<<Ciro resta con me>> dissi in un sussuro mentre lo tenevo ancora per la mano, e lo vidi rivedersi di nuovo accanto a me .
<<parlam e te jj nun sacc nient >> ingoiai un nod di saliva solo al pensiero che avrei dovuto raccontare a lui della mia famiglia ma pensai che se magari io mi sarei aperte con lui anche lui lo avrebbe fatto.
<<non sono nata in una famiglia unita ne tanto meno ricca ne con i soldi, mio padre era durante il giorno fingeva di andare a lavorare e tornava a casa la sera tardi più ubriaco che mai, finiva per litigare con mia mamma e alla fine le alzava le mani, avevo un fratello e una sorella .... >>
non mi resi conto ma stavo piangendo mentre vedevo lui intento ad ascoltare le mie parole perciò decisi di continuare.
<<mia sorella a 15 anni scappò e da lì non sappiamo più niente di lei mentre mio fratello si ammalò di una grave malattia alla quale non avevamo i soldi per curarla e un giorno morì io restai con mia nonna e... vabbe il resto lo sai>> dissi io mentre mi asciguavo le lacrime.
<<sai... certe volte vorrei tanto avere una famiglia normale, unita penso come la tua, vorrei tanto avere una mamma, una spalla sulla quale piangere>> ma mi resi conto che quando nominai le ultima parole Ciro si irrigidì e si alzò dal letto .
<<h-ho detto qualcosa che non vai>> dissi io preoccupata <<saj pccre non tutt e comm sembr>> mi disse per poi accendersi una sigaretta .
<<che vuoi dire Ciro... parlami ti prego>> dissi quasi supplicandolo tanto che si sedette nuovamente sul letto accanto a me e dopo aver fatto un respiro profondo inziò a parlare .
<<e guaglion comm a me ch fann part ro sistem crescono per strada, e impari a crescere troppo in fretta patm a sett ann m res man nu fierr e m riss "spar" contr nu creatur, comm a me>> mi fecero rapprividire quelle parole facendomi portare istintivamente una mano sulla pancia.
Dove dentro di me batteva un cuore in più. Ma lo lasciai continuare .
<<da qual giorno sono cresciuto con un vuoto dentro mentre provavo odio verso mio padre ma l'unico modo per riuscire a sovrastare quell'odio era accir a tutt chell avev annanz, ma o juorn chiu brutt ra vita mjj e stat quand manna ammazzatt mammà annzan all'uocchi mjj e jj nagg putt fa nient>>
Mentre parlare di sua madre vedevo i suoi cchi lucidi farsi spenti e bui più di quanto già lo fossero mentre allo stesso tempo si riempivano di rabbia
<<chill juorn sono divent senza cor, accirev a tutt senza c pensà duje vot, song trasut ca dint p'avè uccis o megl'amich mjj, ch'ella ca jj pensav ca era fratm eppur ma trarit e quando io gli ho puntato la pistola contro per ucciderlo lui fece lo stesso premendo il grilletto ma per fortuna quella pistola era scarica senn jj stev già a lat munn e doje settiman fa quand jj stev n'do lett ro spital mann accis pur a fratm Pietro>>
Istintivamente lo abbraccia senza pensarci due volte scoppiando a piangere tra le sue braccia .
<<mi dispiace...>> sussurai mentre lui mi accarezzava i capelli <<pecche chiagj p me>> disse prendendo il mio volto tra le sue mani.
<<jj nun me merit sti lacrim>> disse mentre mi guardava con uno sguardo afflitto <<tu non sei cattivo>> dissi io riabbraciandolo.
Sentimmo come una connessione tra di noi, in quel momento, come se non ci fossero bisogno di parole perché io nostri cuori erano tanto vicini e battevano talmente forte che li sentimmo l'un l'altro.
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MY HOME MY DESTINY
RomanceLa storia di una ragazza che sta cercando di costruire il suo futuro nonostante il suo difficile passato alla spalle, fa tanto la forte ma quando si tocca il suo punto debole e tutto tranne che quello. Cosa succederà se un giorno lei incontrasse u...