Prefazio

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Piccole gocce di pioggia si attaccano alla finestra, percorrendo il vetro da cima a fondo.
Si infrangono con piccoli tonfi netti in tutta la superficie, distorcendo la visione del panorama esterno.

Julia sbuffa, appannando appena il vetro. Chiude il suo libro di scatto, tirando poi un sorso alla cioccolata calda, ormai fredda.

I giorni piovosi di settembre non le sono mai piaciuti, soprattutto se precedono il primo giorno del nuovo anno scolastico.

Soprattutto se la sua professoressa preferita, Mrs. Phoenix, è stata costretta a lasciare la loro classe per poter andare in maternità.

L'unica professoressa riuscita a farle capire qualcosa delle infami formule di chimica.
L'unica che con pazienza l'ha seguita in un percorso di crescita, e spalleggiata per tre anni interi.

L'idea di dover ripartire da zero devasta ogni sua sicurezza, e a Julia questo non piace affatto.

Ringrazia silenziosamente il cielo di avere ancora accanto Will, amico e storico compagno di banco.

Ed è proprio di Will la chiamata che illumina lo schermo girato del suo telefono, che inizia a vibrare e desta la sua curiosità, scuotendola da pensieri negativi.

"Juls!"
"Will!"

Tutto ciò a cui pensa Julia è il motivo della chiamata improvvisa, che la porta a controllare l'ora qualche secondo dopo.

"Cazzo."
"Te ne eri dimenticata, vero?"

Julia scende dal piccolo davanzale sopra al quale stava appollaiata, girando la stanza come una trottola impazzita, tirando su da terra capi sparsi. Niente le sembra appropriato, niente la ispira, non da portare alla festa di inizio anno.

"A che ora avevi detto che ci saremmo dovuti trovare?"
"Cinque minuti fa sotto casa tua, Ju."

Julia rimira la sua immagine allo specchio, completamente sfatta e trasandata.
"Sali, vieni ad aiutarmi."
"Ti odio."

Will stacca così la chiamata, suonando al campanello poco dopo. Gli apre la sorella di Julia, Matilda.
Non è affatto sorpresa di trovarselo davanti, accogliendolo con un sorriso, ormai di routine.

Se lo è ritrovata talmente tante volte in cucina in hangover, reduce da feste ed ubriacature, che ormai è un fratello minore anche lui.

Will percorre il piccolo corridoio che lo porta in camera di Julia, che trova completamente sottosopra.

"È esplosa una bomba?"
"Non sei affatto simpatico. Aiutami a decidere cosa devo mettere, piuttosto."

Will passa in rassegna ogni vestito dentro all'armadio, affollato di felpe oversize e magliette decisamente troppo grandi.

"Sai chi ci sarà stasera vero?"
"Non me lo dire... Daniel?"

Will annuisce sapientemente, consapevole di quanto Julia abbia una cotta per lui, dai tempi delle scuole medie.

"Vestiti per bene, non come al solito da scappata di casa."

Le tira un tubino viola in faccia, che le si attorciglia al collo. Lo prende in mano e lo apre, osservando la lunghezza.
Estremamente corto, di sicuro non ideale per un giorno di pioggia.

Metà del suo armadio è ormai sparsa per la stanza, eppure continua a tirare fuori cose nuove.
Arrivano dietro alla testa di Will, mano a mano che lei le rifiuta, mentre lui le passa di nuovo in rassegna, creando outfit che sembrano fin troppo improbabili.

Un top nero incrociato e dei jeans neri a vita alta sono le uniche due cose che riesce a mettere insieme senza che facciano schifo a Julia, che completa il suo vestiario con una camicetta nera.

Trouble - Dylan O'BrienKde žijí příběhy. Začni objevovat