VENTIDUE

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«Siamo in finale!» Mattia strilla abbracciandoci forte, guardo Angelina ridacchiano e lei fa lo stesso.

«Sono così felice». Confessa la mia amica sulla mia spalla, ha il viso umido per le lacrime versate poco prima.

«Ma ancora non possiamo festeggiare.» Sospiro, sciogliendo l'abbraccio.

Annuiscono, capendo a cosa mi sto riferendo. Vorrei davvero poter semplicemente essere felice per me stessa e i miei due amici, vorrei poter gioire e festeggiare. Ma non riesco, penso solo a quello che sta succedendo in studio. Riesco solo a pensare a come dovrei reagire se fosse Aaron ad entrare con la felpa e non Wax, come sto sperando.

«Che ansia.» Angelina saltella per la stanza, mentre io rimango seduta sugli scalini senza riuscire a parlare.

«Come state?» Salto in aria sentendo la voce di Maria che mi coglie alla sorpresa. Ci giriamo tutti insieme verso l'auto parlante, come se potessimo magicamente vederla.

«Bene, ma male.» Ridacchio. «Sono davvero felice di essere in finale.» Ammetto.

«Io ancora non ci credo.» Sorride Mattia, con gli occhi lucidi.

«E cosa c'è che non va?» Domanda

«Vogliamo sapere chi è il quarto». Le confessa Angelina, stringendomi una mano, l'altra la sto mangiando per la tensione, distruggendo lo smalto che con fatica mi ero messa ieri.

«Per voi chi entrerà da quella porta, o meglio, chi sperate lo faccia?»

«Io di canto non me ne intendo, ma Wax è il mio compare e il mio compagno di squadra. So quanto si è impegnato e sarei davvero felice se fosse lui a entrare, se lo merita. Soprattutto dopo ciò che è ha sopportato.» Si gratta la nuca Mattia. Sapevo che avrebbe risposto così, è troppo legato a Wax per non volere che sia lui ad entrare.

«Probabilmente anch'io, senza nulla togliere ad Aaron che è spettacolare, se dovessi scegliere, sceglierei Wax.» Ammette Angelina, quasi in un sussurro.

«Carolina?»

«Beh, Aaron è il mio compagno di squadra ed è davvero bravo, ha una voce meravigliosa. Mentre Wax...» Sospiro, guardando il pavimento. «Non ci sono parole per descrivere Wax, è semplicemente lui, va capito. Io l'ho fatto, l'ho capito e credo che sia un talento troppo speciale per andare sprecato. Ha così tanto da dire e un modo tutto suo di farlo, che ti fa venire voglia di continuare ad ascoltarlo all'infinito. So che è difficile capirlo, che può sembrare infantile e capriccioso, ma non è così. È un ragazzo pure, vorrei essere io ad avere la sua anima.» Ridacchio, riferendomi alla canzone che qualche ora prima mi ha dedicato in studio. «Spero che riusciranno a capirlo anche i giudici.»

«Tra qualche minuto entrerà il vincitore, state pronti.» Annuiamo.

Angelina saltella nella stanza, mentre io mi stendo sugli scalini cercando di pensare ad altro (fallendo miseramente) e Mattia fissa insistentemente la porta, aspettando che si apra.

«È lui!» Strilla Mattia.

«Chi è?» Mi alzo di colpo con il busto, guardando nella sua stessa direzione.

«È lui, è lui!» Mattia si alza sorridendo e io faccio lo stesso, quando finalmente i miei occhi lo vedono.

Il mio sguardo incrocia quello di Wax, luminoso nella sua felpa d'oro, incatenandosi a lui. Sorrido, mentre corre verso di noi, o meglio, verso di me. Urliamo tutti, felici. In breve me lo ritrovo davanti e senza neanche riuscire a realizzare, stringe i miei fianchi e mi solleva, abbracciandomi e girando su se stessi, facendomi volare. Rido, stringendo le mani intorno al suo collo.

Platonic soulmates | WAXWhere stories live. Discover now