«Ritorna sulla terra con noi» Scott cominciò a ridere insieme a Ben che aveva delle occhiaie visibili. Probabilmente non dormiva da giorni, i problemi con l'insonnia peggioravano.

«Quando ti decidi ad entrare?» Ben mi circondò le spalle con il braccio ma lo fulminai. Non volevo essere toccato.
«Ookay» Si allontanò alzando le mani in alto e roteando gli occhi in cielo.
«Caramella?» Mi porse la caramella e scoppiai a ridere.

«Sei un coglione» Ridacchiai e li seguì dentro.
Mi vennero fatte diverse occhiate dai presenti. Occhiate che potei soltanto percepire, non mi andava di guardare nessuno.
Come sempre.

Patrick ci raggiunse e ci porse due bicchieri pieni di Whisky, afferrai entrambi i bicchieri e mandai giù come acqua.
«Vedrai i draghi tra qualche minuto» Ben mi picchiettò la guancia e io alzai il sopracciglio destro.

«Credi che non sia in grado di reggere sta merda?»
«Pfff»

«Nessuno la regge, non farti supereroe» Fulminai Aidan a quella frase e Patrick decise di cambiare discorso.
«Che dite? Questo anno scolastico lo supero?» Ironizzò Patrick.
Venne bocciato una volta alle medie e un'altra l'anno scorso, colpa mia.

«Prova a superare 3 giorni senza segarti.» Scott si toccò il ciuffo biondo cenere.
«Io non mi sego. Io scopo.»
«A proposito di scopare» Aiden mi guardò «Attento ai letti» Ridacchiò insieme a Scott.
«Cazzo, Price, se mi rompi un fottuto letto mi paghi.» Patrick mi rimproverò.
Ma chi cazzo era? Il mio fottuto padre?

Lo ignorai, ero concentrato su qualcos'altro.
«Non sentite degli occhi felini puntati addosso?» Fui calmo nel dirlo. Sfidavo con lo sguardo la mocciosa, poi, feci l'ultimo tiro alla sigaretta e senza distogliere lo sguardo lasciai uscire il fumo dal naso.
I miei amici si guardarono intorno poi la trovarono.
«Garcìa» Borbottò Aidan. Mi suonò così infelice che mi girai a guardare la sua faccia. Sembrava un depresso.

La squadrai e notai il vestitino rosso che indossava. Era aderente e tracciava bene le curve del suo corpo.
Le gambe snelle e lisce tremarono ad una sola mia occhiataccia fredda.

«Mangia la cazzo di caramella, comandante» Ben, imitò la voce della mocciosa così bene che scoppiai a ridere.

«In un'altra vita sei donna, Ben.» Gli guardai la cerniera dei cargo neri che indossava.
«Una donna cazzuta.» Sputò fuori la stronzata colossale che tanto mancava da ore.

«Mi vedi con una gonna?» Ben girò sulle punte dei piedi poi mi guardò aspettando una risposta.
Ma era serio sto qua?
«Con il gonnellino si» Lo presi in giro e lui mi alzò il dito medio.

Due ragazze si avvicinarono e me e cominciarono a stuzzicarmi con dei balli provocanti. Si strusciavano sulla mia coscia e potei percepire la loro voglia di sesso. Erano affamate e io dovevo sfogarmi.
Tirai indietro i capelli della mora che gemette e mi mise una mano sui pantaloni. La ragazza dai capelli blu, invece, non faceva altro che portarsi la mia mano sotto alla sua gonna. Le mutandine erano bagnate e il respiro affannato.

Ben e Aidan se ne andarono, non amavano guardarmi sbattere delle ragazze davanti a loro.
Non capivo se fosse per invidia o per fastidio.

Senza curarmi che fossimo in pubblico, le infilai le dita nell'intimità. Cominciai a penetrarla con le dita, le divaricò ancora di più le gambe e appoggiò una mano alla parete.
Limonai la mora, le infilai la lingua in bocca. Mi accorsi del gusto di tabacco che aveva ma lo ignorai e spinsi la lingua più affondo.

TeenWhere stories live. Discover now