"Hyunjin?" domando di nuovo alzando un po' la voce e lo trovo seduto che mi dà la schiena.

Ha la testa mandata all'indietro, le braccia ai lati su cui si sorregge.
La sua bottiglia d'acqua è aperta sul suo comodino e ha le guance gonfiate.

"Mh" mugugna abbassando di più la testa per potermi vedere.

"No nulla.. pensavo non ci fossi" borbotto.

Lo guardo stranito di questa improvvisazione. Ha forse avuto un incubo? Si sente male?
"Perchè sei sveglio?"

"Mi stavi sognando?" mi chiede di rimando deglutendo l'acqua e scuotendo la testa gli rispondo.

"No, ma perché?"

"No, chiedo cosi..." scuote la testa e ritorna a guardarsi davanti.

Mi avvicino a lui mettendogli una mano sulla spalla con preoccupazione evidente nei miei gesti.
"Ti senti male? Qualcosa non va?" domando piano, come a voler attutire l'impatto delle mie parole in caso lo ferissero.

"No no principessa." sorride "Tutto ok"

Rimango un attimo in silenzio rimuginando lentamente le sue parole.
"Hai... hai avuto un incubo?" gli chiedo piano di nuovo.

In risposta Hyunjin inizia a ridere confondendomi. Non capisco cosa ci sia di cosi tanto divertente in tutto questo.
Un incubo può essere anche traumatico e lui ci ride sopra.

"Principessa," mi chiama poi "io non sogno mai gli incubi. I miei incubi sono reali" conclude girando la testa e sorridendomi con sincerità scherzsa e quasi gioia.

Deglutisco e sento una scossa percorrere la mia spina dorsale. Mi ha dato i brividi la sua affermazione che assieme al suo sorriso, quasi 'maniacale' e psicopatico non aiuta.

Prima che potessi dire qualcos altro, mi incoraggia a ritornare a dormire. Senza obiettare lo ascolto e abbracciando il mio orso chiudo gli occhi dandogli l'impressione che sono intenzionato ad addormentarmi.

Sento lo stesso i suoi passi uscire dalla stanza chiudendo la porta e li sento, lontani, come se salisse i gradini delle scale.

Mugugno infastidito dalla mia incolmabile curiosita e mi alzo dal letto indossando le mie ciabatte.
Corro fuori dalla mia stanza iniziando a salire le scale per il terzo piano. Nessuna delle porte è aperta tranne che quella della biblioteca che è leggermente socchiusa.

Ci entro senza esitare, senza paura. Quel che mi farà mi farà, non me ne fotte un cazzo. Devo sapere che gli è preso. Non è normale che il perverso, malizioso, arrapato Hyunjin si sia 'evolto' in qualcosa di così fragile.
 Mi sembra che io sia forse riusc ito a vedere un po' del suo essere, dnetro di lui, rotto attraverso il suo sorriso da psicopatico.

Tutte le librerie sono posizionate ordinatamente nelle solite due file. La stanza è sempre la stessa con un piccolo dettaglio che mi salta all'occhio ora.

Ci sono delle scale, in legno di quercia, che portano a una botola nel soffitto da cui proviene una luce fioca ma che illumina abbastanza la stanza buia.
Avanzo di pochi passi, col cuore in gola, arrivando ai piedi della rampa.

Con un respiro profondo mi aggrappo al corrimano e comincio a salire in silenzio e lentamente.

La luce diventa sempre più forte finchè la vista davanti ai miei occhi si espande in una terrazza scoperta, enorme e vuota.

Salgo gli ultimi gradini e infine arrivo coi piedi sulla superficie dello spazio aperto.

Soffia molto forte il vento, qui, per cui avvicino le braccia per cercare di mantenere un po' di caldo almeno nel petto e nelle braccia.

In fondo in fondo alla terrazza, al confine nella parte del davanti della casa si trova in piedi con le mani in tasca come al solito e la testa rivolta al cielo. Ma è sopra a un gradino rialzato che sarebbe il 'recintello' della terrazza.

