ashley, una lontana parente di maddy, perde la madre, e il padre è sparito da quando era piccola, quindi si ritrova costretta a trasferirsi e a vivere da maddy. lei è sempre stata una spacciatrice, vendeva a basso prezzo perché di soldi ne aveva in...
a volte mi chiedo perché il mondo sia così crudele, ma ogni volta che me lo domando non trovo mai una risposta. non starò quì a raccontarvi infanzia non infanzia o cazzate del genere, dico solo che ci sono di sicuro vite passate meglio di come io sto passando la mia. mio padre non lo vedo da quando ne ho memoria, mia madre è stata uccisa e adesso dovrò andare da mia cugina di quarto grado, da quello che ho capito. mi ricordo che ci eravamo viste qualche volta, da piccole, ma non mi ricordo più come è fatta. ha la mia stessa età quindi almeno dovremmo andare d'accordo. spero almeno di trovarmi bene qui, anche se probabilmente starò in casa tutto il giorno tutti i giorni, uscendo solo per spacciare o robe del genere. sono ferma ad aspettare la macchina di sua madre da parte alla stazione ormai da 20 minuti. a un certo punto una macchina accosta vicino a me e scende una signora che viene verso di me
<<ashley quanto tempo! come sei diventata bella!>>
mi chiedo da dove prenda tutta sta energia a quest'ora, io anche se ho bevuto 5 caffè non riesco a essere così energica
<<vieni, sali pure, ti accompagnamo a casa>>
entro in macchina e vedo una ragazza dai capelli neri con un lungo eyeliner che mi guarda e mi sorride
<<io sono maddy>> <<ashley>> le rispondo
sembra simpatica, non penso che avremo problemi.
skip time
sono nella mia stanza a sistemare le mie cose da un po, quando sento bussare
<<avanti>>
maddy entra nella mia stanza con un vestito da festa
<<io vado a una festa di un mio amico, vuoi venire con me? arriva una mia amica tra un po>>
io a una festa? si starà sbagliando perché se c'è una persona da festa, quella di sicuro non sono io
<<emm scusa ma non ho nessun vestito da festa e non conosco nessuno>> <<ci penso io a tutto, non preoccuparti>> <<okay>>
non avevo nessun modo di risponderle quindi mi sono lasciata sottomettere.
<<vieni>>
mi prende per il polso e mi porta in camera sua, facendomi sedere su una sedia davanti a uno specchio.
<<aspetta qui>>
va in quella che penso sia una cabina armadio e poco dopo esce con un vestito nero tagliato ai fianchi
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<<ti starà da dio>> dice venendo verso di me per vedere se fosse della mia misura <<maddy non è che hai qualcosa di un po meno provocante?>>
mi guarda male e fa una smorfia
<<stai scherzando spero>> <<no, pensavo di andare lì con questi>> dico indicando il mio maglione largo e i jeans. lei mi squadra e si mette a ridere
