Capitolo 22 (Anthony POV)

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Il giorno dell'appuntamento arrivò.

Ero ormai già pronto, spruzzai intorno a me tanto profumo ed ero pronto per andarmene.

Ma quando aprii la porta, per poco non mi prendevo un infarto.

Un Stephen con le braccia incrociate era lì davanti alla porta e pensando che non ci fosse nessuno, la aprii alla leggera.

Quel tipo prima o poi mi avrebbe fatto morire di crepacuore.

Non diceva nulla, sembrava piuttosto silenzioso. Ma la faccia diceva il contrario, era sul punto di domandarmi qualcosa. Anche se non capivo il suo ammutolirsi dato che Stephen non faceva altro che parlare.

Inutile dire che la sua domanda era "dove vai?" e quindi andai subito al dunque.

«Esco con Meredith»

«Lo immaginavo»

«E allora perché me lo domandi»

«Domandare è lecito, rispondere è cortesia» mi rispose lui con un tono un po' secco.

«Detto questo, ti posso consigliare qualche posto per l'uscita? Soprattutto per la scelta del ristorante»

Mi avrebbe fatto comodo considerando che lui era di Dublino e conosceva i migliori ristoranti della città ma per come mi ero comportato pochi secondi fa, non credevo di meritarmelo.

«Qualche dritta mi potrebbe essere utile...» risposi io un po' imbarazzato.

«Magari un ristorante che si possa mangiare bene, non importa il budget perché sarò io ad offrirle la cena»

«Wow! Che gentleman! È indubbio che quella ragazza ti abbia rapito il cuore, basti pensare come tu l'abbia difesa dalle angherie di Scarlet al pub»

«A prescindere l'avrei difesa dopo le cattiverie gratuite che aveva detto... quella stronza»

«Io non voglio sembrare indiscreto, la mia è pura e semplice curiosità ma come mai lei ti piace così tanto? Cos'ha lei di speciale rispetto alle altre?»

Questa domanda non me l'aspettavo e mi spiazzò del tutto. Tra l'altro Stephen usò un tono piuttosto discreto e quindi la sua non era la tipica domanda da impiccione. Voleva semplicemente sincerarsi del perché avessi preso una bella cotta per Meredith.

«Beh... ecco... come dirtelo...» incominciai grattandomi la nuca imbarazzato.

«Non so come spiegartelo però sento che lei è la persona giusta: è dolce ma allo stesso tempo onesta. È discreta ma ti dice sempre la verità. È gentile, cortese e poi... sento il bisogno di proteggerla»

«Proteggerla? E da chi?»

«Proteggerla da chi osa spegnerle il suo bellissimo sorriso»

Silenzio generale. Avevo detto una cazzata?

«Amico, porcaputtana... te l'ha fatto venire proprio duro!»

«Chiudi quella cazzo di bocca ed evita le allusioni sessuali per una volta buona!»

«Ora che ci penso, Micheal mi avevano accennato che lei non aveva proprio amici prima che lo conoscesse. Mi è stato riferito che è stata bullizzata dai suoi compagni di scuola e di conseguenza fa fatica a fare amicizia»

«Lo so, me l'ha detto pure a me»

«Non pensavo che parlassi ogni tanto con Micheal»

«No, me l'ha detto Meredith in persona quando la portai in quel bar in stile francese»

«È la tua prima cotta?»

«Che cosa?»

«Dico, è la prima volta che ti innamori di una ragazza oppure prima di lei hai avuto una relazione?»

Rose e FocacceWhere stories live. Discover now