The eyes...they never lie.

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Di fronte a me si siede Alexander, che mi guarda ma non dice niente.

Noah è al capotavola, distante troppo per poterlo vedere bene.

Sta parlando con Mike, e sembra una conversazione abbastanza accesa, nonostante non si senta nulla di quello che stanno dicendo.

«Buongiorno signorina, ho cucinato un sacco di cose, cosa desideri?.» Marisa mi affianca e io sorrido imbarazzata.

«Grazie per avermelo chiesto. Credo che penderò un pezzo di crostata.» lei fa per prendere il dolce ma io la blocco.

«Tranquilla, Marisa, faccio io.» lei alza le mani e mi sorride.

«Fa sempre così, tranquilla ti ci abituerai.» mi sussurra Aiden, io annuisco e guardo Alexander.

Sentivo che mi stava osservando.

«Non dimenticarti di stasera.» mima con le labbra, e io annuisco sbuffando.

«Non è colpa mia se quella sera ti sei presentata senza il minimo preavviso, ringrazia che per lo meno sei con me e non con quel bastardo di Conner.» sussurra quelle parole che a stento riesco a sentire e lo colpisco sotto il tavolo dandogli un calcio, facendolo sussultare.

«Sta zitto la prossima volta. Se avessi saputo che sarei finita in un giro di gare clandestine, puoi stare sereno che non mi sarei nemmeno avvicinata a te.» lui ringhia e io continuo a magiare.

Si massaggia la gamba ed Eva lo nota.

«Tutto bene tesoro?.» gli chiede, lui guarda me e io rido.

«Si, ho solo sbattuto contro il piede del tavolo.» lei annuisce e torna a sedersi accanto a mia madre.

Finiamo di fare colazione e io rimango in cucina da sola con Marisa.

Tutti sono usciti di casa per fare commissioni.

Tutti tranne Eva e mia madre che stanno lavorando nell'ufficio della prima.

«Allora...a me piace essere diretta, cosa c'è tra te e Albert?.» Marisa si blocca mentre sta posando i piatti e un mezzo sorriso nasce sulle sue labbra.

«Sei sveglia allora.» io rido.

Posa i piatti e si gira completamente verso di me, facendomi capire che le sue attenzioni sono su di me.

«Guarda...ti rispondo, ma tu dimmi, cosa c'è tra te e Alexander?.» io sbianco.

«Tra me e...Alexander? i dispiace ma sei fuori strada. Cosa te lo fa pensare?. Non so cosa tu abbia visto ma non c'è assolutamente niente!.» comincio a straparlare.

«Ragazza mia...non ti ha mai detto che nessuno che gli occhi non mentono?.» io sbuffo.

«Potrei dirti la stessa cosa, ad Albert brillavano mentre parlava con te...o meglio filtrava.» lei arrossisce

«Non stavamo filtrando! non ho più l'età per fare queste cose da adolescenti con gli ormoni alle stelle.» io alzo gli occhi al cielo.

«Perciò mi dirai cosa c'è tra voi due o dovrò tirare a indovinare da sola?.» lei sbuffa

«Stavamo insieme prima che io andassi via, e lui, a quanto mi hanno riferito, ci stava molto male, proprio come me e quindi adesso che sono tornata...»

«Siete tornati anche voi due insieme.» concludo per lei.

Annuisce.

«Però nessun oltre al signorino Aiden sa di questa cosa, perciò non farne parola con nessuno, intesi?.» io annuisco.

«Non sarò io a farlo sapere a tutti, ma credo che ormai sappiano ogni cosa...sai, non era molto difficile capirlo stamattina, ti ripeto che gli brillavano gli occhi, e se avessi avuto la visuale anche dei tuoi, sono sicura che avrei potuto affermare la stessa cosa.» lei sorride e abbassa lo sguardo un attimo.

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