Girls night pt.2

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«Ciaoo, puoi darmi una vodka liscia?.»

«Due.» aggiungo e quando parlo, il barista alza lo sguardo verso la mia direzione.

«Tutto okay?.» gli chiede Emma, e lui annuisce prontamente, staccando gli occhi da me e piantandoli sui nostri drink.

Quando si allontana, Emma si gira a guardarmi con un sorriso a 32 denti.

«Cosa?.» le chiedo, mangiando una delle patatine presenti nella ciotolina davanti a noi.

«Non hai visto il modo in cui ti ha guardata?.» io alzo gli occhi al cielo.

«Non ho visto niente, e in più non sono in cerca di relazioni o cose simili.» lei mi rivolge un'espressione che sta letteralmente urlando: non ti crede nessuno.

Ma io lascio perdere, bevo il drink che mi ha portato il ragazzo, e l'espressione che fa Emma mi lascia perplessa.

«Cosa?.» le chiedo, lei prende qualcosa da sopra il bancone.

«Guarda!.» mi morta un biglietto che apparentemente era sotto il mio bicchiere, dove c'è scritto un numero di telefono.

«Oddio!.» Emma comincia a esultare, applaudendo ma io la blocco tenendole le mani.

«E' una serata solo per ragazze, non dobbiamo pensare ai ragazzi.» lei annuisce e mette il bigliettino dentro la mia borsetta.

«Non si sa mai, potresti pentirti di non averlo preso.» annuisco.

«Adesso balliamo un pò?.» le chiedo, lei annuisce prontamente e ci buttiamo in mezzo alla mischia.

Mi ha portata in uno di quel locali che mette solo canzoni spagnole, le mie preferite.

Anche per questo sono molto più sciolta nel ballo.

«Ti sta guardandoo.» Emma si piazza dietro di me, aiutandomi a muovermi meglio, credo per attirare di più l'attenzione del ragazzo.

Io lo guardo, ma poi distolgo lo sguardo per concentrarmi sulla mi amica.

«Hey, senti...ho le gambe un pò stanche, ci sediamo?.» Emma mi chiede se possiamo fermarci mentre si tocca il polpaccio, io annuisco e lei, come se si fosse ripresa, mi trascina e si siede proprio davanti al barista che prima mi guardava.

«Scusa hai del ghiaccio?.» il biondino annuisce e lei si abbassa per toccare il polpaccio.

«Prendilo tu.» mi chiede e i0, sbuffando, prendo il ghiaccio che il biondino mi passa.

Così facendo, mi tocca la mano.

Io sospiro.

Emma dal basso chiede:

«Ti ha toccato la mano?.» annuisco controvoglia, e lei sorride.

«Emma, secondo me stai ingigantendo la cosa-.» lei si alza di scatto.

«Scusa, f0rse sto esagerando anche questa volta. Andiamo a ballare.» finalmente ha capito, mi prende per mano, lasciando il ghiaccio sopra il bancone e mi trascina nuovamente a ballare.

«Sono contenta di passare del tempo con una mia coetanea, non mi accadrà da tempo.» le rivelo.

«Sono d'accordo.»

È proprio tutta la serata non facciamo altro che raccontarci le nostre storie passate, bere e ballare.

La serata perfetta insomma.

***

Il mal di testa post sbornia mi assale completamente.

Quando mi alzo dal letto e controllo il cellulare, comincio a leggere la miriade di messaggi che ieri sera Emma si è divertita a mandarmi.

Sweet HellOnde as histórias ganham vida. Descobre agora