"Perchè mi hai seguito?" domanda sbloccando il silenzio.

La sua voce è la solita ma più ferma e il tono è neutrale e un po' secco tanto che la freddezza del suo tono è più forte del vento.
Mi avvicino di alcuni passi arrivando a qualche metro dietro di lui e noto che sia in piedi sul bilico della terrazza.

Però è bellissimo... il vento che soffia sui suoi capelli facendoli svolazzare all'indietro, come la sua maglietta.

"Ero in pensiero. Pensavo stessi male e non volessi dirmelo" gli rivelo senza aspettare troppo.

Rimane in silenzio. Non si muove dalla sua posizione il che mi accelera il battito dalla paura che da un momento all'altro posso sbilanciarsi in avanti, senza accorgersene.
Colgo l'attimo per sollevare la testa e guardare il blu del cielo notturno in cerca di qualche stella da rimanere a fissare su cui alleviare la mia preoccupazione

"Non ci sono stelle oggi. Inutile che guardi" irrompe di nuovo.
ma la sua voce è piu vicina, appunto me lo ritrovo davanti per cui sussulto.

Che infarto... sussurro portandomi una mano all'altezza del cuore.

"Non voglio più vederti venire qui. Non devi nemmeno pensarci. Torna in camera e dormi" ripete addolcendo un po' la voce.

Corruccio le labbra guardandolo, sperando di fargli un po' di pena ma nulla.
"Principessa... non funziona, lo sai. Vai" indico con gli occhi la botola e la guardo anche io.

Sospiro guardandomi i piedi.
Mi avvicino al corvino avvolgendo la sua mascella con le mani. La sua pelle è fredda a contatto coi miei palmi caldi.
"Se stai male, me lo devi dire" gli dico piano guardandolo negli occhi.

Mi guarda e basta prima di abbassarsi e abbracciarmi strettamente.
Avvolge le miebraccia attorno al suo collo sospirando.
Mi sento sollevare da terra e venir stretto piu forte.

"Grazie principessa" sussurra al mio orecchio.
Sorrido leggermente e accarezzo i suoi capelli, cogliendo l'occasione per inspirare il suo odore.
I suoi feromoni sono calmi, molto più calmi di prima.

Mi rimette coi piedi sul pavimento e si allontana, senza lasciarmi andare. Nemmeno io tolgo le braccia dal suo collo e rimango a guardarlo visto che anche lui lo sta facendo.

"Adesso..." sussurra "torna a dormire"

"No." nego prendendo la sua mano con decisione "Andiamo a dormire. E questa volta mi ascolti, perchè non mi ascolti di solito" ribatto e lo trascino cominciando a scendere le scale con lui dietro di me.

Quando scendo coi piedi ai piedi della rampa di scale, Hyunjin lascia andare la mia mano e usa un bastone per piegare le scale verso l''alto e  chiudere la botola.

"Contento? Andiamo" dice inclinando la testa di lato e spingendomi per le spalle fuori dalla biblioteca, giù per le scale e dentro la stanza.

"Ricorda che se stai male me lo devi dire" gli affermo di nuovo camminando sulle ginocchia fino al mio cuscino.

Mi sdraio e abbraccio il mio orsacchiotto cominciando a prendere sonno nuovamente.
Sento il corvino sdraiarsi lentamente dietro di me, per poi avvicinarsi.
Mi avvolgele braccia attorno alla vita inoltrando le mani sotto la mia maglia.

Trattengo il fiato e ritiro lo stomaco in dentro al contatto delle sue dita fredde con la mia pelle calda.

Lo sento avvicinarsi maggiormente il che mi fa socchiudere gli occhi; sprofonda la sua faccia sul mio collo, annusando e baciando quel punto prima che sento le sua ciglia sbattere e poi chiudersi, slleticando la mia spalla.

Sorrido leggermente e chiudo gli occhi anche io addormentandomi.

''''⛓️''''

troppo soft l'ultima parte, mi ha devastato

100 Days || нуυηℓιχWhere stories live. Discover now