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//Felix//
Felix... principessa... mhh...

Apro gli occhi di scatto sussultando nel sonno.
Sbatto le palpebre un paio di volte per adattare la vista e mettere a fuoco il posto in cui mi trovo.

Cosa. Ho. Appena. Sognato. ?. !.

Non mi sembra normale fare sogni così alterati, io non pensavo di poter mai esserne in grado. Nemmeno per errore.
Sarà perché sono voglioso, ma non mi sento così affatto. Da sveglio almeno...

Solo quando ero in calore capitava che pensassi a cose poco caste raramente, però. Sto mentendo.
È l'effetto della mattina.

Calmatomi leggermente e regolarizzato il mio respiro, mi metto seduto abbracciando le coperte al petto. Guardo un punto indefinito nel mobile alla parete davanti ai piedi del letto.

Sposto la coperta dalle gambe, indosso le ciabatte e vado in bagno.
I ricordi del sogno affiorano e accarezzano la mia mente ancora e ancora riportandomi quell'immagine schifante ma eccitante ancora davanti agli occhi.

Perché devo fare sti sogni...

Apro il rubinetto e lo punto a sinistra per far diventare calda l'acqua. Essendo inizialmente fredda, raccolgo un po' d'acqua nelle mani e la passo sulla faccia sentendo i brividi espandersi nelle mie braccia, nella mia schiena e ovunque.

Cosa farò oggi?

Faccio peso sulle braccia che avvinghio al bordo del vasto lavandino in marmo bianco.
Le gocce d'acqua precipitano dal mio volto e si schiantano sulla superficie liscia del lavandino.
Mando i capelli indietro respirando profondamente per potermi calmare.

Afferro il mio asciugamano e lo strofino sul viso, lo metto al suo posto.

Perché ho una così brutta sensazione... come se succederà qualcosa di inaspettato. Ma proprio...

Lascia stare, Felix... non sarà nulla

Esco dal bagno.
Per quanto cerchi di convincermi che non succederà nulla di terribile, ho la costante convinzione che sicuramente accadrà qualcosa. Non dico brutta, ma qualcosa. E non voglio immaginare cosa.

//Hyunjin//
"Grazie"
Ringrazio il mio assistente per il mio caffè pomeridiano mentre leggo e rileggo le mie parti del nuovo copione.

"Che bravo... ripassi le tue parti per non essere un fallimento"

La fastidiosa e rompicazzi voce del signorino Kim eccheggia alla mia destra.
Sorrido fintamente compiaciuto e mi giro verso di lui tenendo tra le labbra la cannuccia nera del mio bicchiere.

"Il fallimento si evita per questo signorino Kim. Come mai nei paraggi e non... nel proprio nido?" domando per trovare un qualcosa da dire per mandarlo via dalla sua prossima risposta.

"Bisogna avere delle pause ogni tanto, dalle lezioni di volo. No, signorino Hwang?"

"Sì. Io sono al mio nido nonostante sia in pausa, se noti. O sei un pulcino così piccolo da non riuscire nemmeno a guardare?"
Il suo silenzio è solo vittoria.

"Adesso smamma" ringhio acidamente trattenendomi dall'usare la mia voce da lupo.
Non voglio spaventare questo bastardo, sarebbe uno spreco di energie.

Lui alza le mani in segno di resa e esce dalla sala del mio set diretto al suo piano.
Più lontano mi sta meglio è. Non ho l'intenzione di perdere fiato solo per scacciarlo via ogni volta.

* * *

Salgo in macchina e la faccio partire in direzione di casa.
La cintura di sicurezza è soltanto un lontano ricordo visto che la polizia non c'è in strada a controllare come di giorno. Ci sono ovviamente i controlli di velocità e per quello non nego di sentirmi sott'occhio.

100 Days || нуυηℓιχOnde histórias criam vida. Descubra agora