36. Il Cavaliere della notte

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Guardandolo meglio, mi accorgo che è ingiallito e ha il bordo abbastanza rovinato. Le scritte scure, organizzate in colonne, risaltano molto sullo sfondo che un tempo doveva essere chiaro.
Dispiego il foglio e ho la conferma che si tratti di quello che già avevo intuito.
È una pagina di giornale.
Più la guardo più mi accorgo di quanto sia ridotta male. Di quanto tempo fa sarà?

Sotto la grande scritta "Daily Mail" intercetto la data di emissione del periodico e realizzo che risale esattamente a venti anni fa.
Chi è che conserva un giornale per così tanto tempo?
Abbasso lo sguardo e leggo il titolo in sovrimpressione.

"Londra, sparatoria nel centro della città: morti due agenti segreti"

Mi si forma un groppo in gola a quelle parole e non so neanche il perché.
Le mie iridi si muovono velocemente verso il paragrafo immediatamente sottostante la foto di una macchina.
Un finestrino presenta un foro circolare, origine delle tante crepe che rigano il vetro.

"Lo scorso venerdì 20 maggio la città di Londra è stata lo scenario di un altro bagno di sangue.
Alle ore 06:23 gli abitanti della capitale londinese sono stati svegliati dal suono di sette proiettili sparati contro una Audi A4, appostata a Leicester Square.
L'uomo che impugnava la pistola, ripreso solo di spalle dall'unica telecamera non disabilitata, sembra esserci avvicinato durante l'azione.
Niente da fare per i due passeggeri: i due avrebbero provato a scappare uscendo dall'abitacolo attraverso i sedili posteriori ma sarebbero finiti ugualmente nel mirino dell'uomo.
Le ricostruzioni degli inquirenti lasciano credere che uno dei due, un uomo sui trentacinque anni, abbia cercato invano di interporsi tra il carnefice e la donna che viaggiava con lui per tentare di difenderla. Ciò nonostante, la storia presenta un terribile epilogo.
Al momento del loro arrivo, le ambulanze non hanno potuto che constatare il decesso di entrambi.
Dopo essersi assicurato che i due ragazzi fossero morti, l'uomo sarebbe salito al volante dell'auto, ritrovata a dieci chilometri dalla zona del delitto.
Restano ancora ignote le identità delle due vittime: di loro sappiamo solo sporadiche informazioni, la più importante delle quali  sembra essere che entrambi erano agenti segreti e che, al momento della loro morte, erano a pochi minuti dal termine dell'orario di servizio"

Una strana sensazione di tremolio mi assale mentre, con cautela, piego il foglio e lo ripongo al suo posto, imponendomi di non pensare a quanto ho appena letto.
Semplici parole sono state sufficienti a farmi rabbrividire da capo a piedi e non riesco a pensare ad altro. Mi sembra di essere in grado di vedere la scena davanti ai miei occhi e, sebbene siano passati anni, l'inquietudine oscura la felicità che caratterizzava questa mattina.

Ogni cosa inerente a questo diario riesce ad influenzare il mio umore in maniera del tutto negativa.
Tento di distrarmi, afferrando una penna dal fondo del comodino con mani tremanti.
Allontano i pensieri negativi, o almeno, ci provo, e afferro il biglietto che avevo precedentemente trovato.
Sono sul punto di poggiare la punta della biro azzurra su quello quando mi accorgo che sembra essere già macchiato di inchiostro.
Volto il biglietto ed effettivamente ci sono delle parole scritte sopra.

"Sono venuto a conoscenza di quanto accaduto. In passato ho fatto ricorso anche io all'aiuto di un detective, dicono sia il migliore in circolazione.
Si chiama Nate Knight"

Boccheggio quando capisco di cosa si tratti. Ma questo è il biglietto della discordia!
A quanto pare non c'era bisogno che mi affannassi tanto, tempo fa.
Nate Knight.
Non mi sembra un nome del tutto nuovo. Ho l'impressione di averlo già sentito da qualche parte...
Ci rifletto un po' ma non arrivo ad una soluzione.
Forse mi sbaglio!

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