai sentito così per me."

"Mi dispiace..." Ed è vero, sono dispiaciuto per averle fatto credere chissà cosa e aver interrotto poi tutto così "tu meriti di meglio, meriti qualcuno che davvero possa apprezzarti, e non lo dico per usare delle frasi cliché. Sono stato bene con te, sei fantastica, simpatica, intelligente, bellissima, ma..."

"...ma tu sei innamorato di Maude." finisce lei la frase per me, ma non le do risposta affermativa perché la parola 'innamorato' al momento mi spaventa, e non poco. "Va bene, Charles. Spero che tu possa trovare la tua felicità, che sia con lei o con chi vorrai." infila il cellulare nella sua borsa e poi, dopo avermi stampato un dolce bacio sulla guancia, si allontana dal tavolino ed esce velocemente dal bar.

Io resto immobile per qualche attimo, fissando il mio caffè come se fosse la cosa più interessante del mondo.
Nonostante lei sia stata molto comprensiva, sento un leggero senso di colpa invadermi. Non avrei voluto andasse così, non avrei voluto pensasse che con me sarebbe durata, per poi lasciarla poco dopo per un'altra. Avrei dovuto agire diversamente, capendo prima i miei sentimenti, invece stavolta ho fatto l'egoista. Non sono questa persona, non lo sono mai stata, perciò devo provare a tornare quello che ero... e so che per farlo completamente ho solo bisogno della mia migliore amica.

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