capitolo 9

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(Vi consiglio di leggere questo capitolo con la canzone che trovate qui sopra oppure se non ve la porta il titolo è "BROKEN")
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Nunzia mi aveva detto che Ciro era tornato dall'ospedale e che si era ripreso quindi avevo deciso di dirglielo oggi stesso.

Ma visto che oggi avrei lavorato tutta la giornata fino a sta sera e a lui il pranzo glielo avevo già dato glielo avrei detto sta sera.

Le ore passarono mentre io avevo finito di pulire le celle dei ragazzi tranne quella do Ciro che avrei fatto dopo che gli avrei dato la cena .

Tutti gli altri detenuti erano a mensa essendo già le 8 allora ora toccava a me portare il vassoio con la cena al giovane Ricci.

Percorsi i corridoi delle celle maschili, ancora vuoti per poco, fino ad arrivare all'ultima cella, la sua.

Feci un respiro profondo prima di aprire la cella con la chiave per poi rimetterla nei miei pantaloni.

Sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso ma io non lo guardai andai diretta verso la scrivania e poggiai il vassoio.

lo sentì scendere dal letto e lo senti avvicinarsi sempre di più fino a sentire il suo respiro sul mio collo essendo che ero girata di spalle.

<<C-ciro devo parlarti>>sussurai con un filo di voce <<e sintimm ch me a ricr>> disse mentre poggiava da dietro una mano sul mio fianco.

Mettendomi ancora più ansia <<è importante>>dissi io sircura ma con la paura della sua reazione <<allora rimmel mentre m guard n'facc>> disse con tono autoritario.

Mi girai impaurita e tutto d'un fiato lo dissi <<sono incinta>> lo vidi guardami con occhi straniti <<e ch vuo a me>> sta volta fui io a guardalo con occhi straniti e sgranati.

<<e tuo figlio>> dissi cercando di farglielo capire, ma prima che potessi sentire una sua risposta sentimmo aprire la cella e velocemente Ciro si spostò da davanti a me ed entrò il comandate con uno sguardo pallido e preoccupato.

<<Isa ti stavo cercando devo dirti una cosa>> disse mentre si sentiva la sua voce tremante e preoccupata <<ditemi comandate>> dissi avvicinandomi leggermente a lui .

<<e meglio se te lo dico in privato>> disse guardando Ciro ma io non avevo nulla da nascondere <<ditelo tanto cosa può essere >> disse pensando a ciò che poteva dirmi .

<<sei sicura>> disse mentre lo vidi ingoiare un nodo di saliva <<si comandà ditemelo >> dissi mettendomi faccia a faccia con lui.

<<mi dispiace Isa ma... tua nonna è morta>> nella mia mente riecheggiano le ultime parole del comandate .

"TUA NONNA È MORTA"

Quando realizzai non mi resi neache conto di star piangendo disperatamente vedevo tutto sfocato e quella parola ...

È MORTA mi sta stava massacrando .

<<non è possibile... non è vero anche lei nooo!!!..>> dissi mentre lentamente mi lasciavo cadere sul pavimento, mostrando quella parte di me che nessuno aveva mai visto .

<<Isa calmati ti prego>> alzai lo sguardo verso il comandate e avrei tanto voluto mantenere la calma in quel momento ma avevo talmente il cervello in confusione che non capì più niente.

Mi alzai da terra, asciugando le lacrime che ormai scendeva sole sul mio volto e tirai su col naso .

<<no comandà>> dissi facendo di no con la testa <<voi non potete capire>> dissi mentre continuavo a disperarmi portandomi entrambi le mani sui capelli.

<<Calmati ti prego>> disse provando ad avvicinarsi e mettendo una mano sulla mia spalla che io però tolsi bruscamente.

<<come faccio calmarmi?! Come faccio? Sapendo che è colpa mia se mia nonna è morta perché non sono stata capace di procurarmi 500 euro per una cazzo di cura ?? Ah come faccio?>> dissi urlando fuori di me .

<<sono rimasta SOLA!! mia nonna era l'ultima cosa che mi era rimasta ora come potrò crescere mio figlio da sola, senza sold->>

<<tu sei...>> disse incredulo il comandate mentre io annuivo tra le lacrime .

<<come posso dare un futuro a questo bambino!? Senza soldi senza una casa senza nessuno che mi possa aiutare?!!>> dissi urlando fuori di me e portando istintivamente una mano sulla pancia .

<<i-io non c'è la faccio>> dissi lasciandomi cadere tra le braccia del comandate <<shh Isa mi dispiace ma sono sicuro che ce la farai ci siamo noi>> disse dandomi un bacio tra I capelli.

Mi fece sedere sul letto della cella quello che si trovava sotto al letto di Ciro, mentre lui era lì che mi fissava con le braccia conserte ma io non gli diedi peso.

Il comandate mi passo un bicchiere d'acqua che io presi facendo un sorriso forzato e bevvi.

<<puoi stare qui fin quando vuoi tu>> disse mentre si abbassò metttendosi alla mia altezza .

<<grazie Comandante>> dissi sorridendo un po più calma di prima .
<<cercherò di trovarti una cella libera ma per ora è questo l'unico letto libero>> disse guardando prima Ciro e poi me.

<<v-va bene non vi preoccupare già state facendo tanto e non dovresti>> dissi io ringraziandolo.

<<riposati ora>> disse lasciandomi un bacio in fronte <<marraccumn nun fa strunzat Ciro>> disse gaurdandolo seriamente per poi andare via .

Mi portai una mano alla testa per quanto mi stava scoppiando mentre la nausea inziava a farsi sentire .

<<Bella>> disse Ciro sedendosi accanto a me sul letto e io lo guardai per la prima volta nei suoi occhi neri come la pece.

Mi accarezzò i capelli, mentre io mi irrigidi al suo tocco, non avevo dimenticato quello che mi aveva fatto e ammetto che dormire insieme a lui mi faceva paura ma per non dormire per strada avrei fatto di tutto.

<<nun avè paur... nun t facc nient>> disse lasciandomi un bacio in fronte e per un attimo mi sentì il cuore scoppiare, un emozione nuova che non avevo mai provato e che pur in quel difficile momento non avrei dovuto provare .

<<stu criatur e pur o mjj tu nun t preoccupà jj nun t facc mancà nient>> disse guardandomi intensamente e facendomi perdere in quelle sue redine nere.

<<C-Ciro tu non devi io me la caverò>> lo senti respirare rumorosamente per poi darmi nuovamente un bacio in fronte <<mo ruorm po ce pnzamm>> disse alzandosi dal letto ma io gli afferrai il braccio si voltò nuovamente.

<<C-Ciro tu non devi io me la caverò>> lo senti respirare rumorosamente per poi darmi nuovamente un bacio in fronte <<mo ruorm po ce pnzamm>> disse alzandosi dal letto ma io gli afferrai il braccio si voltò nuovamente

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