Sputa il rospo.

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Il ritorno in casa di Julia è degno di un ninja, o forse di un ladro.
È furtivo, silenzioso.

Ma non sfugge alle orecchie della sorella, che è pronta ad apostrofarla.

"È andato tutto bene??"
"Certo, ero con Will va sempre tutto bene con Will."
"Davvero? Che strano eppure Will mi ha chiamato prima per chiedermi se avessi tue notizie."

Maledetto.
Tradita dal suo migliore amico.

"Ti volevamo fare uno scherzo."

Poteva essere una scusa plausibile, visto i molteplici scherzi che i due ragazzi fanno a chiunque, ma Julia non sa mentire. Le trema il labbro inferiore, i suoi occhi guizzano da una parte all'altra della stanza.

"Eddai sputa il rospo con chi eri?"
"Con un ragazzo."
"Carino?"
"Molto."
"E allora perché me lo tieni nascosto? Pensavo non me lo volessi far vedere perché è orribile visti i tuoi gusti."

Un sospiro esce dalle labbra di Julia, che si ritrova con le spalle al muro.
Sono sempre state sincere l'una con l'altra, hanno un rapporto che è sempre andato oltre al normale rapporto tra sorelle.

Sono sempre state presenti, in ogni fase della vita che hanno passato l'unica loro consapevolezza era di essere vicine, complici e amiche.

È un rapporto che non può essere spezzato, è una tacita promessa fatta all'alba dei tempi, è un patto silenzioso ed è l'unica cosa sicura nelle loro vite.

"È grande."
"Grande quanto?"
"Tanto grande."
"Ho capito Julia anche il mio ragazzo ha 11 anni più di me, quanto grande è?"

Julia si ferma per qualche secondo, perché a quella domanda non sa rispondere. Quanti anni ha Dylan?
Si maledice per non averglielo chiesto in tutta la giornata, non c'era momento migliore per chiedere la sua età.

"Non lo so di preciso, sulla trentina?"
"Tu eri con lui tutto il giorno e non sai quanti anni possa avere?"
"Mi sono dimenticata di chiederlo."
"Posso sapere come l'hai conosciuto?"

E a questo Julia è pronta a rispondere senza mentire, perché il modo in cui si sono conosciuti potrebbe rendere la loro storia quasi normale.

"Ad una festa."
"Quella della scorsa sera?"
"Sì, quella. Ascolta Matilda ma devi per forza fare questa specie di interrogatorio o posso andare in camera mia?"
"Se vai in camera tua ti seguo, quindi andiamo pure."

Si incamminano per le scale, l'unico rumore che arriva alle loro orecchie è il tonfo sordo dei piedi di Julia contro il legno delle scale.

Matilda le dà il tempo di cambiarsi, poi la segue in bagno come sono solite fare mentre Julia si sciacqua il viso.

"Perché me lo hai tenuto nascosto?"
"Perché è una situazione difficile."
"Quanto difficile?"
"È il mio professore di chimica."

Un ronzio alle orecchie, un silenzio degno del sonno eterno.
Julia non osa girarsi verso sua sorella, incapace di affrontare una delle sue eccessive reazioni.

"No vabbè il mio sogno da liceale."

E tutto si aspettava fuorché quella frase.

"Cosa?!"
"Beh non sono contenta del casino in cui ti sei andata a cacciare e in cui ti stai addentrando, ma se avessi avuto io l'occasione con il mio prof... Ti ricordi quello di storia? Subito sarei andata, figurati."

Lo stomaco di Julia si distende, i crampi sembrano svanire di colpo, ancora una volta sua sorella è al suo fianco.
Si siede al bordo della vasca da bagno, con i gomiti sulle ginocchia e le mani al viso, sfregate contro la pelle in segno di frustrazione.

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⏰ Last updated: Sep 05, 2023 ⏰

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Trouble - Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now