Ai suoi ordini professore

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Gli istanti in cui il professore e l'alunna si guardano negli occhi sono una manciata, ma sembrano non terminare mai.

Destano la curiosità di qualche compagna di classe di Julia, che guarda con sospetto quello scambio di sguardi che urla colpevolezza a gran voce.

Dylan si ricompone, sedendosi nel bordo della cattedra e incrociando le gambe.

"Come stavo dicendo un secondo fa, sono il nuovo professore di chimica. Con me vige la regola del patti chiari amicizia lunga, quindi se voi non mettete i bastoni tra le ruote a me io non lo farò con voi, assolutamente."

Lancia uno sguardo fulminante a Will e Julia, facendo intendere silenziosamente ai due ragazzi che qualsiasi parola di troppo sulla serata li avrebbe cacciati nei guai.

"Adesso facciamo una cosa, presentatevi tutti con il vostro nome e una piccola nozione su di voi, cerchiamo di conoscerci meglio in qualche modo, almeno questo anno insieme lo passiamo con calma."

Lentamente la classe inizia a presentarsi, presentandosi con piccole frasi scontate al professore che li ascolta attentamente.

E proprio quando arriva a Julia e Will, gli ultimi a dover parlare, si volta verso la lavagna prendendo parola.

"Bene, perfetto ragazzi ho apprezzato tutto quello che avete condiviso con me - nel mentre prende un gesso e inizia a scrivere lentamente - il mio nome è Dylan, per voi però sono il professor O'Brien."

Punta nuovamente gli occhi verso la classe, per poi riprendere a parlare.

"Ho 27 anni, ed è il mio secondo anno di insegnamento, ma solo il primo in questo liceo."

L'occhiata di sdegno che lancia Will verso Julia fa intendere tutto il suo disprezzo verso il ragazzo, che ormai a quanto pare gli ha marchiati a fuoco.

"Ti rendi conto che stronzo?"
"Lascia stare Will, conta che chimica è soltanto 3 ore settimanali, ce la possiamo fare a sopportarlo."
"Io penso proprio di no."

"Interessante la conversazione là in fondo? Avete voglia di rendere tutti partecipi oppure sono segretini?"
La voce di Dylan risuona tra le quattro mura dell'aula in modo fin troppo imperativo.

Julia deglutisce per un attimo, sicura che non fosse affatto la stessa persona della sera prima.
Cerca qualche parola da dire, finché non è Will quello ad aprire bocca per primo.

"Oh no ci perdoni signor professore ma dato che ci ha saltato per le presentazioni, io mi stavo presentando a Julia. Sà, giusto per non sentirmi escluso."

Un risolino serpenteggia in tutta la classe, mentre Will con aria impertinente lancia un piccolo sguardo di sfida al professore.

"Allora se ci tiene così tanto si presenti pure a tutti. Anzi, presentatevi entrambi alla classe che sarà impaziente di ascoltarvi."

Julia si sente avvampare sotto lo sguardo accusatorio del professore che non si fa alcun problema a trattarli come se fossero stati loro ad aver mentito la sera prima, come se fossero loro gli adulti della storia.

"Mi chiamo Will, ho 17 anni e mi piace fare festa. Anche ieri sera, in realtà, sono stato ad una festa e lei non immagina quanto era bella la festa a cui sono sta-"

La mano di Dylan percuote pesantemente la cattedra, facendola tremare appena.
Un ciuffo gellato gli ricade nella fronte, e lui prontamente lo riporta indietro con calma.

"Penso che abbiamo capito, Will, la ringrazio."

"Non avevo concluso il discorso."
"Non mi interessa sapere altro, possiamo andare ava-"
"Nessuno ti ha mai detto di essere irritante, professore?"

Trouble - Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now